31 dic 2015

III Premio Internazionale Letterario e d'Arte "NuoviOcchiSulMugello"





L’Associazione Artistico Culturale “NuoviOcchiSulMugello”
“Deliri Progressivi” e Avis Scarperia-San Piero, Borgo San Lorenzo e Vicchio
indicono il
III^ Premio Internazionale Letterario e d’Arte
“NuoviOcchiSulMugello”
[Poesia/Prosa/Art.Fig.]
“Mi sono sempre battuto in condizioni così sfavorevoli che desidererei farlo alla pari. Sono molto modesto e non vi domando, amici,
altro segno che il gesto. Il resto non vi riguarda.” (Dino Campana, da Storie I)
Parte dei proventi saranno destinati al Fondo di Solidarietà istituito dalla Consulta della Associazioni di Marradi.
1. Il Premio letterario è articolato nelle seguenti sezioni:
Sezione A – Poesia in lingua italiana a tema: MUGELLO
Sezione A1 – Poesia in lingua italiana a tema: MUGELLO (under 18)
Sezione A2 – Poesia in lingua italiana o dialetto o altra lingua con testo a fronte a tema libero
Sezione B – Racconto in lingua italiana a tema: MUGELLO
Sezione B1 - Racconto in lingua italiana a tema: MUGELLO (under 18)
Sezione B2 – Racconto in lingua italiana a tema libero
Sezione C – Arti figurative (fotografia, quadri) a tema: MUGELLO
Sezione C1- Arti figurative (fotografia, quadri) a tema: MUGELLO (under 18)
Sezione C2 – Arti figurative (fotografia, quadri) a tema libero
Sez D: Premio Cinema Mugello: video/cortometraggio riguardante il territorio Mugello.
***
(Fuori Concorso)
Premio Speciale alla Carriera: al Personaggio ha operato portando il nome del Mugello nel Mondo.
I testi presentati alla data di partecipazione al concorso devono essere INEDITI. Gratuito per tutti coloro
che non abbiano compiuto alla data di scadenza il diciottesimo anno di età.
2. Per le sezioni Poesia (A,A1,A2) si potrà partecipare inviando un unico testo poetico (in word/pdf)
munito di titolo, che non dovrà superare i 35 versi di lunghezza (senza conteggiare le spaziature tra strofe).
3. Per la sezione Racconto (B, B1, B2) si potrà partecipare inviando un unico testo narrativo (in word/pdf)
munito di titolo che non dovrà superare le 4 cartelle editoriali (una cartella editoriale corrisponde a 1800
battute spazi inclusi quindi max 7200).
4. Arte Figurativa (C, C1,C2): Fotografia, poster, quadro. Si potrà partecipare con 1 sola opera.
Foto/poster: L’immagine sia della fotografia/quadro sarà da inviare in formato jpg in alta qualità
(dimensioni minime 800x600 pixel, massime 1772x2362 pixel, risoluzione 300 dpi. Il file non deve essere
superiore a 10 Mb). L’organizzazione provvederà a stampare in formati consoni gli elaborati che non
saranno restituiti. Quadri: I quadri risultati meritevoli o vincitori, dovranno essere presenti il giorno della
cerimonia, pena squalifica. Le opere inviate non saranno restituite, tranne i quadri portati in loco e ritirati
personalmente o spediti a carico del destinatario.
5. Per la Sezione D l’autore dovrà inviare via mail (we transefer) o su un supporto digitale (penna USB) un
video attinente al tema e la scheda di partecipazione debitamente compilata in ogni sua parte. Il video di
minimo 30 sec. e Max 1minuto ed essere compatibile con la piattaforma di YouTube. I video saranno
inseriti nel sito e nel canale YouTube della Associazione “Nuovi Occhi sul Mugello”.
6. Quale tassa di partecipazione è richiesto il pagamento di:
- Gratuito per under 18
- 5€ soci associati nell’anno 2015-2016
- 10 € per partecipare ad un’unica sezione
- 15 € per partecipare a due sezioni
- 20 € per partecipare a tre sezioni
- 25 € per partecipare a tutte le sezioni
Il pagamento dovrà avvenire secondo una delle modalità descritte al punto 8 del presente bando.
7. Il partecipante dovrà inviare il testo che propone al concorso rigorosamente anonime, assieme alla
ricevuta del pagamento e la scheda contenente i propri dati personali per via email in formato word/pdf
entro e non oltre la scadenza del 29 febbraio 2016 all’indirizzo mail premio@nuoviocchisulmugello.it.
Parte dei proventi sarà destinata in beneficienza per sostenere situazioni in difficoltà sul territorio (come da
statuto). Questo anno parte dei proventi saranno destinati al Fondo di Solidarietà istituito dalla Consulta della Associazioni di
Marradi (Pres. Luciano Neri).
8. Il pagamento potrà avvenire con una delle seguenti modalità:
• Bonifico bancario: IBAN IT84K0760102800001023773912 – Intestato a: NUOVI OCCHI SUL
MUGELLO Causale – Concorso III Premio Internazionale Letterario e d’Arte “NuoviOcchiSulMugello”
• Bollettino Postale cc n° 1023773912 Intestato a: NUOVI OCCHI SUL MUGELLO Causale–
Concorso III Premio Internazionale Letterario e d’Arte “NuoviOcchiSulMugello”
• Postepay Nr. 4023600654701772 Intestato a: LATINI SERENA C.F. LTNSRN78S67D612K
• Paypal info@nuoviocchisulmugello.it
Alla ricezione dei materiali verrà inviata una mail di conferma alla mail indicata nella scheda dei dati.
9. Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, denigratori, pornografici, blasfemi o
d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo.
10. La Commissione di giuria è composta dal Presidente dell’Associazione Serena Latini, dal presidente del
Premio Annamaria Pecoraro, dal Presidente di Giuria Gianni Calamassi e da esponenti del panorama
culturale, letterario regionale e nazionale. La commissione generale dei giurati sarà resa pubblica
prima della Cerimonia di premiazione. Il giudizio della Giuria è definitivo e insindacabile ed i
partecipanti, presentando la richiesta di iscrizione, lo accettano automaticamente.
11. I Premi saranno stabiliti come di seguito indicato.
Sezioni A, B,C: 1° premio: targa, diploma con motivazione della giuria, pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della
stessa e 100€; 2° premio: targa, diploma con motivazione della giuria, pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa e
50€, 3° premio: targa e diploma con motivazione della giuria pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa e libri.
Sezione A2, B2, C2: 1° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e proposta di Proposta di pubblicazione con Ed.
N.O.S.M. con 30 copie omaggio, Diploma con motivazione della Giuria pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa,
pranzo/cena per due persone caratteristica o prodotti tipici locali; 2° premio: targa, diploma con motivazione della giuria,
pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa , prodotti tipici locali, 3° premio: targa e diploma con motivazione della
giuria, pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa + prodotti tipici locali.
Under 18 (A1,B1,C1): Saranno premiati i primi 3 con medaglie (oro, argento, bronzo)+ Diploma con motivazione della Giuria
+ pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa.
Sez. D Premio Cinema Mugello: premiati i primi 3 classificati con targa o coppa e diploma con motivazione della giuria
pubblicazione in antologia e 1 copia gratuita della stessa.
Premio alla Carriera: Premio Speciale istituito per premiare il Personaggio che ha contribuito a portare con la sua opera il nome
del Mugello nel Mondo.
MERITEVOLI: Diploma di merito + coppa. SEGNALATI: pubblicazione in antologia.
12. I Soci Fondatori in accordo con la Giuria procederanno ad attribuire il Premio alla Carriera, Menzioni
d’Onore e Segnalazioni a vario titolo saranno a discrezione del proprio attento giudizio. Per tutti i
partecipanti (ove richiesto), è garantito attestato di partecipazione on line.
13. I premiati saranno contatti a mezzo mail e telefonico ai riferimenti che gli stessi avranno fornito al
momento della partecipazione nella relativa scheda con i dati personali.
14. La cerimonia di premiazione si terrà a domenica 15 Maggio 2016 ore 15:30 nel prestigioso “Salone
dei Tendaggi” di Palazzo dei Vicari - Scarperia - San Piero (FI).
15. I vincitori (primi tre premi) di ogni sezione dovranno necessariamente presenziare all’evento o delegare.
L’eventuale invio al proprio domicilio, a carico del destinatario, va concordato preventivamente, pena
perdita privilegio. I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In
caso di impossibilità, il premio (Targa e diploma) potrà essere spedito a casa dietro pagamento delle spese di
spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dall’Associazione per
future edizioni del Premio.
16. Tutti i testi dei vincitori, dei selezionati e dei menzionati a vario titolo saranno pubblicati nel volume
antologico che sarà dotato di regolare codice ISBN e che sarà presentato nel corso della premiazione.
17. L’Associazione “Nuovi Occhi Sul Mugello” destinerà parte dei proventi derivanti dalle partecipazioni al
concorso in opere per combattere il disagio sociale e la povertà, cercando di dare una risposta ai bisogni
essenziali delle persone e delle famiglie, funzionali allo sviluppo dell’attività istituzionale di solidarietà
sociale, nei limiti consentiti dal D. Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460 e successive modificazioni ed integrazioni.
(come da Statuto). Questo anno parte dei proventi saranno destinati al Fondo di Solidarietà istituito dalla Consulta della
Associazioni di Marradi (Pres. Luciano Neri).
18. La partecipazione al concorso implica l’accettazione di tutti gli articoli che compongono il bando. Gli
autori, per il fatto stesso di partecipare al presente concorso, autorizzano a pubblicare le proprie opere
sull’antologia, rinunciando, già dal momento in cui partecipano al concorso, a qualsiasi pretesa economica o
di natura giuridica in ordine ai diritti d’autore ma conservano la paternità delle proprie opere. La
partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Si garantisce che questi saranno
utilizzati esclusivamente ai fini del concorso e nell’ambito delle iniziative promosse dalla Ass.Art.Cult.
“NuoviOcchiSulMugello” per la legge 675 del 31/12/96 e D.L. 196/03.
SERENA LATINI - Presidente Ass. Nuovi Occhi sul Mugello
ANNAMARIA PECORARO – Presidente del Premio
GIANNI CALAMASSI - Presidente di Giuria
Tutte le info e il bando sono consultabili:
Pagina FB: https://www.facebook.com/nuoviocchisulmugello
Evento FB: https://www.facebook.com/events/1686620644903033/
mail: premio@nuoviocchisulmugello.it
sito: www.nuoviocchisulmugello.it
www.deliriprogressivi.com
III^ Premio Internazionale Letterario e d’Arte
“NuoviOcchiSulMugello”
[Poesia/Prosa/Art.Fig.]
Scheda di Partecipazione
La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso.
La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso. Alla scheda va, inoltre, allegata
l’attestazione del pagamento della relativa tassa di lettura per posta elettronica premio@nuoviochisulmugello.it
Entro e non oltre le 24.00 del 29/02/2016
Nome/Cognome
_________________________________________________________________________________
Nato/a ___________________________________________
il___________________________________________
Residente in via _________________________________________________________
Città___________________________ Cap __________________ Prov. _____________________
Tel._____________________________________________Cell.____________________________________
E-mail ________________________________________________
Sito _____________________________________
Partecipo alla sezione (vidimare):
□ SEZ. A (Poesia a tema) □ SEZ. A1 (Poesia a tema under 18) □ SEZ. A2 (Poesia) □ SEZ. D (video)
□ SEZ. B (Racconto a tema) □ SEZ. B1 (Racconto a tema under 18) □ SEZ. B2 (Racconto)
□ SEZ. C (Arte Fig. a tema) □ SEZ. C1 (Arte Fig. a tema under 18) □ SEZ. C2 (Arte Fig.)
con il testo/opera intitolato/e:
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Data_____________________ Firma __________________________
□ Dichiaro che il/i testi che presento è/sono frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo.
□ Acconsento al trattamento dei dati personali qui riportati in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla
riservatezza dei dati personali (D. Lgs. 196/03) e solo relativamente allo scopo del Concorso in oggetto.
Data________________ Firma ____________________
Firma ________________________________
(genitore o chi detiene le veci se minorenne)
[firma sostituita mezzo stampa]

14 dic 2015

Un cuore in organza di Sandra Carresi: nell'intimità di un'intuizione immediata



… Perché delicato, di elevata trasparenza,
lucente, leggero e…
al tempo stesso, rigido e resistente
(Sandra Carresi)


Un cuore in organza, di recente pubblicazione con TraccePerLaMeta Edizioni, è la sesta creatura poetica di Sandra Carresi, ormai navigata poetessa nell’intimità di un’intuizione immediata, tra immagini, colori e complesse sfumature di un vissuto.
In questa sua silloge l’autrice ci rende una visione quasi alchemica della vita e, allo stesso tempo, i suoi versi ci indirizzano verso la ricerca di un equilibrio e un’armonia che emanano un fascino particolare nelle spigolosità del quotidiano di ognuno. L’attenzione ai dettagli, il sorriso della semplicità, l’amore disinteressato, il rispetto della vita e della natura, il guardarsi negli occhi senza timore, il provare ad andare oltre il comune pensiero per non bloccare le aspirazioni dell’anima, sono tutti elementi che trasmettono qualcosa di sottilmente prezioso, un pensiero dettato da un linguaggio che non è di parole ma di vibrazioni e di gesti immobili; una magia che si ripete ogni volta che si riesce a entrare nella dimensione che attraversa ogni essere creato.
Se ciò avviene, possiamo essere pronti a “giocare” con equilibri impossibili e assurdi, appartenenti a uno stato che non è certamente indulgente e che inesorabilmente prima o poi termina, “In un battito di ciglia/il giallo della vita/con l’inizio di un vagito/e l’uscita con un volo nel blu”.
Il lemma “gioco” è una dilogia che permette alla Nostra di dare maggiore forza espressiva a quel concetto di caoticità e assenza di senso che rappresenta l’irrazionalità della vita stessa, contradditoria e contraria alla logica; una denuncia, una critica a tutte le guerre, alle violenze gratuite e paradossali che la poetessa non riesce a comprendere pur impiegando tutta se stessa per trovare una “libertà dalle catene” dell’odio, della ferocia e delle tante barbarie di un mondo che si spera possa mutare  almeno con il prossimo “arrivo dell’arcobaleno”.
Nel proiettare la propria forma trascendentale su ogni spazio e immagine, osservati con il giusto silenzio, Sandra Carresi si concede un atto d’introspezione, quale chiave per aprire l'essenza d'ogni fenomeno intorno a lei. Sono proprio la saggezza della natura, la compagnia del suo cane, ogni oggetto della propria casa e le stesse presenze affettive di chi ha abbandonato questa vita, che rafforzano l’intima identificazione con un atto di poesia interiore e sono fonte di energia creativa che può essere rivolta verso se stessi, verso il prossimo e il senso della vita in genere […] “Ogni gioco/nasconde la sua/verità”. Il sentiero è graduale, l’esercizio dell’equilibrio si fa molto più sottile fino a divenire pratica di luce del momento, spirale di comprensione che via via si approfondisce; può sorgere in un attimo e rafforzarsi col tempo “Mutamenti del giorno[,] /del tempo/che fa il suo corso
Lo stile poetico è ordinato, chiaro ed elegante, con linguaggio estremamente meticoloso, contemplativo, attento a osservare nel percorso dei versi tutto e tutti con il dovuto rispetto. I termini spesso si riferiscono anche a località citate con particolari connotazioni, associate a determinate immagini atte a evocare situazioni emotive, stagionali e di efficace rilevanza nel quotidiano della poetessa.
Ogni lirica è senza alcun dubbio espressività che si nutre del profondo amore per la natura e tutte le sue rivelazioni, nella sua plasticità ogni pensiero arriva a cogliere le astrazioni presenti e passate nei sentimenti, nelle proprie impressioni e sensazioni.
La vita è ricca di messaggi velati, sebbene sia troppo spesso tutt’altro che un “girotondo”, solo la capacità di trovare in quel tendersi dell’anima, persino nelle sventure, una disciplina plasmatrice dei grandi dolori, si ha la possibilità di ascoltare e trarne così l’insegnamento migliore. Colpisce in tale poetica l’evoluzione dell’esperienza che non si disarma di fronte ai modi di agire spesso moralmente discutibili bensì si alimenta del coraggio necessario per procedere nella conoscenza autentica di sé. Siamo tutti guidati da morali diverse, ogni nostra azione risplende di differenti colori, gli stessi colori infiniti che la poetessa richiama in ogni suo verso cambiando continuamente tonalità. La natura è lo spazio-principio della molteplicità del vissuto dell’uomo, con i suoi mutamenti repentini […] “la solita primavera capricciosa” delle fasi più dolorose per i distacchi terreni, del male nel mondo e delle illusioni-delusioni nei rapporti, ma è anche dispensatrice di luce e di calore, tra gli affetti più cari, dove persino […] “le cose di casa/ a volte scricchiolano […] , perché […] “Così[,] proprio come nella vita[,] / dopo bufere [,] / e inquietudini dell’anima [,] / dal tunnel […] / una splendida luce.
La poetessa lascia indossare al suo io poetico l’organza, che sia un filato stropicciato, liscio o cangiante, è pur sempre pronta alla trasformazione e al consapevole adattamento; la ricama con particolare abilità e competenza, perché l’effetto risulti soddisfacente per un nuovo “profumo di speranza”, rilegando così un nuovo libro di vita da sfogliare,  mentre il nostro cammino si avvicina all’ultima “stanza”, quella che lei definisce “la mansarda” dove […] “non c’è polvere”, perché finalmente in pace e accanto a Dio.





10 dic 2015

Amore e libertà: binomio essenziale della poesia di Elvio Angeletti



“Nel viaggio della vita/ chi ama fotografa/il mondo”

( In viaggio)


Elvio Angeletti, pittore e poeta, in Respiri di vita (Intermedia Edizioni- 2015) è soprattutto un’anima che si confessa. Questa silloge infatti, rappresenta un vero e proprio excursus del suo Io poetico negli anni, un processo che richiede tempo e, una volta completato, conduce il Nostro a un salto nella sua stessa esperienza personale, un senso di profondità e di sollievo interiore.
Il titolo stesso racchiude parole attorno alle quali ruota un intero campo semantico; il respiro diviene parola-chiave fondamentale per comprendere il significato di ogni poesia delineandone così la vera tematica di fondo: una semplicità di vita più legata alla natura e alle proprie esigenze, dove l’amore individuale e universale è il motore propulsore per eccellenza.
Una chiave di lettura per entrare nel flusso dell’energia poetica, che altro non è che la pura essenza di un'empatia silenziosa che accresce la propria libertà, imparando a discernere cosa o chi comporta la capacità di rimanere completamente presenti alla nostra situazione interiore “Parole accese/scolpite da diamanti/nelle pagine rugose/di un diario dedicato alla vita/nascosto negli alvei remoti/della mia memoria”.
L’amore e la libertà sono un binomio essenziale della vita dell’artista; avviano e simboleggiano una predisposizione naturale e la vocazione dell'uomo verso ogni genere di relazione che ognuno costruisce attraverso le proprie esperienze affettive più significative. Affidandosi a una formazione artistica di stampo ortodosso, il poeta è in linea con i canoni generali che un’educazione regolare e volta al maggior arricchimento possibile, richiede.
Attraverso un linguaggio essenziale, affiorano paure, dubbi e domande esistenziali di un tempo che scorre e di una disillusione di fronte a un mondo “capovolto” […] “La mia immagine/esce di scena cercando il fare/nel tempo del giorno che resta” mentre il verso disegna figure umanizzate sullo sfondo del mare e del cielo della sua città di origine, Senigallia […] “I gabbiani, in volo verso/le scogliere garriscono[,] /improvvisando giochi sulle onde”.
Con stile puro e sobrio, senza laboriosi orpelli e personalissimo, dal ritmo cantilenante di alcuni versi, con ripetizioni, sospensioni e anafore, Angeletti riesce a percepire il richiamo prepotente della natura con tutto l’immenso patrimonio di opportunità e prospettive che essa è in grado di offrirgli. Dotato di un’accesa e individualissima sensibilità quasi infantile, il Nostro vive di luce e poesia, di atmosfere lontane e suggestioni senza tempo, dove i particolari dominano sull’insieme. Ogni figura retorica utilizzata viene richiamata volutamente, per lasciare interrotto un discorso o per darne maggiore evidenza o calore, in particolare quando vengono tracciate tematiche quali l’amicizia, la scomparsa di persone care ed eventi come la violenza sulla donna.
Ogni lirica è un inno alle emozioni che l’arte poetica dona, perché tramite essa, ci si avvicina e s’incontra Dio […] “L’arte/bacchetta magica/con il potere di farci innamorare e […] davanti allo stesso/Dio/farci pregare”.
I poeti sono “gente strana”, così li definisce Angeletti, “Sanno guardare/ con gli occhi dei bambini/aspettando il futuro che si spegne/mente una canzone/vibra l’anima di una radio”, come dire che la nostra storia personale è un dono e nell’offrirla possiamo anche distaccarcene, ritrovando la nostra libertà. Troppo spesso la nostra consapevolezza è focalizzata da ciò che succede all’esterno di noi anziché da ciò che avviene in noi stessi. C'è più silenzio e tuttavia molto di importante viene detto e si ascolta esattamente come la musica.
La poesia è respiro, è libertà, è volo, uno sporgersi oltre la vita e noi tutti, quanto poco respiriamo! Forse dovremmo essere maggiormente consapevoli di quel nostro respiro che ci accompagna lungo tutta la nostra esistenza. Le emozioni non sono mai minimaliste e mai potrebbero rappresentare crisi creative, la poesia è quell’emozione che, in alcuni casi diventa persino preghiera. La vita è un viaggio altalenante […] “attraversando/irripetibili tramonti rossi/ e deserti di sabbia calda/attendendo notti stellate/ad incantarmi fantasie sottili/che scivolano sul tuo corpo”.
Non occorre essere grandi per scrivere poesie, bastano l’amore e un cuore aperto, con lo sguardo su se stessi e tra i “murales” del mondo; basta fare un po’ di pulizia dentro di noi, unire desiderio, immaginazione, sforzo e tenacia per rimanere piacevolmente sorpresi di quali quadri si possano dipingere con le parole. Ritengo che Elvio Angeletti con il suo “Respiri di vita” abbia pienamente colto lo spirito di un cammino poetico, poiché prima ancora di essere artisti “Siamo anime/ nel mezzo del mondo/baciate dalla vita/che ci avvolge”.







24 nov 2015

La paura della morte: inquietudine e impotenza.


"Se la natura non ha dotato l'uomo di un istinto in modo di avvertirlo della data e dell'ora esatta   della propria morte è perché ciò avrebbe come risultato la nascita di un sentimento di depressione suscettibile di annichilire ogni volontà d'azione e ogni desiderio elementare di sopravvivenza."
(Henri-Louis Bergson)


Tra le varie pubblicazioni del giornalista Fabiano Del Papa troviamo anche un suo primo romanzo, Il mistero del cocomero (edito dal Gruppo Editoriale Domina nel 2003), un’opera interessante, finemente articolata che nasce dallo spirito vivace e dallo stile accorto, propri dell’autore. Trattasi di una storia vera dove il narratore è lui stesso protagonista, o meglio, la vera protagonista è la paura della morte. Un esordio non da poco, se si considera la tematica particolarmente delicata; ne consegue, a mio parere, un’impresa estremamente ardua da discernere per qualunque scrittore e, certamente una consuetudine di pensiero radicata in ogni essere umano, fin dalla notte dei tempi, fin dai primi istanti della nostra incarnazione. La vicenda, vissuta in prima persona dallo stesso Del Papa, ha inizio in Ungheria, nell’incantevole Budapest “[…] in un albergo elegante e un po’ decadente, edificato, tanto tempo fa, proprio in mezzo al pluricelebrato, romantico Danubio”, con una sorta di piacevolissimo incontro con un’affascinante donna che al lettore, dapprima, può sembrare galante; in realtà tale conoscenza porterà l’autore a vivere una serie di avventure a dir poco sconcertanti e destabilizzanti. Dietro a ogni esperienza si cela una proposta occulta e misteriosa che ha a che fare con nuove scoperte nel campo della biologia, di sostanze in grado di rallentare i processi cellulari dell’invecchiamento. A contatto con i vari personaggi menzionati e tratteggiati nel minimo dettaglio, ci troviamo di fronte a una tempesta di emozioni e di umori; tra le varie influenze più disparate e apparentemente contrastanti si accavallano e si rincorrono un’appagante curiosità e desiderabilità maschile di pura attrazione fisica verso l’altro sesso e un più complicato senso di confusione, inquietudine e impotenza di fronte ad argomenti più specificamente metafisici ed etici[…] le solite, eterne domande che mi prendevano d’assalto: chi siamo, che facciamo, da dove veniamo, ma dove andiamo?” Eccoci dunque immersi in sequenze descrittive, narrative e riflessive che s’intrecciano e velano una risposta emotiva appropriata che l’autore ha saputo maneggiare con estrema cura e, soprattutto, con briosa destrezza nel tessere la trama, per un’architettura strutturale che spiazza il lettore, con un antefatto, un movente e una coda, assolutamente imprevedibili.
Analessi e prolessi si alternano per dare respiro o forse, per instillare dubbio e riflessione nel lettore prim’ancora di procedere con la narrazione, del resto l’argomento è senz’altro spinoso, fare i conti con la comprensione della morte è naturale quanto la vita stessa, pur sempre rimanendo perturbante “La cognizione della scomparsa, credo sia il pensiero più atroce per qualsiasi animo normale” inoltre, vita lunga non comporta di certo vita eterna.
Nella fantasia popolare greca e in alcuni miti molto antichi la morte appare come un’entità maschile, si chiama Thànatos, è figlio della Notte e fratello del Sonno; esattamente come la notte e il sonno, essa diviene inevitabilmente, anche se ultima, una condizione della nostra esistenza terrena.
Secondo la sua definizione generica, la morte altro non è che la cessazione di quelle funzioni biologiche che ne determinano ogni organismo vivente, trattasi dunque, in realtà, di una paura non tanto della condizione della morte in sé, quanto piuttosto del processo che vi conduce, ovvero del morire.  
In questo senso Fabiano Del Papa con il suo romanzo non ha banalizzato la tanatofobia, semmai l’ha esorcizzata, per certi versi, al punto di scriverne ogni incertezza che determina la nostra ansia, alimentando un insanabile conflitto tra le nostre credenze religiose e la forza della convinzione personale. Ritengo che in ognuno di noi risieda una specie di umanesimo ateista che pesa su tutti noi e del quale tutti siamo vittime, mentre una vita autentica richiede l'accettazione dell'angoscia di vivere e nulla ha a che fare con la vera immortalità, poiché essa, materialmente parlando, è esistente solamente a livello spirituale e, di conseguenza, in qualità di anima.
Chi mai potrebbe innalzare il suo stesso intelletto fino a mutare il normale svolgimento di un’esistenza fisica? Il problema della morte attraversa la storia della filosofia occidentale che da sempre ha tentato di darne una spiegazione metafisica e, purtroppo, non siamo piante erbacee perenni come il cocomero bensì noi ci siamo solamente per poi morire, con la viva speranza di avvicinarci con il tempo verso una sorte di cambiamento, di trasmigrazione dell’anima da una sede all’altra. La paura della morte è uno stato mentale, se ricercassimo maggiormente “il vero senso” dell’esserci, molto probabilmente riusciremmo a sedare le nostre angosce e vivere con maggiore coraggio i nostri giorni da incarnati, riflettendo sui veri valori del nostro cammino terreno. Nel suo romanzo, l’autore ha in fondo confidato a se stesso e a noi lettori che la vera immortalità sta nell’abbondanza e nella realizzazione, quale simboli di compiutezza e di una maturità felice di rapporti vissuti con pienezza.
Che sia questo il mistero del cocomero? Non lo sapremo mai se non dopo…  Non sarà la fine di tutto!





18 nov 2015

Successo a Jesi con poeti da tutta Italia per la premiazione de “L’arte in versi”



Nell’ affascinante cornice della Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, nel cuore del centro storico di Jesi, sabato 14 novembre è andata in scena la premiazione della IV edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, un evento culturale che annualmente chiama a raduno poeti in lingua e in dialetto di ogni parte d’Italia.  Dopo tre premiazioni del premio che hanno avuto la loro location a Firenze, da quest’anno il Premio è stato trasferito a Jesi, nelle Marche, per volere del Presidente, Lorenzo Spurio, che nella nota introduttiva alla antologia del Premio ne motiva le ragioni di fondo.
La partecipazione al premio in questa edizione è stata straordinaria e la segreteria si è vista ricevere 750 poesie in italiano e 90 in dialetto che una attenta giuria composta da esponenti del panorama letterario contemporaneo ha letto e valutato con particolare attenzione.
A Jesi sabato si è proceduto a consegnare i premi a tutti quei vincitori e menzionati che la Commissione di Giuria, presieduta da Susanna Polimanti, ha deciso di attribuire. Oltre ai premi da podio per entrambe le sezioni (il 1° premio per la poesia in italiano è andato ad Aldo Tei di Latina mentre il 1° premio per la poesia in dialetto a Gaetano Catalani di Ardore-RC) si è consegnato il Premio alla Carriera Poetica alla poetessa catanzarese Marisa Provenzano. Per vedere la lista completa dei premiati a vario titolo clicca qui.
Momenti particolarmente intensi si sono avuti nella seconda parte della premiazione quando la Giuria ha voluto ricordare il poeta novolese Bruno Epifani (1935-1984) e la poetessa locale Novella Torregiani (1935-2015) consegnando ai familiari i rispettivi Premi alla Memoria. A ritirare il Premio alla Memoria a Bruno Epifani è stata la moglie Maria Rosaria Savoia dopo la lettura attenta della lunga motivazione-analisi critica sull’importante opera del marito letterato di cui molte delle liriche furono scritte durante periodi più o meno lunghi di permanenza all’estero (Al Cairo, Barcellona). Nella motivazione la giuria ha cercato di collocare con onestà intellettuale e lucidezza di giudizio esegetico l’opera di Epifani tra quelle della tradizione degli autori meridionalisti contemporanei che hanno lasciato il segno, imperniando il dialogo intimo con sé stessi sul binomio antipodale di residenza e fuga dalla terra d’origine.
Il Presidente del Premio ha, invece, dato lettura alla motivazione per il conferimento delPremio alla Memoria alla poetessa portorecanatese Novella Torregiani recentemente scomparsa. Ida Angelici ha dato lettura ad alcune sue liriche in dialetto portorecanatese impressionando il pubblico per l’intensità espressiva e l’afflato intimo tipico delle poesie di Novella Torregiani dove il canto si fa lode al creato e l’amore è una preghiera di una speranza che sempre si rinnova. Il figlio della poetessa, Gianmarco Grilli, ha letto una lettera da lui scritta assieme al fratello per ricordare la poliedricità artistica nonché la grande umanità della madre. Non sono mancati frangenti di vera commozione.
La Giuria presente in sala era composta da Lorenzo Spurio (Presidente del Premio), Susanna Polimanti (Presidente di Giuria), Annamaria Pecoraro, Michela Zanarella, Elvio Angeletti, Emanuele Marcuccio, Valentina Meloni, Giuseppe Guidolin e Iuri Lombardi.
Assenti i membri di Giuria Lella De Marchi, Martino Ciano, Marzia Carocci e Salvuccio Barravecchia.
La serata è stata impreziosita dagli interventi musicali, al piano, del Maestro Piero Gentili.
All’intero della cerimonia sono stati consegnati Premi Speciali a Franco Patonico, vincitore del Premio Speciale del Presidente di Giuria con una poesia ispirata al drammatico conflitto siriano. Andrea Pergolini, invece, è risultato vincitore della Targa Universum Academy con la poesia dal titolo “Ritorneranno a fiorire i tulipani” dedicata all’amica poetessa Augusta Tomassini (presente in sala), non vedente a causa della retinite pigmentosa. A consegnare il premio sono state Lilli Simbari e Michela Tombi, rappresentanti della Universum Academy per la Regione Marche.
Il giovane Gabriele Galdelli si è aggiudicato il Trofeo Euterpe, premio espressamente voluto dalla rivista di letteratura “Euterpe” (uno degli enti che organizzano il premio) perché nato con l’intento di premiare quella poesia che in maniera particolare traccia le figure del canto, dell’allegrezza e della spensieratezza arcadica, elementi costitutivi dell’iconica e leggiadra divinità greca.
Come ogni anno l’organizzazione del Premio ha convintamente sposato una determinata causa umanitaria alla quale indirizzerà parte dei proventi derivanti dalla vendita delle antologie del Premio. Per questa edizione gli organizzatori hanno deciso di devolvere alprogetto “Ospedale senza dolore” della Fondazione Salesi Onlus di Ancona che supporta l’attività di ricerca relativa al bambino ospedalizzato, con particolare riferimento alle problematiche psicologiche e psicopedagogiche, al miglioramento della qualità di vita del periodo di degenza ospedaliera dei bambini e delle loro famiglie, all’attuazione di tutte le iniziative volte a favorire i contatti tra l’ospedale e l’ambiente esterno.
Gesto di grande esempio è stato quello inaspettato e amorevole di Gaetano Catalani, vincitore del 1° premio per la sezione poesia in dialetto con il testo “Piccirigliu meu”, che ha preferito non ritirare il suo premio in denaro di 200,00 € e di donarlo al Premio, affinché potesse contribuire all’importo finale dei proventi raccolti che verranno donati alla Fondazione Salesi.
L’attestazione della donazione che verrà effettuata sarà diffusa sui canali internet degli enti organizzatori al concorso e inviata a mezzo mail ai partecipanti al concorso.
A Gennaio si partirà con la nuova edizione del Premio, le cui modalità e termini di partecipazioni rimarranno inalterati: scadenza di invio dei materiali: maggio e premiazione finale: novembre.
ALBUM FOTOGRAFICO DELLA PREMIAZIONE (Foto di Valerio Lancioni):

31 ott 2015

Vi presento la poetessa Therry Ferrari







[…] scostando lievemente/tra intagli di lino/una tendina candida/protesa nell’azzurro/al sole del mattino[.]
(Da “Dietro… e oltre”)

Therry Ferrari e la sua poetica del "Perché"

Definendosi la ex “maestrina dalla penna rossa”, epiteto che richiama alla memoria il personaggio del famoso romanzo Cuore di Edmondo De Amicis, la Nostra ci spalanca un mondo interiore, dove la poesia è pura espressione di una vera e propria missione animica oltre che di un’irresistibile passione. Ogni suo verso si posa e si concretizza sul foglio quale dono di una dimensione intimistica nonché di un temperamento spiccatamente altruista. L’infinito e i sogni cullano la sua scrittura, annullano l’arte “dell’egoismo e dell’inganno”, con l’efficacia benefica dell’io e del presente, che assimila dal passato solo quegli insegnamenti indicativi di un percorso esistenziale e si affaccia al futuro timidamente, umilmente, in punta di piedi, per non creare troppo rumore, quasi a non voler disturbare la contemplazione dell’universo tutto. La poetica di Therry Ferrari è intrisa di una forte spiritualità e religiosità persino laddove è caratterizzata dall’impegno etico e civile, meditando sui mali e gli orrori del passato e le incongruenze di un tempo attuale; un monito a ritrovare la “smarrita storia”, il” Rispetto” e la “Bellezza” di altre epoche. Dietro un’apparente leggibilità icastica, si celano la dimestichezza e una certa sapienza nella versificazione libera, dove affascinano i suoni, avvicinando lo stile all’universo poetico gibraniano. Una poesia semplice, non pretenziosa, palpitante, sottile e leggera di quell’Infinito viaggio “[…] ragione e cuore/ ombra e luce […]” nell’importanza del sentire umano, dell’essere, non quale mero involucro bensì viva interrogazione sull’inquietudine del vivere e del quotidiano; un rivolgere lo sguardo al cuore, ricercandone i “Perché”, per allontanarsi dal potere della mente che, al contrario, sprigiona i veri demoni distruttivi della società; un incrocio tra sogni ed essenzialità, senza lasciare indietro i valori di un’origine che la rendono fiera come donna. Il cuore si fa satinato ma elastico, coniuga versi con accordi floreali, abita i vuoti dell’esistenza e i ricordi mai sopiti con dolce nostalgia: “[…] inattesa nostalgia nel rimembrare” [...] “seguendo ogni giorno/le rotte del cuore”.
La scrupolosa cura e diligenza nel comunicare un mondo che va oltre quanto è visibile con i soli occhi concede alla poetessa di trasportare sentimenti ed emozioni in immagini, come tanti minuscoli fili che ci tengono uniti gli uni agli altri, in primo luogo con quanti conosciamo e ci conoscono, e poi, tramite loro, di passaggio in passaggio, con chi  per noi è lontano, addirittura ignoto, nella rete che tutti ci accoglie, e che si chiama umanità, attraverso il tempo, dal passato a oggi fino al futuro che non conosciamo ancora. Cosa rappresenta in effetti il futuro per lei? La poetessa se lo chiede continuamente e, semplicemente, lo sintetizza nelle “Radici del dopo” e in quel “traverso sopòre […] subdolo e gelido vento di follia […]” È come se il suo armonioso lirismo ci stia suggerendo che il prisma dell’arte poetica sia il coefficiente necessario per un’altra vita, di aspirazioni, di miraggi, di speranze; lascia intravedere una liberazione dalle catene fisiche, una catarsi delle poche labili certezze dell’oggi,  che fuori della poesia sfuggono o almeno potrebbero sfuggire.
Le sue parole sono capaci di metabolizzare le esperienze della vita con grande forza d’animo, illuminate dalla magica luce del suo mondo poetico e nei versi ritroviamo quel senso innocente che riesce ancora a meravigliarsi di fronte agli elementi della natura che ci passano accanto e che troppo spesso rimangono immobili, senza alcuna voce. Quella di Therry Ferrari è una poetica di atmosfere, dove l’essere si fonde con il tutto.
Oggetti quasi banali, sapientemente incastonati in scenografie, stimolano l’istinto nella ricerca della propria profondità, spalancano visioni. Dietro le suggestive similitudini e metafore d’ incantevoli stanze liriche, assistiamo a uno stato contemplativo, a un’esplorazione di se stessi. Il canto di una natura incarnata e in movimento riavvolge la moviola dell’infanzia e allo stesso tempo interroga il mondo di oggi, che necessita di esser preso per mano per riuscire a oltrepassare le barriere temporali dell’esistenza. Il linguaggio è a tratti denso e sinuoso come un racconto e si alza verso un iter poetico che deve condurre alla palingenesi totale e alla liberazione definitiva; la vicenda umana, fatta di conflitti, di incomprensioni, di solitudini, si placa alla vista al di là della porta di casa, della vitalità accesa, vorticosa, giocosa della natura.
Nella poetessa Therry Ferrari convivono tante creature, lei stessa si fa portavoce di tutto ciò che sopravvive libero, selvatico, dignitoso, semplice, nel mondo oppresso e soffocato dallo “spirito” dell’uomo.







10 ott 2015

5° Edizione del Premio Letterario Nazionale "Un libro amico per l'Inverno" 2015-16

 Certa di farvi cosa gradita, allego bando per partecipare:




              
                                                                                                                                                                                      
                                                                                                                                          

   
PREMIO LETTERARIO NAZIONALE
                          
 "UN LIBRO AMICO PER L'INVERNO" 2015-2016
V Edizione.
Patrocinio UNESCO
Medaglia della Camera dei Deputati, Medaglia del Senato




REGOLAMENTO

Art. 1 Il Premio Letterario è aperto a tutti; possono partecipare scrittori di tutte le Nazionalità e senza limiti di età.
Art. 2 Il Premio ha due sezioni a concorso:
A) Libri editi di  narrativa, saggistica, gialli, noir, fiabe ecc. in lingua italiana  editi da gennaio 2010 .
B) Libro edito di poesia in lingua italiana o vernacolo con relativa traduzione, edita dal gennaio 2010.
 Art. 3 Si partecipa con una sola opera per autore, da inviare in 2 copie con allegata nota con indirizzo, numero telefonico, e-mail, l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente, firma dell’autore, titolo dell’opera con cui si partecipa e la copia del versamento effettuato. Ogni autore può partecipare ad entrambe le sezioni versando per entrambe la quota d’iscrizione.

Art. 4 La Partecipazione è di €10.00.  Da  inviare tramite bollettino postale c.c.p n° 1022290264 o tramite bonifico con codice IBAN  IT12I0760116200001022290264  entrambi intestati a Associazione Culturale GueCi –C.da Macchialonga. 26 -87036 Rende CS  oppure in  contanti in busta chiusa insieme al plico dei libri. Per gli autori soci ordinari  in regola con la tassa d’iscrizione, la partecipazione è gratuita per una(1) sola sezione
Art. 5 Le opere inviate non verranno restituite, ma andranno ad arricchire le biblioteche civiche del territorio rendese
Una Giuria di Critici composta da scrittori, critici letterari, giornalisti (i nominativi dei componenti saranno resi noti il giorno stesso della cerimonia di premiazione) sceglierà, con giudizio insindacabile e inappellabile, una rosa di 15 opere finaliste per sezione.
Una Giuria di Lettori formata da studenti universitari, docenti e da semplici lettori/trici esaminerà le opere selezionate  ed esprimerà le preferenze con voto segreto.

La scadenza del concorso è fissata improrogabilmente per il giorno 19 dicembre 2015 , per l’invio farà fede il timbro postale.
L’Associazione declina ogni responsabilità per disguidi, smarrimenti, furti, danni di ogni genere che dovessero verificarsi durante l’inoltro delle opere. E’ bene inviare una e-mail per avere conferma di avvenuta recezione alla segreteria del Premio
Le opere devono essere inviate per posta prioritaria o tramite raccomandata al seguente indirizzo:
Premio Letterario Nazionale “ Un libro amico per l’inverno”
Associazione Culturale Gueci c/o Cittadino Anna Laura, C/da Macchialonga, 26-87036 Rende (CS)
La rosa dei  15 finalisti per sezione che concorreranno alla fase conclusiva del concorso  verrà resa nota entro il 15 di marzo 2016.
La cerimonia conclusiva  si terrà a Rende il 23 aprile 2016 nella Giornata Mondiale del libro e del diritto d’Autore.
VERRANNO ASSEGNATI I SEGUENTI PREMI:
SEZ A: Libri editi di Narrativa
Al 1° Classificato Targa o Trofeo e attestato con motivazione Giuria
Al 2° Classificato Targa e attestato con motivazione Giuria
Al 3° Classificato Targa e attestato con motivazione Giuria
Dal 4° al 15° classificato Diploma d’onore e di merito.
Sez B: Libri editi di Poesia
Al 1° Classificato Targa o Trofeo e attestato con motivazione Giuria
Al 2° Classificato Targa e attestato con motivazione Giuria
Al 3° Classificato Targa e attestato con motivazione Giuria
Dal 4° al 15° classificato Diploma d’onore e di merito.

Premio Speciale Giuria Critici (targa) e attestato con motivazione Giuria
Premio Speciale Giuria Lettori (targa) e attestato con motivazione Giuria
Premio Speciale Presidente GueCi (targa) e attestato con motivazione Giuria
Premio Speciale Profumo d’ Autrice (targa Autieri) e attestato con motivazione Giuria
Premio Cultura (targa) (alla casa editrice che avrà maggiormente divulgato il concorso tra i propri autori)
Premio Speciale Medaglia del Senato Della Repubblica 
Premio Speciale Medaglia Camera Dei Deputati


A tutte le opere pervenute al concorso anche se non finaliste verrà data visibilità nel giorno della cerimonia di premiazione in un apposito spazio.
I premi dei primi tre classificati devono essere ritirati personalmente dagli autori o da un loro delegato tramite delega scritta.
Solo per gli attestati è previsto l’invio per posta a carico dei destinatari
La partecipazione al Concorso implica la completa accettazione del relativo regolamento.
La mancata osservanza di una sola delle clausole del bando comporterà l’automatica esclusione.
I risultati del concorso verranno diffusi dagli organi di stampa e pubblicati sul sito: 
www.gueciass.altervista.org 
Info: associazionegueci@virgilio.it-associazionegueci@libero.it.

Rende, 08.10.2015 
                                                                                      
Il Presidente Associazione GueCi
Anna Laura Cittadino