23 apr 2017

HaikUimia di Claudio Spinosa e Alessandra Prospero: il verso unisce e completa




HaikUimia è una raccolta di haiku; un nuovo progetto editoriale della Arkhé Edizioni – 2016 che unisce la poetica del sulmonese Claudio Spinosa e dell’aquilana Alessandra Prospero, creando così un connubio di arte e di energia ispiratrice. Le immagini grafiche della copertina ritraggono i simboli del sole e della luna, separati seppur concilianti, quale unione di due opposti a ordinare un nesso armonico tra luce, calore e creazione di passaggi di un rispettivo universo interiore.
In termini di filosofia orientale, è come riferirsi alla dualità maschile e femminile, dello Yin e dello Yang, sebbene qui i colori utilizzati siano il bianco e l’azzurro. La stessa grafica si ripete nelle pagine di ogni singolo haiku: il Sole per Claudio Spinosa e la Luna per Alessandra Prospero.
Nei versi si evince una sincerità d’emozione che si manifesta in quella semplicità, in quella schiettezza e spontaneità d’espressione propria di questa raccolta, ove spiccano tre aspetti rilevanti: razionale, emotivo e volitivo. La brevità del genere haiku riflette il mistero del verso e si arricchisce di capacità riflessive e immaginative persino laddove c’è un velo di melanconia che si traduce in respiro vitale e unanime [Su nero asfalto/ricordi & intuizioni/Attraverso me] (C.S.) - [Crepuscolo blu/Nostalgia feroce/Lande lontane] (A.P.)
Una composta tristezza pervade all’avvicinamento del crepuscolo e le parole non dicono, non descrivono i moti dell’animo ma li suggeriscono indirettamente con la loro forza di simboli evocativi, la cui scelta appartiene all’abilità degli autori, in modo ch’essi non restino isolati ma che, con una dinamica sicura, producano l’effetto desiderato: [Luna distorta/Umano contrattempo/Occlude cieli] (A.P.) - [Umori grigi/Ora tarda di sera/Bisogno di me] (C.S.) Nella gioiosa ammirazione del bello, traspare un’eco quasi temporale, un soffio opprimente della caducità delle cose di questo mondo dove anche il ricordo ci assale, quando i pensieri si fondono con le emozioni suggerite dalla stessa natura. Uno scatto fotografico del trasporto dell’io nelle cose del mondo è qui spontaneo abbandono dello spirito in esse e intensa partecipazione alla loro ansia, alla loro vita, alla loro stessa essenza rendendo suggestività all’espressione [Alba gelida/Costruzioni mentali/Concatenate] (A.P.)
La bellezza della poesia haiku è sempre quella che si annida ovunque, sia nell’osservazione della notte che in quella del giorno, tra i germogli di una primavera e gli inverni dell’anima. La potenza di afflato si fonde con il riposo e la meditazione e le “Parole s’intarsiano” nei versi di “un’alchimia vincente” per una “gioia condivisa” che si trasfigura in passione e in quella spiritualità propria della poesia giapponese. Infatti, tale poetica mette in luce molti concetti tipici della filosofia giapponese che, per tradizione, persegue una sorta di “makoto”, di perfezione e veridicità che è anche profonda consapevolezza, non solo di ciò che siamo ma soprattutto di ciò che potremmo essere, se solo ci fermassimo più a lungo nei luoghi della contemplazione, semplicemente per riscoprire ciò che la frenesia del quotidiano spesso cela al nostro sguardo. HaikUimia: un titolo sicuramente ricercato e ideato con un preciso motivo;  a me non dispiace interpretarlo anche come “haikuemia” o “haikulimia”, considerando la personale attitudine dei Nostri verso tale componimento poetico.
Tra haiku e senryū, la cui grazia deriva dall’imperitura bellezza della semplicità, indubbiamente risaltano la tempra e l’incisività, caratteristiche essenziali dei due autori, quali eredità della loro terra d’Abruzzo.


3 apr 2017

Verbale di Giuria della III Edizione del Premio Letterario "Città di Fermo"




                                 


III PREMIO LETTERARIO “Città di Fermo”
Anno 2017







Verbale ufficiale della Giuria

La Libera Associazione Culturale Armonica-Mente è lieta di comunicare che la Commissione di Giuria della III Edizione del Premio Letterario “Città di Fermo” - Anno 2017, presieduta da:


SUSANNA POLIMANTI


e costituita dai seguenti componenti di giuria:

Sez. A: Susanna Polimanti, Lorenzo Spurio, Cinzia Franceschelli, Nuccia Martire, Michela  Zanarella, Anna Laura Cittadino.
Sez.  B:  Mons. Mario Lusek, Susanna Polimanti, Stefania Pasquali, Michela Zanarella.
Sez.  C: Susanna Polimanti, Michela Zanarella, Cinzia Franceschelli, Stefania Pasquali.
Sez. D: Susanna Polimanti, Lorenzo Spurio, Anna Laura Cittadino, Nuccia Martire, Cinzia Franceschelli.


dopo attenta lettura ed esame delle opere in forma rigorosamente anonima, contrassegnate dal solo titolo e in base ai seguenti canoni di valutazione:

1. Rispondenza ai requisiti tecnici previsti dal bando di concorso
2. Analisi sintattico – grammaticale
3. Originalità ed elaborazione del contenuto
4. Efficacia del messaggio ed emozioni suscitate
5. Stile (metrica, ritmo, musicalità)


ha così deliberato:


SEZ. “A” – POESIA IN LINGUA ITALIANA A TEMA LIBERO

Vincitori assoluti

1° Premio - “Dove la terra trema” di Antonio Damiano – Latina (LT)
2° Premio – “Andria-Corato, 12 luglio 2016” di Francesca Innocenzi – Cingoli (MC)
3° Premio – “Le bambole di Mosul” di Tiziana Monari – Prato (PO)


Premio Speciale del Presidente di Giuria

“Guardandoti (Inno alla Terra)” di Emanuele Aloisi – Tropea (VV)



Premio Speciale Associazione Culturale GueCi (Presidente Anna Laura Cittadino)


Due aironi rossi” di Davide Bergamin – Roverbella (MN)


Menzione d’Onore
“Mare Nostrum” di Chris Mao – Ormea (CN)
Un viaggio ancora…” di Nadia Ghidetti – Fabriano (AN)
L’azzardo” di Franca Donà – Cigliano (VC)
Afa sulla laguna” (Del ponte dei sospiri) di Maria Teresa Infante – San Severo (FG)


♦ ♦ ♦


SEZ. “B” – POESIA RELIGIOSA

Vincitori assoluti

1° Premio - “La Croce al mondo” di Marco Managò – Roma (RM)
2° Premio – “L’angelo custode” di Antonio Cirillo – Barga (LU)
3° Premio – “Incontro” di Valentina Carleo di Pontecagnano Faiano (SA)


PREMIO SPECIALE DEL PRESIDENTE DI GIURIA


Hai pianto con me” di Giusi Colonnelli – Mondavio (PU)




Premio Speciale CEI (Ufficio Nazionale per la pastorale, il tempo libero, turismo e sport)




Ti ho cercato, o Dio, Ti ho cercato” di Tina Ferreri Tiberio - S. Ferdinando di Puglia (BT)



Menzione d’Onore

C’era una volta il presepe” di Antonio Damiano – Latina (LT)
Ti parlerò…” di Antonio Bicchierri – San Giorgio Jonico (TA)
La legge dell’amore” di Emanuele Aloisi – Tropea (VV)

♦ ♦ ♦


SEZ. “C” – POESIA IN DIALETTO

Vincitori assoluti

1° Premio – “A sofferenza” di Antonio Barracato  -  Cefalù (PA)
2° Premio – “Chiantu di tri matri” di Paolo Landrelli  -  Ardore (RC)
3° Premio – “ ‘Na zzìca de gnènte”  di Dante Ceccarini – Latina (LT)


Premio Speciale del Presidente di Giuria

A pizzu de abba” di Stefano Baldinu - San Pietro In Casale (BO)


Menzioni d’Onore

“Er passato” di Angelo Gallo – Roma (RM)
Passa llu tìampu” di Angelo Canino – Acri (CS)

♦ ♦ ♦



SEZ. “D” – LETTERA APERTA A TEMA LIBERO

Vincitori assoluti

1° Premio - “Scrivimi del tuo cuore” di Arian Percallo – Castenedolo (BS)
2° Premio - “Alla depressione” di Michele Veschi – Senigallia (AN)
3° Premio – “Lettera a papà” di Patrizia Vallavanti – Caorso (PC)



Premio Speciale del Presidente di Giuria

Cara terra mia” di Elena Belmontesi – Monte Urano (FM)



Menzione d’Onore

L’angelo che si leva accanto al biancospino” di Rosanna Di Iorio – Cepagatti (PE)
Caro papà” di Armida Massarelli – Modugno (BA)



♦ ♦ ♦




CONSISTENZA DEI PREMI

Come indicato dal bando di partecipazione al concorso i premi consisteranno in:

Vincitori assoluti Sez. A-C-D:

1° Premio: Targa, diploma con motivazione della giuria e 150 Euro
2° Premio: Targa, diploma con motivazione della giuria e libri
3° Premio: Targa, diploma con motivazione della giuria

Premi Speciali: Targa e diploma con motivazione della giuria
Menzioni d’Onore: Trofeo e diploma


Vincitori assoluti Sez. B:

1° Premio: Targa, diploma con motivazione della giuria e articolo religioso
2° Premio: Targa, diploma con motivazione della giuria e libro
3° Premio: Targa, diploma con motivazione della giuria

Premi Speciali: Targa e diploma con motivazione della giuria
Menzioni d’Onore: Trofeo e diploma


I premiati saranno contattati a mezzo mail o telefonico ai riferimenti forniti alla segreteria del premio tramite scheda di partecipazione.


PUBBLICAZIONE IN ANTOLOGIA
Tutti i testi dei Vincitori Assoluti, dei Premi Speciali e delle Menzioni verranno pubblicati in antologia. Per i primi premi e premi speciali il testo sarà corredato dalla motivazione della giuria.
Il presente messaggio non verrà reiterato a mezzo mail o telefonico ed è dunque ultimo e perentorio.
L’antologia del concorso sarà disponibile alla vendita il giorno della Premiazione direttamente all’entrata della sala dove si terrà la cerimonia conclusiva del Premio.


RITIRO DEI PREMI

Come indicato al punto 11 del bando di partecipazione i vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, la targa/trofeo, il diploma e l’antologia potranno essere spediti a casa dietro pagamento delle spese di spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dall’Associazione Culturale Armonica-Mente per le future edizioni del Premio.
Stessa cosa è da intendersi per coloro che hanno conseguito un Premio Speciale o Menzione d’Onore.


La premiazione si terrà sabato 27 maggio 2015 alle ore 17,00 presso la Sala Postacchini dell’Hotel Astoria in Viale Vittorio Veneto, 8, 63900 Fermo (FM)
Telefono: 0734 228601

Si richiede gentilmente di confermare la propria presenza tramite mail all’indirizzo del Premio o, diversamente, la propria impossibilità a intervenire entro il 15 maggio per permettere una più attenta organizzazione dell’evento e delle eventuali tempistiche.

Per ogni altra richiesta di informazioni inerente alla premiazione, si rimanda al contatto mail del premio: premiocittadifermo@gmail.com



 NUNZIA LUCIANI                                                                       SUSANNA POLIMANTI
(Presidente del Premio)                                                                      ( Presidente di Giuria)
                                   

Fermo, li 3 aprile 2017





30 mar 2017

LE PAROLE ACCANTO di Michela Zanarella: il verso incarna una sensibilità intuitiva







La vita la inseguo/come gatta randagia/sui cornicioni/affamata di lune opalescenti/frugando con gli occhi/negli strati del cielo

  



La nuova silloge “LE PAROLE ACCANTO” è un progetto editoriale crowdfunding di Interno Poesia Editore, approdato alla pubblicazione con ampio consenso di pubblico per una poetessa di valore quale è Michela Zanarella.
Il titolo della raccolta, senza alcun dubbio, è il primo elemento di riflessione, prim’ancora di addentrarsi in una corretta interpretazione del testo. Il termine “parola” è già un’evidente articolazione di un'ispirazione poetica, manifestazione più pura dell’essere che si pensa e si esprime nel linguaggio che maggiormente predilige. Nel caso della Zanarella, la voce poetica è la natura stessa del suo essere ove il verso incarnato è essenzialmente presente e “accanto” in ogni trasformazione del suo cammino. “Trascino nel mio inchiostro/il tragitto della luce[,] /il procedere dell’infinito”.
Dai meandri della memoria affiorano le immagini della bambina diventata donna, che non lascia nel vuoto il proprio percorso di vita bensì lo colma di parole, emozioni e affettività. Una poetica della semplicità e, allo stesso tempo, maggiormente matura ed evoluta, in un periodo di transizione in cui la scoperta dell’anima e il suo diventare familiare richiedono molto tempo e ripetuti incontri. I luoghi della memoria sono quegli spazi che acquistano un particolare significato emotivo, possono fare irruzione improvvisa e smuovere impressioni tali da renderli unici, poiché sollecitano inconsuete vibrazioni interne e stimolano a un dialogo interiore. La poesia è compagna di viaggio lungo un’analisi di sensazioni e sentimenti che sono rimasti sempre fedeli alla sua terra di origine […] una terra che mi sfugge solo nella distanza/ ma che è pur sempre/radice che confina col mio sangue”. Autentica virtuosa del verso, la poetessa riscopre un singolare sodalizio con i paesaggi a lei cari; ne trae una magica e rinnovata forza per luminose immagini dal potere evocatore “Non posso dimenticare/ le sere spese ad inseguire lucciole/tra i campi […]”, che restituiscono un senso alle scelte che, nel tempo, hanno assunto una particolare pregnanza esistenziale, marcando un momento di svolta o di rinuncia; le stesse che accentuano il desiderio del ritorno a una spensieratezza propria dell’infanzia.
Una profonda e intuitiva sensibilità pervade lo stile della silloge. La ricchezza di riferimenti costanti tra il cielo, la terra e l’essere ci fa comprendere quanto stretta sia la loro correlazione in ogni ambito della vita. Sulla volta celeste si muovono il sole, il vento, le nuvole, la nebbia, i gabbiani mentre sulla terra ci sono il grano, i fili d’erba, il fiume, la pianura e le strade polverose, tutti segni di un rapporto con la natura espresso da un simbolismo preciso che è rinascita, virtù e forza spirituale. L’atteggiamento rispettoso verso un creato che si congiunge con il cielo, dove anche i silenzi e le distanze generano presenze e non ombre passive nonché il perire e il rinascere, riescono a produrre commozione in chi rivolge loro il proprio sguardo.
In particolar modo colpisce il simbolismo del grano, termine più volte ripetuto nei versi e legato al dono della vita. Non a caso ritroviamo poesie dedicate alla propria madre, ove si evince un seno materno che è possibile paragonare al seno della terra. La perennità delle stagioni e insieme le diverse trasformazioni della vita umana investono il tempo di una funzione metaforica della maturità di ogni espressione, di ogni germe di sentimento e recuperano il contatto tra l’io e quella luce che arriva dal pensiero rivolto all’azzurro del cielo, al divino, in una sorta di totale affidamento.
Allora proviamo ad incontrare l’azzurro/che sia orizzonte o confine/ e lasciamo che sia l’alba a darci risposte/dopo aver sorriso alle stelle”.
Michela Zanarella irrompe nell’anima di ognuno con dignitosa pacatezza. È superfluo aggiungere che la sua poetica è consacrata alle immagini che lei penetra, non lasciando che le scivolino addosso soltanto le sembianze di un qualcosa che è cornice di un percorso.  La sua poesia così come la sua natura, fatta di silenzi, percezioni e riservatezza, ha imparato a “custodire il tempo”, si risveglia e si esprime nel momento in cui la sua anima ha trovato il centro di quelle emozioni, non più enigmatiche bensì suscitate anche da una rielaborazione psicologica “Apro la mia pelle ai giorni […] come se fossi al primo inchino/alla vita”. La vita segue una spinta che spesso non si delinea in modo chiaro ma sembra proprio che la Nostra percepisca già quel “[…] destino/ che mi chiede dove andare/ prima di orientarsi dentro al cuore”.









9 feb 2017

L'ultimo bagliore - Il nuovo romanzo di Giuseppe Filidoro




“Sorrise amaro, nel considerare di quanta presunzione si nutre l’uomo coltivando l’illusione di avere il controllo del tempo, come se ne fosse padrone, e non di questo solo un misero ostaggio




L’ultimo bagliore” (Osanna Edizioni), il secondo romanzo di Giuseppe Filidoro è la conferma di un nuovo talento capace di emozionare, trovando nella scrittura un luogo privilegiato a cui affidare pensieri e riflessioni sull’animo umano e la sua coscienza. L’incipit del romanzo ci trasmette già la percezione di un preciso proposito dell’autore di consegnarci metaforicamente un messaggio essenziale, particolarmente incentrato sui meccanismi impietosi della mente nonché sui tanti subbugli dell’essere.
Ogni esperienza narrata è un’epifania retrospettiva ove il passato, tramite un preciso percorso narrativo, attiva la memoria involontaria del Sé. Siamo di fronte a temi incandescenti quali la morte, la violenza, il senso di colpa, il senso del peccato e il desiderio di espiazione, la fragilità dell’uomo e la forza del destino che, discontinui e imprevedibili secondo la loro essenza più vera, s’insinuano dentro le pieghe del presente delle due figure di spicco: Betta e Don Cesare. L’una si trova a ripercorrere stati d’animo nelle mappe della sua memoria di bambina per riuscire in qualche modo a bonificare e superare il suo “inferno buio”; l’altro accetta passivamente il ruolo che gli si attribuisce sulla scena dell’esistenza, dibattendosi tra le sue “due anime”. Entrambi introversi e tormentati da incubi ricorrenti e costantemente turbati da larve inconsce. Non meno importanti sono le figure femminili antagoniste di Maria e Savina, dal carattere ambiguo e inquietante.
L’autore ama anche attardarsi in minuziose descrizioni, degne di nota, ove la natura e i suoi paesaggi, suggestivi e misteriosi, sono una rappresentazione simbolica dell’energia e del potere dell’essere umano nel profondo. La stessa descrizione dell’evento sismico s’incastra perfettamente nel tessuto narrativo; esso irrompe per scuotere le fondamenta dell’ego e della mente quale disagio psicologico e senso desolato del destino che, sottilmente, gioca sulle corde dell’anima.
Sfondo misterioso e dal carattere simbolico è anche l’immagine della luna, rappresentata come la zona notturna, inconscia e crepuscolare della personalità e della vita infantile; una luna che è il versante passivo ma fecondo dell’immaginazione.

Un’ingannevole logica orienta la fabula e s’impone come se l’autore stesso interrogasse e analizzasse chi in realtà non è unicamente personaggio bensì un vero e proprio Essere seppur incompleto, frammentato e perso negli oscuri meandri dei suoi ricordi.
È doveroso osservare ogni angolatura del testo per riuscire a classificarne correttamente il genere, dato che vari elementi suggeriscono un possibile legame con il romanzo psicologico e introspettivo, senza ignorare un’impostazione di stampo realistico di una narrazione inventata ma al tempo stesso verosimile, in cui l’inquietudine e il senso di colpa rispecchiano la forma più comune di angoscia della nostra cultura.  Con tale opera inoltre, Filidoro ha dato prova di straordinarie intuizioni di ordine sociologico per giungere infine a un’analisi dell’animo umano, propria del romanzo decadente. Continui flussi di coscienza riportano ogni vicenda del passato in superficie; in particolare Betta e Don Cesare sono sottoposti a tormenti continui e traumi interiori sentendosi vittime di voci opposte, di contrasti cupi anche se diversi nelle loro sorgenti personali. Ogni figura qui descritta è un essere a sé che si auto-analizza, si esamina, si scruta e si tormenta nel rivivere fantasmi del passato che appaiono del tutto personali seppur strettamente collegati, talmente forti e insistenti da far desiderare persino la morte quale liberazione da essi.  Lo stesso desiderio di espiazione costringe il co-protagonista Salvo a rianalizzare, in cella, le zone più oscure del suo passato, afflitto dal tormentoso ricordo di un amore bello ma malato, reso quasi perfetto dalla volontà di non esistere più.

Nonostante la ricchezza dell’intreccio, qua e là disseminato di elementi noir, ci troviamo di fronte a una prosa limpida e dai toni pacati che predilige una struttura squisitamente tradizionale, a sottolineare capacità narrative e introspettive notevoli. Non manca la tecnica espressiva che si evidenzia nelle sequenze in carattere corsivo nello specifico letterario dell’analessi. Un insieme di elementi, fitti rimandi alla narrativa proustiana e bufaliniana, induce a riflettere sui tanti quesiti che l’uomo è portato per sua natura a porsi e soprattutto su quel grande e unico perno intorno a cui girano la mente e il cuore dell’uomo a seguito di traumi vissuti, la cui essenza va assolutamente indagata. L’assoluto protagonista nonché tema centrale del romanzo è, dunque, il tormento interiore di una memoria implicita, reclusa negli incubi più difficili da sopportare, un’impronta indelebile di conflitti di una coscienza che implode nell’io e governa l’intera esistenza.
L’ultimo bagliore di Giuseppe Filidoro è senza alcun dubbio un mezzo espressivo attraverso cui è possibile porsi domande fondamentali sulla propria esistenza, riscoprendo traumi e dubbi in grado di trasmettere alchimie interiori intrise di significati che troppo spesso tengono in ostaggio menti rassegnate e incapaci di accettare il corso del destino, con un costante interrogativo: esiste davvero un “ultimo bagliore” che possa condurre verso un ideale ultraterreno, di libertà da noi stessi?











25 gen 2017

Michela Zanarella: la poetessa delle "immagini"


https://www.produzionidalbasso.com/project/le-parole-accanto/



Presentazione del progetto

Interno Poesia è lieta di annunciare l’avvio di un nuovo progetto di crowdfunding per la prevendita dell’opera Le parole accanto di Michela Zanarella (prefazione di Dante Maffia). Scopo della campagna, organizzata in collaborazione con Produzioni dal Basso, è coinvolgere e rendere protagonisti lettori e scrittori in un processo partecipativo che prevede la prenotazione di una o più copie del libro in corso di edizione.
 

Invito alla lettura

Dalla prefazione di Dante Maffia
"Michela Zanarella è ormai scrittrice affermata e conosciuta, una che la poesia la scrive e la legge con attenzione e con passione e che sa coniugare la propria biografia con le accensioni che le vengono dagli altri, con atti di agnizione che sono la fermezza della sua lealtà innanzi tutto con se stessa e poi con il mondo.
Le parole accanto è un libro la cui scrittura è sapiente e pacata e riesce a cogliere sfumature essenziali capaci di illuminare aspetti reconditi della realtà e della psiche. Si avverte che l’esperienza personale, anche all’interno degli affetti più intimi, ha lasciato tracce indelebili che tornano a dettare ombre, eppure non troviamo il minimo di recriminazione, non troviamo anatemi. La poetessa ha assorbito tristezze e dolori e ne ha fatto parole di poesia con un semplicità che, come vado sostenendo da decenni, è il solo mezzo per riuscire ad ottenere della vera poesia, quella che rinnova la sostanza della realtà e perfino della verità...".
 
 
Apro la pelle ai giorni
 
Apro la pelle ai giorni
e mi faccio coraggio
oggi per domani e domani ancora
fino ad innamorarmi della notte
e poi del giorno
come se fossi al primo inchino
alla vita.
Perché non posso spaventarmi
della prima ombra che appare
o della ferita che sanguina appena.
Allora cammino a piedi scalzi
tra le cose
inciampo cado mi rialzo
e consumo gli occhi ad esplorare il cielo
pur di non perdermi nemmeno un attimo
della luce che nasce
o del sole che si spegne nella sera.
Conservo anche l’odore delle macerie
ed il peso delle lacrime
sulle guance
senza smettere di amare
quel poco che basta
per dare un senso al fiore
o al ramo che si spezza.
 
 
Vengo a respirare
 
Vengo a respirare
dai tuoi confini lontani
e ci trovo tutto l’amore che non ho mai capito
io che ti ho sentito madre troppo tardi
terra impastata nella nebbia
fatta di cielo mai limpido e in lotta con il tempo.
Poso lo sguardo dove si ferma anche il vento
nella semina che sa di grano ormai maturo
e chiudo nel cuore quel colore
che ha l’odore del pane e delle stanze di casa.
Ti sento radice che indossa le mie vene
meta che ho lasciato troppo presto
sperando di trovare altrove
il senso del mio canto.
E intanto
vado con la mente dove il fiume si sveglia
in quel silenzio che cammina tra i campi
fino a sera.
E resto tra le distanze a cercare quel poco sole
sempre incerto
che mi ricorda che un giorno farò ritorno
tra i fili d’erba e le strade di polvere
dove sono stata bambina.
 
 
Dove la brenta
 
È l’odore di nebbia
che mi rassicura.
Sto nelle schiene verdi
della mia terra
dove la Brenta
ha rami limpidi
e voci silenziose.
Mi è cresciuto in vena
quel docile orizzonte
fragile di sole
e so dove hanno fermento
le nuvole.
Legata ai vezzi del cielo
lascio che il tempo smuova
le sorti della pianura.
Se ascolto la pelle
vedo lembi di fiume
e ad un palmo la mia origine.
 
 
Mi accompagna la notte 
a Pier Paolo Pasolini
 
Mi accompagna la notte
nei vicoli vuoti di periferia
ed è un andare ardente
di silenzi
come le tue barbare verità,
strette in un vivere
troppo umano.
Le parole escono sfrontate
dietro ombre abbandonate
agli sfoghi del tempo.
Non è che buio
quello che resta
come un vento che scotta
e spaventa.
Ed io che sono partecipe
di una tempesta ancora accesa
dico che non è giusto
quel dolore che ti hanno imposto
nella sera più cupa
cuore d’inverno
tramando il tuo inferno
all’idroscalo.

 

L'autrice

Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Credo (2006), Risvegli (2008), Vita, infinito, paradisi (2009), Sensualità (2011), Meditazioni al femminile (2012), L’estetica dell’oltre (2013), Le identità del cielo (2013). In Romania è uscita in edizione bilingue la raccolta Imensele coincidente (2015). È inclusa nell’antologia Diramazioni urbane (2016), a cura di Anna Maria Curci. Autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi e giapponese. Ha ottenuto il Creativity Prize al Premio Internazionale Naji Naaman’s 2016. È ambasciatrice per la cultura e rappresenta l’Italia in Libano per la Fondazione Naji Naaman. È alla direzione di Writers Capital International Foundation. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio.

 

19 gen 2017

MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO 2017










                                                 

CineCircolo“Maurizio Grande”
Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS)



Bando 2017
MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO
(Cùrt’ e màlcavàt)

Il CineCircolo Maurizio Grande, con sede in Diamante (CS) in Via Cavour N° 4, con il Patrocinio del Comune di Diamante - Assessorato alla cultura turismo e spettacolo, in collaborazione con la rivista online MATCHNEWS e l’Accademia italiana del peperoncino, indice la settima edizione del “MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO”, concorso internazionale per cortometraggi che si svolgerà a Diamante (CS) nei giorni 1-2-3 Settembre 2017, con la prestigiosa partecipazione del Festival internazionale “A Corto di Donne” di Pozzuoli, il Festival internazionale “La Lanterna” di Genova e l’Ass.ne Culturale di Fermo “Armonica-Mente - di Villa in Villa”.
Il Festival si articolerà in tre serate: la prima vedrà una introspettiva su Peppino Impastato, con proiezioni e dibattiti sulla sua vita e il suo impegno contro le mafie; la seconda serata sarà incentrata parte su un talk dal tema “Cinema e Teatro”, con la partecipazione di esperti del settore, parte sulle proiezioni e premiazioni di alcuni dei film vincitori del Festival; la terza serata verterà sulle proiezioni e premiazioni dei restanti film vincitori del MEDITERRANEO FESTIVALCORTO.
Art. 1) – Lo scopo del Festival è promuovere la forma espressiva e artistica del cortometraggio di autori e case di produzioni indipendenti, operanti non solo nell’area mediterranea.
Art. 2) – Possono partecipare al concorso opere realizzate in Italia e all’estero, purché rientranti in quanto descritto nell’Art. 1 del presente Bando.
Art. 3) – E’ previsto il pagamento di una quota di Euro 5,00 (Cinque) per ogni cortometraggio inviato, quale contributo per le spese di organizzazione del Premio, da versare tramite bonifico sul conto corrente Bancoposta IT 45 C 07601 16200 001031262999 intestato al Cinecircolo Maurizio Grande, via Cavour, 4 - 87023 Diamante (CS), indicando nella causale l'iscrizione al suddetto concorso. L’attestazione del versamento dev’essere allegata alla documentazione da inviare con l’opera, pena l’esclusione dal concorso. E’ possibile partecipare ad una o più sezioni, pagando le rispettive quote per ogni film inviato.
Art. 4) – Sono previste due sezioni, e per entrambe la durata dei lavori non dovrà superare i 20 (venti) minuti titoli inclusi (saranno ammesse opere con piccoli scarti in eccesso). In particolare:
Sez. A: Il tema sarà libero così come il genere (fiction, documentario, animazione, ecc.).
Sez. B: Scuole. Il premio, a tema libero, vorrà premiare il migliore film realizzato da alunni delle scuole dell’obbligo e/o da alunni delle scuole superiori.




                                                                                  CineCircolo“Maurizio Grande”
Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS)
       

Art. 5) – I premi verranno così assegnati:
Miglior Cortometraggio:                500,00 Euro + targa + pergamena motivazione
Migliore Fotografia:                       Targa + pergamena motivazione
Premio Stampa Matchnews:          Premio Matchnews + pergamena motivazione
Migliore Attore/Attrice:                 Targa + pergamena motivazione
Migliore Colonna Sonora:             Targa + pergamena motivazione
Menzione Straordinaria:                Targa + pergamena motivazione, con consegna in una serata di proiezione "ad hoc" nel mese di Dicembre 2017.
Per la Sezione Scuole:
Miglior Cortometraggio:                Targa “Armonica-Mente - di Villa in Villa” + pergamena       motivazione.

Art. 6) – I cortometraggi in lingua straniera devono essere sottotitolati in lingua italiana.
Art. 7) – I cortometraggi potranno essere inviati alla segreteria del premio mediante spedizione postale all’indirizzo: Cinecircolo Maurizio Grande – Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS) entro e non oltre il 15 Luglio 2017 (farà fede il timbro postale), oppure mediante spedizione elettronica del file (.mov, .avi, .mp4) tramite wetransfer o similari all’indirizzo di posta elettronica cinecircolomauriziogrande@gmail.com o ancora predisporre l’accesso e la possibilità di scaricarlo sulle più comuni piattaforme video (Vimeo, Dropbox, ecc.), avendo l’obbligatorietà di inviare entro la data di scadenza sopra riportata tutti i documenti richiesti dall’Art. 8 del presente bando di concorso. Le opere si considerano iscritte al concorso soltanto al ricevimento dei documenti richiesti all’Art. 8 del presente bando. L’invio di tutto il materiale richiesto è a carico dei partecipanti.
Art. 8) – Ogni cortometraggio dovrà essere accompagnato dalla scheda di iscrizione, dalla liberatoria e dalla dichiarazione per il Festival 2017, compilate in ogni parte, e dalla ricevuta del versamento effettuato (documenti obbligatori); da una o più foto di scena in formato digitale, dalla locandina del film ove questa fosse disponibile e un curriculum del regista (documenti facoltativi ma fortemente consigliati). Ogni autore è responsabile del contenuto dell’opera presentata.
Art. 9) – L’organizzazione non è responsabile di danni o perdita dei materiali durante il tragitto di invio degli stessi a mezzo posta o durante la ricezione on-line dei file.
Art.10) – Con l’iscrizione al Festival gli autori accettano integralmente gli articoli del presente bando, nonché a far fronte a tutti gli adempimenti richiesti, pena l’esclusione dal concorso. L’assenza di una sola delle voci obbligatorie elencate nell’Art. 8 non consentirà l’accesso alle selezioni e l’eventuale perdita della quota eventualmente già versata.



CineCircolo“Maurizio Grande”
Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS)




Art. 11) – Una commissione, designata e composta anche dagli organizzatori, effettuerà la selezione delle opere iscritte, decretando le opere vincitrici. Tutte le opere premiate o segnalate saranno proiettate nelle serate conclusive che si terranno nei giorni 1/2/3 Settembre 2017 a Diamante (CS), appositamente dedicate. Per la sezione Scuole, sarà istituita una commissione di alunni delle classi medie e superiori che decreteranno il film vincitore. I risultati del concorso saranno comunicati a tutti i partecipanti e pubblicati sulla pagina facebook: Cinecircolo Maurizio Grande unitamente ad informazioni su luogo, data e orari della premiazione. Gli autori delle opere vincitrici e di quelle segnalate saranno avvisati anche per telefono.
Art. 12) – La giuria del Festival, che decreterà i vincitori, sarà composta da artisti, esperti, operatori, personaggi attinenti all’ambito del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo. Le motivazioni della giuria, inappellabili, saranno rese pubbliche il giorno della premiazione. All’organizzazione del Festival spetta la decisione finale sui casi controversi.
Art. 13) – La mancata partecipazione degli Autori, anche per delega, alle serate di premiazione, esonera l’organizzazione da ogni impegno di premiazione. In particolare, è necessaria la presenza di almeno un rappresentante dell’opera vincitrice per poter ricevere il premio in denaro. Nessun rimborso spese è previsto, a qualsiasi titolo, per la partecipazione degli autori e/o loro delegati per la partecipazione alle serate di premiazione, sebbene siano previste convenzioni di vitto e alloggio particolarmente vantaggiose.
Art. 14) – Una selezione dei corti partecipanti potrà essere proiettata durante altre iniziative promosse e organizzate dal CineCircolo Maurizio Grande, utilizzate per diffondere, senza scopo di lucro, la cultura cinematografica, sia in rete che in tv. Le opere premiate potranno essere pubblicate integralmente sulla pagina facebook e sul sito del CineCircolo Maurizio Grande.
Art. 15) – Le opere inviate non verranno restituite e andranno a far parte dell’archivio del Festival.
Art. 16) – La partecipazione al Mediterraneo Festival Corto implica l’accettazione delle condizioni esposte in tutti gli articoli del presente regolamento.
Art. 17) – Ai sensi della legge 196/03 i dati saranno trattati ai soli fini dell’organizzazione del MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO.
Per qualsiasi informazione si possono contattare i seguenti numeri:
331/5794601 (Francesco Presta) – 339/7776711 (Ferdinando Romito)
Pagina Facebook:Cinecircolo Maurizio Grande


CineCircolo“Maurizio Grande”
Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS)




Le dichiarazioni di seguito sono indispensabili per essere ammessi alla partecipazione
LIBERATORIA
Per il Concorso MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO 2017

L'autore autorizza il Cinecircolo “Maurizio Grande”, in qualità di organizzatore del Concorso Mediterraneo Festival Corto, all'uso dell'opera inviata ai fini della manifestazione; perciò autorizza la visione al pubblico, l'archiviazione, la pubblicazione del titolo e dei dati salienti del cortometraggio su siti web e supporti cartacei, il tutto senza fine di lucro e nel rispetto delle normative fiscali, civili e penali la cui ottemperanza è a carico dell'autore.

Le opere potranno essere utilizzate per promuovere senza scopo di lucro la cultura Cinematografica, sia in rete che in tv. Le opere premiate potranno essere pubblicate integralmente sulla pagina fb e sul sito del CineCircolo Maurizio Grande.

L'autore pertanto dichiara di assumersi ogni eventuale responsabilità per il contenuto dell'opera, sollevando il CineCircolo Maurizio Grande da ogni responsabilità.

Luogo e data                                                                     
                                                                                                                                                     
( Firma leggibile) 
                                                                                                  _____________________________________
  


                                                              
                                                                      
                                                    CineCircolo“Maurizio Grande                                                  
Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS)


   DICHIARAZIONE
Per il Concorso MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO 2017
Il sottoscritto (Nome e Cognome):__________________________________________________________________
Dichiara di essere Regista o Produttore del Cortometraggio dal titolo: ____________________________________________________________________________________________
E di averne i diritti totali ed esclusivi;
Dichiara di non ledere i diritti di terzi secondo quanto espresso dalla legge 633/1941 in materia di diritto d’Autore;
Dichiara di aver letto e di Accettare integralmente il Regolamento del Concorso;
Accetta che il materiale inviato sia trattenuto dagli organizzatori e conservato con scopi didattico-culturali e promozionali.
Dichiara di non aver nulla a che pretendere per tutto quanto sopra descritto;
Dichiara di essere consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere;
Inoltre il sottoscritto ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 d.lgs. n° 196/03conferisce il proprio consenso al trattamento dei dati personali, anche con strumenti informatici, nell’ambito del procedimento amministrativo attivato con l’iscrizione al presente Concorso e l’inserimento della sua opera nell’archivio dell’organizzazione del Concorso.
Dichiara di aver preso visione del Bando del concorso in oggetto e di accettarne le condizioni.
Luogo e data: _________________________            Firma:__________________________________

Per il consenso al trattamento dei dati art. 7,10,11 legge n° 675/1996 e dell’art. 13 d.lgs.n.196/03



Luogo e data: __________________________          Firma: ___________________________________




DATI DEL CORTOMETRAGGIO
[Compilare al computer o scrivere in stampatello]
DATI DEL CORTOMETRAGGIO
[Compilare al computer o scrivere in stampatello]

Indicare la sezione    A: Tema libero - B: Scuole
Titolo
Regia
Soggetto
Sceneggiatura
Fotografia
Montaggio
Scenografia
Musica
Interpreti
Produzione
Distribuzione
Anno
Formato
Durata
Sinossi


CineCircolo “Maurizio Grande”
Via Cavour, 4 – 87023 Diamante (CS)
 
DATI DELL’AUTORE

Nome
Cognome
Indirizzo
CAP
Città (Prov.)
Telefono
Fax
E-mail
Biofilmografia







Autorizzo al trattamento dei dati personali ai sensi della legge 196/2003, e all’utilizzazione dell’opera per proiezioni gratuite a carattere culturale.
Data _____________________________________

Firma ___________________________




http://www.cinemaitaliano.info/conc/02383/2017/bando05231/diamante-mediterraneo-festival-corto-peperoncino.html