Visualizzazione post con etichetta neve. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta neve. Mostra tutti i post

24 mar 2012

Tratto da: NEVE di Maxence Fermine

Oggi ho voluto inserire una pagina del libro Neve di Maxence Fermine che mi è stato consigliato mesi fa. L'ho letto con infinito piacere e vi confesso che mi capita spesso di rileggerlo...


Cap. 29

Neve era diventata funambola per amore dell'equilibrio. Lei, la cui vita si svolgeva come un filo tortuoso, disseminato di viluppi che intrecciavano e scioglievano tra loro sinuosità della sorte e insipidezza dell'esistenza, eccelleva nell'arte sottile e insidiosa del fare evoluzioni su di una fune tesa.
Non si sentiva mai così a suo agio come quando camminava sul filo a mille piedi dal suolo. Dritto davanti a sé. Senza mai deviare d'un solo millimetro dalla rotta.
Era il suo destino
Avanzare passo dopo passo.
Da un capo all'altro della vita.


20 mar 2012

La coltre e la città (Marco Rotunno - Manilio Grandoni)

Il 14 marzo scorso, con immenso piacere ho partecipato alla presentazione del libro bilingue:
LA COLTRE E LA CITTÀ (Fermo e la nevicata del 2005 ) dello scrittore Marco Rotunno con foto di Manilio Grandoni: un libro, a mio avviso, già entrato a far parte del patrimonio culturale della città di Fermo.
Interessante e toccante la presentazione di Marina Venieri, sebbene la penna di Marco Rotunno e le straordinarie foto di Manilio Grandoni non hanno certo bisogno di grandi presentazioni, perché già sufficientemente eloquenti di per sé.
Ciò che più mi ha colpito di questo libro è come lo scrittore Marco Rotunno e il fotogiornalista Manilio Grandoni siano riusciti ad esprimere un'unica voce spinti semplicemente dalla silenziosa magia delle neve,vera ed indiscutibile protagonista del libro.
I contenuti visivi ed emotivi delle foto di un artista quale Manilio Grandoni hanno incorniciato lo stile intenso del racconto di Marco Rotunno, nel ricordo nostalgico del tempo andato, che riaffiora nelle emozioni suscitate dalla forza occulta di una abbondante nevicata, nella quale Marco e Manilio ritrovano tutta la bellezza della loro Fermo, la fantasia della loro infanzia, i giochi e il tempo del Natale.
In un mondo attuale, dove tutto è “touch”, “digital”, perdendo il vero significato delle piccole cose, l'arte di Manilio nell'immortalare la sua città nel luminoso e candido istante “particolare ed unico” e le palpabili descrizioni di Marco di una sorprendente e affascinante fase atmosferica, hanno riportato anche me al mio tempo d'infanzia e, per un lungo interminabile attimo,fissando le foto nel libro e scorrendo il testo... mi sono immersa nello straordinario e soffice candore di quella neve, che tutti amiamo.
La coltre e la città è un libro prezioso: sapientemente raccontato e raffigurato.