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13 feb 2013

Cosa vuol dire "Scrivere" e quanto è importante “Leggere"


Solo pochi mesi fa ho partecipato ad un convegno di scrittura e mi sono appassionata nell'ascoltare le parole di un relatore, giornalista e scrittore, il quale, con dati statistici alla mano, ha illustrato le percentuali italiane di lettori e scrittori, risultato: esistono più scrittori che lettori. Scelgo di trattare tale argomento perché scrivo e amo particolarmente leggere. Fin da bambina, il mio sguardo ha incontrato un’immagine ricorrente, mio padre seduto alla sua poltrona nel suo studio, intento a leggere, con un lapis di legno tra le dita per evidenziare una parola, una frase o per annotare un personale commento a margine della pagina. Non ricordo di averlo mai visto rientrare a casa senza la sua busta colma di libri appena acquistati, era capace di leggerne almeno una decina al mese.
Sono cresciuta così, leggendo. Tra i libri che il mio papà acquistava ce n’erano sempre due o tre per me, adatti alla mia età, che sceglieva accuratamente e su diversi argomenti.
Ogni libro rappresentava un nuovo sogno, nelle sue pagine scoprivo un mondo infinito, una diversa realtà stimolava ed esaltava la mia fantasia e mi conduceva lontano, smuovendo emozioni e sentimenti, un prezioso regalo che in me instillava il desiderio di un’ulteriore conoscenza, ad ogni pagina assaporavo il sapore della novità.
Ho iniziato a scrivere, dapprima solo poche parole, le prime che mi venivano in mente, poi frasi intere, in ultimo sempre più numerose ed una dopo l’altra, le parole scritte si sono trasformate in quel risultato che la mia mente “assorbente” ed il mio giovane cuore avevano elaborato.
Scrivere per me è essenziale, è una caratteristica assolutamente rilevante del mio autentico “essere” e non riuscirei mai a farne a meno.
Tra la parola orale e la parola scritta, senza dubbio, preferisco la parola scritta. Le parole sono un mezzo veloce ed efficace di comunicazione personale, mostrano sempre una loro forza, tuttavia, anche una loro debolezza nel tempo; le parole si perdono, non solo negli anni, bensì nello scorrere di pochi minuti, ore. La parola scritta rimane per l’eternità, senza di essa non avremmo conosciuto la storia, le religioni, la fisica, la scienza e via dicendo. La lettura è formazione, crescita, ispirazione, educazione, apertura mentale ed emotiva; la scrittura è passione, predisposizione naturale, liberazione, apertura interiore e catarsi. Ringrazio mio padre, senza il suo nobile esempio, non avrei mai scoperto quello che ritengo un tesoro unico: leggere.
Oggi, rivolgendomi agli altri, dico: in assenza di emozioni non avrei mai iniziato a scrivere.

16 mar 2012

Con i libri non ci sono convenevoli.
Se trascorriamo la sera con loro è
perchè ne abbiamo veramente il desiderio.

M.Proust 

13 feb 2012

Cosa leggere? Quale libro e quale autore?



Miei cari amici, vorrei oggi toccare l'argomento della lettura. Come scegliamo i nuovi libri da leggere? Su cosa basiamo la nostra scelta?
Io, personalmente, vengo maggiormente attratta dal titolo e dal contenuto riassunto in una prefazione o da vari “incipit” se ce ne sono; cerco e leggo le recensioni prima di acquistare un libro e spesso osservo la copertina che, secondo me, è il primo elemento che capta lo sguardo del lettore.
La copertina di un libro, intesa come grafica, è molto importante. Mi è accaduto di leggere libri molto belli dal punto di vista di contenuto e scorrevolezza del testo, ma penalizzati dalla loro copertina. Riguardo all'autore, non dobbiamo farci condizionare dal nome, più o meno conosciuto, perché esistono autori emergenti, non ancora definiti “scrittori” nel gergo comune che pubblicano libri sapientemente composti, dallo stile pulito, fluido e non retorico, Esistono al contrario, libri di scrittori famosi che non vediamo l'ora di finire, perché cosiddetti “mattoni”, senza alcun significato e soprattutto senza anima testuale.
Chi solitamente legge molto (di ciò sono più che certa!) riesce a saggiare sostanza e contenuto essenziale di un libro di qualunque genere narrativo si tratti.
Amerei molto confrontarmi con voi su questo tema, perché non tutte le esperienze di lettura sono uguali.
Solo su un punto, penso, siate tutti d'accordo con me: leggere qualsiasi tipo di lingua vuol dire conoscerla tanto da comprendere un testo scritto in essa !
Una scelta attenta di un buon libro appaga.

7 feb 2012

E-books???

In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi spesso con vari colleghi, autori di romanzi e poesie, scrittori dunque, di ogni genere di narrativa. Tra molti di loro è vivo l'interesse riguardo le versioni digitali di qualsiasi pubblicazione, i cosiddetti: e-books, scaricabili come file sul proprio personal computer o su kindle: comodo lettore portatile che con una connessione wireless in 60 secondi permette di scaricare e contenere fino a 1400 libri. Ma, guarda caso, in inglese "kindle" vuol dire: dare fuoco...figuriamoci! In qualità di autrice, sento il dovere di esprimermi in proposito e, poiché questo è il mio blog personale, quale luogo migliore per comunicare a tutti la mia opinione riguardo a questo tema così di moda e ricorrente soprattutto sul web? Ebbene, io sono assolutamente contraria a questo tipo di pubblicazione digitale, semplicemente perché amo troppo il profumo della carta stampata, e la sensazione che provo nello sfogliare i miei libri, pagina dopo pagina, vederli lì sul mio comodino, uno sopra l'altro sopra un tavolo o riposti nelle mie librerie, è molto più appagante di un “gelido” e-book. In questo blog ho anche inserito, tra i primi posts, uno in particolare, dove definisco il libro come “vero e proprio corpo”. C'è chi, tra le motivazioni psicologiche del leggere, ha scritto tempo fa che “ l'atto del leggere fa del libro un oggetto incorporabile( un sostituto) del seno materno”. Pertanto il libro non è soltanto un testo, ma un simbolo effettivo che favorisce lo svilupparsi di processi di fusione,di identificazione., di introiezione e proiezione. Perdonatemi, ma non riesco proprio ad appassionarmi ad un e-book, che posso ritenere anche comodo per certi versi, ma comunque mi lascia normalmente insensibile, senza alcuna emozione. Entrare in una libreria ha sempre un fascino particolare per ogni buon lettore. Sono personalmente cresciuta in una casa dove da sempre esistono libri, libri e ancora libri. La mia famiglia possiede una quantità infinita di testi, di ogni argomento. Dopo la scomparsa di mio padre, è stato un grande onore per noi donare una parte di questi libri ad una delle più storiche biblioteche delle Marche: la Biblioteca Romolo Spezioli di Fermo. Sono certa che mio padre, vero bibliofilo, avrebbe apprezzato moltissimo il nostro gesto. Chi ama leggere, state pur certi, entra in una libreria per acquistare un libro o più di uno; nel caso poi, voglia scegliersi un libro direttamente dalla poltrona di casa, può comunque utilizzare il suo pc, ma per acquistare un vero libro di carta, che potrà presto girare e rigirare tra le sue mani,deliziando il suo sguardo, assaporandone l'immagine, il titolo e il contenuto e avventurarsi tra le sue righe, viaggiando con la mente e con il cuore. O fate parte forse, di quella infinità di persone che possiede libri soltanto come oggetto ornamentale della casa e non ha quindi nessun interesse per la lettura...?