31 mag 2013

VOCI di MARINA ISCERI






I miei più vivi complimenti a Marina Isceri: una splendida poesia ed un video bellissimo!


Susanna Polimanti

26 mag 2013

Recensione al mio LETTERE MAI LETTE della scrittrice Giovanna Albi

Buongiorno, sono Giovanna,
e oggi ti voglio presentare la mia recensione al testo originalmente poetico dell'amica scrittrice Susanna Polimanti Lettere mai lette Kimerik 2010
Un repertorio di immagini interiori che nemmeno il tempo potrà scalfire; un viaggio nella memoria dell'autrice che, attraverso una raccolta di lettere mai spedite, ripercorre i suoi sentimenti più profondi, che la legano a persone, immagini, oggetti, animali, luoghi del passato.
 Le lettere, gelosamente custodite, rappresentano un tesoro nascosto di sentimenti di cui l'autrice ci fa dono consentendoci di entrare in sintonia con la profondità della sua anima. Così ci troviamo a gioire  a piangere ,a commuoverci con lei per quanto di grande , bello e doloroso ha sperimentato nella intensa vita emotiva. Una scrittrice di alto livello, capace di penetrare negli abissi più profondi della sua anima, elaborando lutti, separazioni, dolori , gioie, entusiasmi giovanili e riflessioni dell'età matura . Non comune è la capacità di comunicare emozionando, di leggersi dentro, ben distinguendo la qualità dei sentimenti provati e trovando sempre la parola adatta e sublime per esprimere  quanto la attraversa. Una vita dal profondo sentire è quella di Susanna tradotta in uno stile sempre leggero, leggiadro, altamente poetico, raffinato che le consente di passare di sentimento in sentimento con una agilità da vero giocoliere della parola. Sì, il segreto di Susanna, di cui conosco altre opere e racconti, si trova proprio nell'uso sapiente della parola: una parola che ti arriva dritta al cuore, alata come le freccia che sa centrare il bersaglio emozionale. Una parola poetica in cui ti immergi sentendola dentro con tutta la sua portata emotiva, entrando in perfetta sintonia con il suo mondo interiore: un mondo bello anche nel dolore, perché dopo l'immersione dentro di esso c'è sempre la luce della risalita, l'uscita dalla caverna.
Un opera che è un inno alla vita, con tutto ciò che essa comporta, con la nobile e sublime accettazione del destino comune: così le ferite dell'anima si aprono e si ricuciono e le gioie restano forti ed intense e sono l'ancoraggio della sua esistenza, mai paga della ricerca e sempre pronta a sperimentare nuove emozioni. Il ricordo si fa rimpianto di quanto si è perso, ma rimpianto mai amaro, mentre dolce è il ricordare il primo amore, un amore gelosamente custodito, un amore intramontabile, ripercorso con tutta la foga giovanile e ti sembra di risentirli quei baci rubati, quei baci che tutti abbiamo sperimentato da adolescenti: quei baci puri ed intensi che ci portiamo dentro custoditi nella teca dei ricordi più belli. Con poche parole si pennellano emozioni, stati d'animo, sensazioni indelebili, come in un quadro emozionale in  cui tutto viene letto entro un piano infinito, un piano divino che accoglie il nostro progetto esistenziale.
Poche parole e ti ritrovi dentro un'emozione, un ricordo, un rimpianto, un abbraccio, un bacio, un foulard di seta, una rosa, un pensiero leggero e fluttuante una carezza al lago dell'amore universale, in riva al mare d'inverno con la paura umanissima di perdere tutto.
E poi il silenzio della solitudine con la certezza che domani i rumori spariranno perché sono solo i sussulti della sua anima inquieta, il colloquio col padre che torna in vita nel ricordo e si fa presenza fisica accanto a lei , come il primo vero grande amore della sua vita, e le dà utili indicazioni per ritrovare il senso di questa esistenza più volte colpita, ma mai affondata.
Il ricordo accorato di Strauss , compagno di dieci anni di vita di cui ringrazia Dio per avergli fatto scoprire l'amore vero, puro, disinteressato, totale come quello che solo un cane sa dare ad un uomo, in questo caso una donna, sensibile . E  le senti quelle coccole, quelle leccate, quelle corse, quegli scatti di corsa e ti senti vicina a Susanna, al suo dolore e alla sua evoluzione . Una Susanna che sa parlare con la sua amica Rossella,
l'amica di una intera esistenza, di cui sente una mancanza dolorosissima, un vuoto incolmabile in questo Natale che si approssima , in cui intrattiene un rapporto intimo con la sua amica in un sentimento puro di totale amicizia gratuita e spassionata. Perché Susanna sa cos'è l'amicizia e io la ringrazio, non solo per le parole intense e sublimi per Rossella, ma anche per quelle che spende per me, parole alle quali io mi ancoro alla ricerca di un approdo nella mia travagliata esistenza. E queste parole ti entrano come un balsamo e la senti la catarsi della liberazione che passa attraverso il dolore; ti vedi accanto a lei davanti a quel foglio bianco che aspetta di riempirsi di emozioni e che fa quasi paura nel silenzio dell'anima, ma presto quel foglio si riempirà di altre e ancora altre intense parole e tu lettore ti troverai dentro un sogno che si apre e si chiude in un tempo irreale che lascia l'amaro del risveglio, ma la prontezza di vivere un nuovo giorno che non sappiamo cosa ci dispenserà. Ma sappiamo che Susanna lo vivrà con tutto il suo cuore, con la pienezza  , la foga e al contempo la serenità dei suoi sentimenti mai spenti, con la cura della sua essenza più vera, certa che un altro a more ci sarà a curare le ferite della sua anima, un altro abbraccio in cui perdersi, un Mr.Right, quello giusto, quel col suo bel cavallo bianco per portarla via, mentre ora le mancano le carezze , quelle emozioni che provava da adolescente quando sognava l'uomo della sua vita.
Così tra gioie, dolori e rimpianti si dipanano le lettere e le parole si infilzano l'una dietro l'altra in una armonia di suoni e di sensi, da godere in una sera di luna piena, in collina, sulla riva del mare, in una splendida giornata guardando il lago e sentendosi scoppiare di energia vitale pensando al suo amore lontano e risentendone tutta la pregnanza e la forza e poi l'attesa, la paziente attesa del ritorno dell'Amore.

E i suoi sentimenti cambiano col passare delle stagioni in una unione olistica con la Natura, di cui assorbe aromi, luci e colori, mentre si perde tra fantasmi di fumo e profumo, nella definizione sempre più nitida di ciò che cerca per se stessa, ora che si sente libera delle zavorre del "devo essere" e finalmente può diventare la Susanna autentica, quella che pulsa nel suo cuore, lontana dalle convenzioni imposte , quella dove una parola sola risuona forte e potente: Amore.



23 mag 2013

Recensione del poeta Vincenzo Monfregola a LETTERE MAI LETTE

Con immenso piacere pubblico la recensione al mio libro Lettere mai lette (Kimerik) del poeta, nonché amico Vincenzo Monfregola. Grazie Vincenzo, questa mattina aprendo la posta ho trovato questo tuo graditissimo regalo!





"LETTERE MAI LETTE" di Susanna Polimanti



Lettere… a chi non è mai capitato di scriverne almeno una, personalmente credo sia fondamentale regalarne quanto meno a chi si vuole bene.


Susanna Polimanti ne butta giù svariate, tutte diverse ma ognuna di esse legate ad un chiaro concetto: "l'amore"; amore per la vita, amore per il cielo, il mare, amore per l'amore, amore per la vita.
Durante la lettura di questa raccolta sono riuscito a percepire gli stati d'animo, le emozioni, i giorni nati col sole e le notti calate con la pioggia, l'autrice porta il suo lettore nel tempo stesso in cui le ha scritte quelle lettere.


Difficile riuscire a descrivere quanto abbia giocato il 'tatto' mentre sfogliavo le pagine di "Lettere mai lette", ma non parlo del tocco fisico tra le mie dita e le pagine del libro, per 'tatto' intendo dire che sono stato catturato emotivamente tanto da condividere attimi, momenti raccontati in parole, emozioni urlate in silenzio che raccontano della semplicità più autentica che la vita, e il suo vero senso, ogni giorno ci regala dandoci la possibilità di 'essere'.


Susanna Polimanti riesce a raggruppare con poche parole quanto di più essenziale possa esserci nei valori fondamentali cui ogni essere umano si sente legato, quale un compagno, un amico a quattro zampe, un fiore, un pensiero. Altalenanti le pagine in cui l'autrice riesce a regalare tutte le sfaccettature che un'emozione può regalare, inestimabile è quanto arriva ai lettori che attenti non si soffermano al 'tecnico' e riescono a farsi trasportare dalla melodia che ogni singola riga delle lettere di Polimanti racconta.


" […] Ma conservo un solo nitido ricordo: di quel pomeriggio di fine febbraio, quando, dopo una corsa in macchina fino al mare, in un posto lontano, hai scattato qualche foto. Era un periodo molto difficile per me, pieno di sofferenza, ma tu eri riuscito ad alleviare il mio dolore con dei semplici gesti, con degli sguardi. […]" .
Mi sono particolarmente d'aiuto queste poche righe per dare un'idea di quanta pienezza vitale sono racchiuse nelle pagine di questo libro, tutte le emozioni sono in quello scrigno intimo di Susanna Polimanti che regalandolo al lettore rende unico il suo legame con quanto conta veramente in ogni singolo battito di questa vita, bella così com'è nella luce della sua assoluta semplicità.

Vincenzo Monfregola

15 mag 2013

Recensione di Penne d'aquila di Giovanna Albi


Ringrazio la scrittrice Giovanna Albi per la bellissima recensione al mio romanzo Penne d'aquila.



Ciao, sono Giovanna Albi e, in piena condivisione del sentire, ti presento la mia recensione al toccante testo di Susanna Polimanti " Penne d'aquila".
Un viaggio nella memoria di Virginia , personaggio femminile di grande spessore emotivo-spirituale, è di fatto il testo di Susanna, che, con una penna veramente d'aquila, sa guardare oltre l'apparenza del divenire alla ricerca inesausta di una verità interiore, deposta nelle ragioni del cuore, al di là di tutte le stratificazioni della razionale coscienza.
Un viaggio entusiasmante che ti prende per mano e ti conduce dentro il cuore di una donna autentica che impara a leggere dentro di sé, ricostruendo il suo mondo interiore attraverso il ricordo dall'infanzia all'adolescenza all'età matura in un continuum narrativo-descrittivo naturale e spontaneo, mai artefatto, ma profondamente vero, come vero è quel battito del suo cuore all'unisono con le leggi dell'universo interiore .
Un personaggio che cade e si rialza sempre più forte e consapevole e impara a guardare dall'alto la sua esistenza mai paga della ricerca definitiva, ma sempre desiderosa di sperimentare il nuovo che avanza pur preservando come sacro il ricordo che la lega in particolare ad alcune amiche del cuore e all'amore della sua vita: Angelo.
Credo ci voglia coraggio a guardarsi dentro come fa Virginia, e lo stesso coraggio lo sperimento in Susanna, che ho la fortuna di conoscere personalmente in affinità elettiva. Trovo con difficoltà le parole adatte ad un libro eccezionale sia nei contenuti che nella forma vibrante di sentimento , con tratti lirici non comuni, in cui si padroneggia la lingua italiana con maestria naturale e spontanea. Questa assenza di artificio credo sia il punto forte del testo per cui ti pare di entrare dentro le confidenze vere di una amica, che si apre a te svelandoti elementi di forza e di debolezza di un'anima tutta femminile che come tale si presenta complessa , ma mai contraddittoria, pulita e schietta nel  conservare il suo patrimonio emozionale. In anni di deserto emotivo e di bancarella delle emozioni mercificate non di può che apprezzare l'umana dignità di chi con discrezione e autentica forza interiore rimane se stessa , non piegandosi ai compromessi che la vita stessa forzatamente ci impone.. Virginia è sempre se stessa quando cerca lavoro e quando ama, quando è in crisi e quando si risolve, sempre in tensione emotiva a caccia di un equilibrio cui perviene affidandosi ad una visione matura che le consente, dopo l'immersione dentro di sé, di guardarsi dall'alto e di volare come un'aquila nel cielo terso, libero da nubi esistenziali.
Definirei l'opera un romanzo di formazione sentimentale, altamente educativo , oltre che emozionante, perché prendersi cura della propria anima è un dovere che abbiamo tutti, e tutti prima o poi dobbiamo fermarci a fare il bilancio della nostra esistenza anche a costo di trovare del dolore: dolore per la perdita di un amore, dolore per la morte di un genitore, dolore per un senso di inadeguatezza che in fondo appartiene all'essere umano, che , se tale è, non può non ammettere la sua vulnerabilità e la sua esposizione al rischio anche della sofferenza ,che non va elusa, ma affrontata.
Così, anche Virginia incontra tutti gli stati d'animo, vissuti fino in fondo con determinazione e risolutezza, certa che c'è un amore più alto che ci accoglie e ci riassorbe in una fede autentica, in cui ripone la fiducia in un volo d'aquila.
Profondamente femminile, pulito e vero è il suo amore per Angelo, l'unico amore della sua vita, quello , il cui ritorno Virginia aspetta con devozione e anche abnegazione, quello che rispunta sempre nella sua interiorità, quello che le fa compagnia nei momenti della giornata, quell'amore che non muore mai, ma resta vivo e vivido dentro la protagonista. E questo amore Virginia lo rincontra dopo trent'anni per poi vederlo scomparire di nuovo, ma questo non le toglie l'entusiasmo tutto giovanile dell'attesa di un ulteriore ritorno, che certo ci sarà.
Amore ed amicizia sono i compagni di viaggio di Virginia, che non muore mai dentro, perché ,oltre che tuffarsi in mille esperienze di una vita interessante ed intensa da un punto di vista emotivo, ma anche pragmatico, coltiva questi due sentimenti con rispetto profondo, certa che solo in essi c'è la chiave di volta del problema esistenziale. Grazie alla fede e alla nobiltà del suo sentire riesce anche ad elaborare il lutto e il dolore lancinante per la morte del padre e lo fa da sola, mai lasciandosi supportare dagli esperti psicologi del settore, che, come non smetterò mai di ripetere, producono spesso danni alle anime sofferenti aumentandone il disagio. Ho apprezzato molto in Virgilia questa sua capacità di fare leva su se stessa per scavarsi dentro e risollevarsi, certa della relatività che attraversa le esperienze umane, che ripercorre anche con sottile autoironia, mentre Assoluto resta solo l'Amore, l'unico farmaco davvero efficace di fronte al male di vivere.
Ringrazio Susanna per avermi fatto conoscere l'anima di Virginia, parlando con cuore in mano, senza infingimenti e facili menzogne, senza artifici e sovrastrutture di cui si ammantano le anime pigre e senza autentica sete di conoscenza.


12 mag 2013

12 maggio 2013: Festa della mamma



Oggi, Festa della mamma, inserisco questa poesia stupenda, dedicata a tutte le mamme del mondo, della poetessa e scrittrice Anna laura Cittadino:


Negli occhi di mia madre.

Avevano occhi
le tue parole
mi guardavano
e indicavano
i colori del mondo
le inquietudini del cielo
la voglia di vivere
le paure
le strade che avrei percorso.
Tu, che avevi viaggiato con gli stessi silenzi
generato la stessa melodia
superato gli stessi confini.
E solo quando si è madri
lo capisci
che cento, mille volte
le avrei ascoltate
le tue parole
sfogliandole come petali
senza timore
cogliendo l’orizzonte
dei tuoi occhi belli
fino a raggiungere
il punto esatto
di ogni battito
del tuo cuore.

A. L. C.( Edita “In Medias Res” Edizioni Stravagario )