17 nov 2023

X Edizione Premio Letterario "Città di Fermo" (Scadenza partecipazioni 20 gennaio 2024)


                               
Biblioteca Civica "Romolo Spezioli" Fermo - Sala del mappamondo

(Foto di Renato Santiloni)


 

 

 

X PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI FERMO”

 

 

L’Associazione ARMONICA-MENTE-APS di Fermo presieduta da Nunzia Luciani, con il Patrocinio della Regione Marche e del Comune di Fermo, Patrocinio Culturale di WikiPoesia, con le collaborazioni della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” e della casa editrice Daimon Edizioni - l’Aquila, indice la decima Edizione del Premio Letterario “Città di Fermo”, sezione della Rassegna Di Villa in Villa dell’Associazione Armonica-Mente- APS

 

 

Regolamento

 

1.      Il premio è aperto a tutti gli autori italiani e stranieri senza alcun limite di età ed è articolato nelle seguenti sezioni:


Sezione A –  Poesia in lingua italiana a tema libero (edita / inedita)

Sezione B –  Poesia religiosa in lingua italiana (edita / inedita)

Sezione C –  Racconto inedito a tema: “L’amore a 4 zampe”

Sezione D -  Fiaba popolare/racconto popolare/ leggenda di tradizione orale editi/ inediti in lingua italiana o dialettale con relativa traduzione.

Sezione E –  Silloge poetica inedita di 30/40 componimenti poetici.

 

* I vincitori del 1°, 2° e 3° premio delle precedenti edizioni possono partecipare solo alla sezione E

* I membri di giuria delle precedenti edizioni sono pregati di non partecipare.

  

SEZIONI A/B

 

2.      Per le sezioni di poesia in lingua italiana e religiosa (A e B) si potrà partecipare inviando un’unica poesia in formato word che non dovrà superare i 35 versi, escluso il titolo.

 

3.      SEZIONE C

 

Racconto inedito a tema: “L’amore a 4 zampe”. Si partecipa con una sola opera inedita, in formato word di 3 cartelle editoriali max. carattere Times New Roman - corpo 12 (una cartella editoriale corrisponde a 1800 battute spazi inclusi).  Verrà selezionato un unico premio assoluto.

 

4.      SEZIONE D

Fiaba popolare/racconto popolare/leggenda di tradizione orale, editi/inediti, in lingua o in dialetto (con relativa traduzione), in formato word di 3 cartelle editoriali max, carattere: Times New Roman- corpo 12 (una cartella editoriale corrisponde a 1800 battute spazi inclusi).

 

5.      SEZIONE E

 

Silloge poetica inedita: i testi non devono essere in numero inferiore a 30 né superiore a 40 e non devono superare i 50 versi ognuno. Per inedito si intende mai pubblicato in un libro, a mezzo stampa e neanche in siti o blog, né in rivista digitale né contenuto in post pubblicati sui social a impostazione privacy pubblica, pena l’esclusione e la decadenza dal contratto di pubblicazione. Tra le opere pervenute verrà selezionato un unico premio assoluto.

 

 

6.      Per la partecipazione al premio è richiesto un contributo di Euro 15 per spese organizzative per ognuna delle sezioni a cui si intenda partecipare.  

 

7.      Il partecipante dovrà inviare una mail all’indirizzo della segreteria del premio: premiocittadifermo@gmail.com  entro la scadenza del 20  gennaio 2024 con i seguenti allegati:

 

- File (esclusivamente in formato word) contenente il testo in forma rigorosamente anonima e senza alcun segno di riconoscimento. Nel caso di partecipazione con più opere, inviare allegati distinti.

- Scheda di partecipazione contenente i propri dati personali con l’autorizzazione al trattamento dati.  

- Copia della ricevuta del versamento PostePay o bonifico bancario.

 

I partecipanti sono pregati di inviare gli elaborati con largo anticipo rispetto ai termini di scadenza per facilitare le operazioni di segreteria nonché le valutazioni della commissione di giuria. Le opere che giungeranno oltre la data di scadenza per la partecipazione, non saranno tenute in considerazione e, in ogni caso, farà fede la data d’invio della mail.  Nell’impossibilità di inviare tramite posta elettronica, si potrà inviare una copia cartacea degli elaborati con relativi allegati richiesti dal regolamento, all’indirizzo di posta dell’Associazione: Associazione Armonica-Mente-APS c/o Carlo Iommi, Piazza del Popolo N. 34 - 63900 Fermo (FM). Tel. 3480691303.

 

Modalità di versamento del contributo per spese organizzative:

 

Postepay - Numero tessera: 5333 1710 9437 3970 

Intestata a Nunzia Luciani   -  CF: LCNNNZ54H48G920P

Causale: X PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI FERMO” – Sez. A) e/o B) e/o C) e/o D) e/o E

Bonifico bancario - IBAN: IT36L0615069450CC0010095088

Intestato a Armonica-Mente     

Causale: X PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI FERMO” - Sez. A) e/o B) e/o C) e/o D) e/o E

 

Alla ricezione dei materiali verrà inviata una mail di conferma all’indirizzo mail indicato nella scheda di partecipazione al premio.

Non vengono accettate opere che presentino elementi razzisti, denigratori, pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione nonché testi in lingua straniera, pena annullamento elaborati.

 

La commissione di giuria con Presidente di Giuria: Susanna Polimanti, è composta da esponenti del panorama culturale e letterario, regionale e nazionale di elevata competenza quali docenti, scrittori, poeti, giornalisti, studiosi.

 

Sez. A :   Susanna Polimanti, Alessandra Prospero, Roberta Placida, Giovanni Zamponi

Sez. B  :  Susanna Polimanti, Alessandra Prospero, Roberta Placida, Giovanni Zamponi

Sez. C :  Susanna Polimanti,  Antonio De Signoribus, Elisabetta Biondi della Sdriscia, Federico Del Monaco

Sez. D :  Susanna Polimanti, Antonio De Signoribus,  Elisabetta Biondi della Sdriscia, Federico Del Monaco

Sez. E:    Alessandra Prospero( Titolare Daimon Edizioni ), Federico Del Monaco, Luciano Giovannini.

 

Il giudizio della giuria che esaminerà le opere pervenute al concorso e decreterà i vincitori è insindacabile e inappellabile.

 

I Premi vengono stabiliti come di seguito indicato:

 

Sezioni A e D:

1° premio: Targa, diploma con motivazione della giuria e Euro 100, 2° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e libri. 3° premio: targa e diploma con motivazione della giuria.

Sezione B:

1° premio: Targa, diploma con motivazione della giuria e articolo religioso, 2° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e libro. 3° premio: targa e diploma con motivazione della giuria.

Sezione C: Targa, diploma con motivazione della giuria e Euro 100 (premio assoluto)

Sezione E: Targa, diploma con motivazione e pubblicazione da parte della Daimon Edizioni – L’Aquila (premio assoluto).

 

Sez. A/B Premio Speciale Armonica-Mente: Targa, diploma con motivazione e manufatto artistico: all’opera maggiormente contraddistinta da passaggi estetici espressivi dove l’immagine metaforica suggerita diviene ‘passaggio fisico’ del verso, elemento di scambio tra scrittura e creazione: intesa come arte della visione. Realizzazione dell’opera a cura dell’artista Cinzia Franceschelli.

 

Sez. A Premio Speciale Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” sull’universo “libro”: Targa, diploma con motivazione e libro. Sarà conferito il Premio Speciale Biblioteca Civica "Romolo Spezioli" alla poesia che meglio avrà tradotto in versi l'affezione al libro e alla parola scritta intesi come compagnia per l'esistenza e/o stimolo alla coscienza sociale.

 

Menzioni: Trofeo e diploma.

 

La commissione di giuria potrà decidere di decretare ulteriori premi nel caso risultassero particolari opere da segnalare per ogni sezione.

 

N.B: I vincitori del 1°, 2° e 3° Premio e Premi Speciali sono tenuti a partecipare alla cerimonia di premiazione, pena decadenza del premio. Per quanto riguarda eventuali menzioni, sia il premio che il diploma potranno essere spediti a casa dietro pagamento delle spese di spedizione o essere ritirati sempre tramite delega scritta. I premi in denaro, se non ritirati personalmente verranno incamerati dall’Associazione per future edizioni del Premio.

Tutti i testi dei vincitori assoluti, premi speciali e menzionati saranno pubblicati nel volume antologico che sarà presentato nel corso della premiazione.

L’Associazione Armonica-Mente-APS destinerà in beneficenza parte dei proventi derivanti dalla vendita delle antologie a realtà bisognose di aiuto nel territorio del Fermano, scelte a propria discrezione.

La partecipazione al concorso implica l’accettazione di tutti gli articoli che compongono il presente bando.

La cerimonia di premiazione si terrà a Fermo sabato 1 giugno 2024 alle ore 16.30 presso la Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”. Ulteriori dettagli verranno comunicati nel verbale di giuria che verrà inviato ai soli vincitori e classificati al termine delle valutazioni della commissione di giuria. È necessario confermare la propria presenza alla cerimonia entro 10 giorni dal ricevimento del verbale di giuria.

 

 

NUNZIA LUCIANI - Presidente del Premio                                                                       SUSANNA POLIMANTI - Presidente di Giuria     
                                

 

Per qualunque informazione rivolgersi all’indirizzo mail: premiocittadifermo@gmail.com

Tel 3480691303

             

 

 

 


X PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI FERMO”



Scheda di Partecipazione al Concorso

 

La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso. Alla scheda va allegata la ricevuta del contributo per spese organizzative, da inviare tramite mail entro la data di scadenza del 20 gennaio 2024

 

Nome-Cognome __________________________________________________________________

Nato/a ______________________________il __________________________________________

Residente in   ___________________________________   Via_____________________________

Cap __________________  Prov._____________________________________________________

Tel. _____________________________________Cell.___________________________________

E-mail ___________________________________________Sito ____________________________

Partecipo alla/e sezione/i (indicare vicino il titolo del testo proposto o, in sua assenza, il primo verso della poesia)

 A –Poesia in italiano a tema libero _____________________________________________________________________________

 B –Poesia religiosa

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C –Racconto inedito a tema “L’amore a 4 zampe” ______________________________________________________________________________

D –Fiaba popolare/racconto popolare/leggenda di tradizione orale _________________________________________________________________________□ E– Silloge inedita di poesia (30/40)

 

 

Data___________________________________________

 

Firma __________________________   








□ Dichiaro che il/i testi che presento è/sono frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo.


□ Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art.13 del D. Lgs. 196/2003.






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Firma _________________________________









13 ott 2023

"Fiore nel vento". la nuova silloge poetica di Oscar Sartarelli

Fiore nel vento, l’ultima opera letteraria del poeta, scrittore e drammaturgo Oscar Sartarelli (Bertoni Editore- maggio 2022) è una silloge poetica appassionata e pungente, che riprende e amplia temi molto cari all’autore: il senso del vivere e la fugacità del tempo. L’arte poetica cattura scenari vividi ed espressivi sull’incedere degli anni, sulla fuggevolezza delle cose belle, di un momento intenso e di un’emozione positiva. Lo stesso titolo della raccolta conferisce il significato più profondo delle varie fasi dell’esistenza, l’immagine del fiore è metafora della vita, risultato dell’unione dell’essenza e del soffio, di cui il vento è sinonimo e anch’esso fonte di vita: “Sarò fiore nel vento e soffierò […] / per darti i miei occhi che vedono il vero”.

È attraverso il ricordo dell’infanzia che il sapore dolce del passato torna a farsi presente e la nostalgia di affetti vissuti e luoghi percorsi sono un mezzo per eludere le figure temporali del divenire e dell’eternità, rendendo più sopportabile il viaggio terreno. Nell’immenso alfabeto intessuto di ricordi, quale unica certezza poiché già vissuti, l’io lirico si ascolta: “[…] e ricerchi le radici del senso” mentre si fa strada la malinconia che è timore dell’ignoto ma, allo stesso tempo, apre a visioni di fiduciosa attesa di un luogo che è ritorno all’unità e allo stato primordiale: “La terra vivrà un nuovo paradiso [,] / d’incenso sentiremmo buon odore [,] /crollerebbe il muro che c’ha diviso [,] / liberi saranno pensieri e amore.”

Tutto nasce ma tutto è effimero e destinato alla fine; un solo sentimento sopravvive all’ansia dell’assoluto e del futuro incerto ed è l’amore, continuo e permanente, che racchiude una molteplicità di emozioni. In queste liriche, l’autore molto spesso lo rievoca nei confronti dei suoi familiari, degli amici, degli anziani e di chiunque soffra; con intima armonia ne accoglie la completezza con un senso di gratitudine, pur non dimenticando mai cosa sia l’esperienza della commozione che provoca uno stato di vulnerabilità: “Più s’attorciglia e più manca l’aria.”

Bellissimi gli haiku, perfettamente conformi alla percezione legata alla natura, anch’essi simboleggiano la fragilità e la transitorietà delle cose, a sottolineare la bellezza triste che si avverte con il trascorrere degli anni.

Nell’ultima sezione Brandelli di sogno, scopriamo liriche che vivono alla sospensione lirica come qualcosa di magico e illusorio, attraverso immagini evocative e incantate, la sete di eterno è una sorta di preghiera sospirata, l’animo poetico incontra prima l’oscurità poi la luce improvvisa, dove appaiono voci e visi di chi non c’è più: “Il buio s’infrange ed esplode la luce.” […] “Gli occhi sono pieni di luce/ e il fischio lascia il posto ad una soave melodia [:] / un sussurro d’arpa nel silenzio totale.”

L’opera del Sartarelli rivela una maturità poetica, armonizza la profondità del sentire con l’eleganza dello stile, con un recupero delle forme e dei versi della tradizione. Le liriche in prevalenza sono composte da endecasillabi e rime alternate, con un lessico a tratti più prezioso e ricercato, in aderenza perfetta dell’immagine alla parola.

Una poetica che, con compassione e coraggio, accetta il divenire come forma della vita stessa e dove l’amore, così come la luna, cresce, decresce e scompare per apparire di nuovo, in quanto luce universale; la sua morte non è mai definitiva: “[…] non vedrà mai nero chi ha sempre amato.”

 


 

7 ott 2023

Dalla parte del figlio di Giuseppe Filidoro: un romanzo illuminante e pregevole




Dalla parte del figlio è il nuovo libro di Giuseppe Filidoro, edito da Bertoni Editore (febbraio 2023), un romanzo psicologico illuminante e pregevole. La narrazione si fonde con una minuziosa analisi della parte più profonda della psiche umana, con estrema delicatezza oltre che con specifica conoscenza. Dalle sfaccettature comportamentali di ogni protagonista, si evincono tematiche complesse di disagi ‘sommersi’ quali importanti testimonianze di indiscutibile verità. Il romanzo individua con chiarezza e precisione il valore di equilibri familiari che coinvolgono una coppia e il rapporto genitori-figli e di come tali relazioni si ripercuotano su ogni singola esistenza e soprattutto, sull’immagine fornita verso il mondo esterno.

La scena quotidiana e rituale della prima colazione è l’incipit descrittivo della storia, coerente e credibile, di una famiglia tradizionale composta dalla triade padre, madre e figlio, protagonisti e narratori in prima persona. Ludovico è un padre molto preso dal lavoro, la sua attività professionale copre la maggior parte del tempo ed è eccessivamente esigente e meticoloso; Crystal è una bella donna, madre e moglie premurosa e compiacente ma palesemente insicura, nel suo tempo libero si diverte a postare le sue foto in rete; Samuele è il figlio quasi diciannovenne, diligente e coscienzioso che ogni genitore vorrebbe avere, studente brillante ma poco eloquente, sfuggente e abbastanza enigmatico: “Quando  ho voglia di estraniarmi dal mondo intorno a me mi concentro sulle mie mani […]Dall’età di cinque anni ho iniziato a superare i momenti di imbarazzo in questo modo”.

Da subito entriamo in contatto con l’intimità di un contesto familiare riservato, apparentemente normale e ben inserito nel tessuto sociale, come tanti altri. «La perfezione in tutto è l’obiettivo che ognuno dovrebbe avere nel condurre la propria vita» è il motto vigente quale simbolo di una famiglia felice. La loro esistenza scorre pacificamente nella convivenza domestica, nel lavoro, nelle amicizie e nello studio finché non emergono situazioni segrete e non sempre confessabili, che trasformano quella normalità senza macchia a cui i protagonisti ambiscono, in una realtà vulnerabile e ingannevole. In particolare, il bagaglio emotivo e gli strascichi di una mancata affettività nel passato di Ludovico e Crystal, ricordi e reminiscenze di traumi infantili rimossi come fantasmi ma mai risolti, sono costantemente presenti. I pensieri, espressi sempre con monologhi interiori, inconsapevolmente, ingabbiano in meccanismi disfunzionali che non danno pace, condizionano e determinano ogni futura azione e personale visione dei fatti.

Al contrario, la personalità di Samuele, chiamato Sam, poco visibile nella prima parte del romanzo, si concretizza solo dalla descrizione della sua camera, il cui accesso è proibito ma dove Crystal entra comunque e di nascosto: “Mi sento inquieta. In questa camera ci sono un silenzio e un ordine irreale […] Mi chiedo cosa non conosco di mio figlio”. A quanto pare, Sam è un adolescente tranquillo, non ha mai causato alcun problema ai suoi genitori, all’ultimo anno di liceo raggiunge il massimo del profitto tanto da meritare una borsa di studio per l’Università di Harvard. “Samuele è sempre nella sua camera a studiare, concedendosi un’uscita solo al sabato sera con i suoi due amici, Dado e Filippo”, entrambi soggetti strani: Dado ha un carattere un po’ ribelle mentre Filippo è un ragazzo fragile ma Sam si trova bene con loro, li protegge e allo stesso tempo, li domina da vero ‘capobranco’. Vanno spesso a giocare a bowling e si eccitano nel fare strike: un gioco che si dimostra tutt’altro che strumento ludico e di divertimento.

Tutto è ‘razionale’ nella logica delle emozioni ma l’etichetta della perfezione che Ludovico ossessivamente pretende da se stesso, dalla moglie nonché dal figlio, inizia a vacillare. La narrazione suggerisce che l’equilibrio familiare è indubbiamente fittizio, esiste solo in virtù di un’illusione narcisistica della famiglia perfetta pertanto, destinato a rompersi. Inizia tutto quando Crystal scopre l’esistenza di un diario che Sam è solito scrivere quando si chiude in camera: “Tutti i ragazzi hanno un diario […] Le pagine sono scritte con caratteri insoliti[.] Le lettere maiuscole sono finemente disegnate, con orli colorati e volute e le lettere minuscole terminano tutte con una specie di virgola ricurva, un segno che avverto come minaccioso, non so perché”.

Secondo la concezione pirandelliana la «trappola della forma che imprigiona l’uomo è la famiglia» e per Sam, infatti, il suo ambiente familiare è opprimente, pieno di ipocrisie e menzogne; le personalità dei suoi genitori sono delle illusioni: “Mio padre e mia madre sono entrambi piuttosto insignificanti, ma in fondo mi sembra siano buone persone”. Nei suoi scritti Sam si rivela senza inibizioni, non finge di essere qualcosa di diverso, mostra chiaramente il senso apatico, frustrato e cinico della sua esistenza nonché la sua predisposizione aggressiva.  Il mondo bello e pulito gli va stretto, vuole avere più esperienze, manifesta la voglia di riservatezza, vede i genitori sotto un’ottica completamente diversa. Un atteggiamento quale primo segnale di un temuto allarme tuttavia, sottovalutato dai suoi genitori.  Essere genitori è l’esperienza più difficile che ci sia, non esiste un manuale istruzioni e può accadere che figure adulte della famiglia siano esse stesse in difficoltà nell’ affrontare il dolore a livello emotivo o peggio, abbiano per prime la necessità di essere aiutate.

Dal punto vista tecnico e strutturale, nella sequenza dei capitoli, sono presenti sia dialoghi diretti che brevi messaggi di telefonia, a conferma dell’attualità degli argomenti; il procedimento narrativo è ricco di metafore, simbologie e utilizza l’analessi, interrompendo il presente per raccontare eventi passati, quali elementi essenziali per una maggiore comprensione dei fatti. La trama coinvolgente ed emozionante, lo stile e la struttura ineccepibili, rendono il romanzo una valida esperienza di riflessione e consapevolezza, oltre che un’ottima lettura.

Da sottolineare gli aspetti della psicologia delle emozioni e del disturbo psichico, con una naturalezza che determina un passo avanti, al fine di sdoganare dei temi ancora poco diffusi, dissimulati quasi sempre dietro la vergogna.

La penna di Filidoro è un inquieto scatto fotografico che denuda da tutte le angolazioni e offre una nuova e sorprendente comprensione umana di cause e conseguenze, in quel concetto fin troppo stereotipato di disagio giovanile, che diventa esistenziale nel momento in cui manca la realizzazione del Sé futuro e del mondo. Partendo dalle esperienze genitoriali, ci si rende conto degli infiniti lati oscuri ereditati e troppo spesso, dietro la trappola del perfezionismo si celano vere e proprie psicopatologie. Si nasce in famiglia, si deve poter nascere da una famiglia sana e normale ed è compito della famiglia introdurre il figlio alla vita e ai rapporti sociali. Ma, soprattutto, oltre all’amore, è importante l’accettazione dei propri figli, nel rispetto della loro unicità. La famiglia perfetta non è mai esistita, si rivela un fallimento anche nella finzione.

Dalla parte del figlio: un’opera dove le problematiche di ‘ferite’ irrisolte danno origine a qualunque cosa… l’interpretazione dell’epilogo della vicenda familiare, più che attendibile, spetta ai lettori.