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19 apr 2016

Verbale di Giuria della II Edizione Premio Letterario "Città di Fermo"

2° Premio Letterario “Città di Fermo” Ediz. 2016



Verbale di Giuria






La Commissione di Giuria della 2° Edizione del Premio Letterario “Città di Fermo” così composta: Lorenzo Spurio, Susanna Polimanti, Michela Zanarella, Stefania Pasquali, Cinzia Franceschelli, Marco Rotunno, Filippo Massacci, Luana Trapè, Mons. Mario Lusek, Anna Scarpetta, Riccardo Manzini e presieduta da Lorenzo Spurio dopo attenta operazione di lettura e valutazione dei materiali pervenuti per le quattro sezioni di riferimento, di seguito indicate, ha stilato regolare verbale contenente la classifica finale del premio.
A continuazione si forniscono, inoltre, importanti indicazioni circa l’invio dei propri testi in digitale, il ritiro dei premi e la serata di premiazione.


Sezione A – Poesia

Vincitori
1° Premio – MARIA RITA MASSETTI (San Benedetto del Tronto – AP) con la poesia “Sentimi, ascolta”
2° Premio – RITA STANZIONE (Roccapiemonte – SA) con la poesia “Un bianco d’Africa e di polvere”
3° Premio – GIANNI BALERCIA (Ancona) con la poesia “I ricordi di bambino”

Premio Speciale del Presidente di Giuria
MARIA TERESA INFANTE (S. Severo – FG) con la poesia “Senz’alba (Mai nato)”

Premio Speciale del Presidente del Premio
VALERIA ANDRENACCI (Monte San Pietrangeli – FM) con la poesia “Torneranno a suonare”

Menzioni d’Onore
MARIA CHIARA QUARTU (Garbagnate Milanese – MI) con la poesia “Piccolo faro”
EMANUELE GAGLIARDI (Roma) con la poesia “Sotto l’ombrello”
ENZO BACCA (Larino – CB) con la poesia “Oltre i sassi la cattedrale d’ulivi”
MASSIMO VITO MASSA (Bari) con la poesia “Ti chiamano Shamira”
MANUELA MAGI (Tolentino – MC) con la poesia “Le nostre stagioni”
RITA MUSCARDIN (Savona) con la poesia “Il canto dell’abbandono”
DANIELA GREGORINI (Ponte Sasso di Fano – PU) con la poesia “Madre del tempo”
Menzione d’Onore Junior
DANIELE LEONARDO ANDRENACCI (Porto San Giorgio – FM) con la poesia “Il mare a mezzanotte”

Segnalazioni
TIZIANA MONARI (Prato) con la poesia “Jamila e sua madre”
PAOLA CARMIGNANI (Altopascio – LU) con la poesia “Senza far rumore”
ANTONELLA PROIETTI (Roma) con la poesia “Il mio amore è barca tranquilla”
MASSIMO FABRIZI (Monte Roberto – AN) con la poesia “Aylan”
RODOLFO VETTORELLO (Milano) con la poesia “So cose che ignoravo di sapere”

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Sezione B – Poesia religiosa

Vincitori
1° Premio – LUCA GIACOMETTI (Falconara M.ma – AN) con la poesia “Una preghiera”
2° Premio – ROBERTO RAGAZZI (Trecenta – RO) con “Infinita preghiera”
3° Premio – ALESSANDRO CORSI (Livorno) con la poesia “Straniero”

Premio Speciale Chiesa Cattolica
GIANNI PALAZZESI (Appignano – MC) con la poesia “Ho cercato Dio”

Menzioni d’Onore
ANNAMARIA PECORARO (Reggello – FI) con la poesia “Sono solo un uomo”
ANTONIO AFFINITO (Ferentino – FR) con la poesia “31 Giugno”
ALFONZETTI MARIO (Ladispoli – RM) con la poesia “Preghiera alla SS. Trinità”
GAETANO CATALANI (Ardore – RC) con la poesia “Era pioggia d’amore”

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Sezione C – Poesia in dialetto

Vincitori
1° Premio – ATTILIO ROSSI (Carmagnola – TO) con la poesia “Quand ch'-i sareu pì nen”
2° Premio – EMANUELE ZAMBETTA (Bari) con la poesia “Asselùte trìdece anne”
3° Premio – GAETANO CATALANI (Ardore – RC) con la poesia “Cinnari”

Menzioni d’Onore
ERICA GAZZOLDI (Manerbio – BS) con la poesia “I mé pensér”
ANGELO GALLO (Roma) con la poesia “Er equilibrista tra li palazzi”
ELISABETTA FREDDI (Senigallia – AN) con la poesia “'L sciugh d. la vita”
GUIDO DE PAOLIS (San Vito Romano – RM) con la poesia “L’urdema fenestra”
SERGIO CAMELLINI (Modena) con la poesia “La nostra purzioun ed mand”

Segnalazione
FRANCO PONSEGGI (Bagnacavallo – RA) con la poesia “Migrantes”

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Sezione D – Racconto breve

Vincitori
1° Premio – NATALIA LENZI (Quarrata – PT) con il racconto “Il cielo sopra la strada”
2° Premio – MARIA TERESA MONTANARO (Canelli – AT) con il racconto “Maledetta follia”
3° Premio – ELENA COPPARI (Agugliano – AN) con il racconto “Era il 1948”

Premio Speciale del Presidente di Giuria
MAURIZIO MINNUCCI (Porto San Giorgio – FM) con il racconto “La cioccolata”

Premio Speciale del Presidente del Premio
MARCO SQUARCIA (Amandola – FM) con il racconto “Due penne, un padre, un figlio”

Menzioni d’Onore
GIOVANNI GALEONE (Mesagne – BR) con il racconto “Una fredda serata”
LAURO ZANCHI (Crema) con il racconto “Lettera dal fronte”
VLADIMIRO LECCA (Roma) con il racconto “Il sapore aspro delle melecotogne a Saint Denis”
MANOLA FREDIANI (Livorno) con il racconto “Un giorno qualunque”
MARCO PICCIONI (Cerveteri – RM) con il racconto “Cuore di neve”

Menzione d’Onore Junior
FEDERICA TOMASIELLO (Guardia Sanframondi – BN) con il racconto “Stranieri fratelli, Stranieri tra noi”

Segnalazioni
NAZZARENO CAPORALI (Milano) con il racconto “Jeta e Pietro”
BIANCA CHILOVI (Milano) con il racconto “L’ultimo partigiano”
PIERANGELO COLOMBO (Casatenovo – LC) con il racconto “Ricordi fugaci”
GIULIANA MONTORSI (Roma) con il racconto “Alda”
FRANCO PATONICO (Senigallia – AN) con il racconto “Gli uomini non cambiano”

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CONSISTENZA DEI PREMI Come indicato dal bando di partecipazione al concorso i Premi consisteranno in: Vincitori - Sez. A, C, D 1° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e 150€ Vincitori - Sez. B 1° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria, oggetto a motivo religioso Vincitori 2° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e libri Vincitori 3° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria Premi speciali: Targa e diploma con motivazione della Giuria Menzioni d’Onore: Coppa e diploma Segnalazioni: Diploma PUBBLICAZIONE IN ANTOLOGIA Tutti i testi dei Vincitori, dei Menzionati e dei Segnalati verranno pubblicati in antologia. Gli autori sono tenuti ad inviare il loro testo con il quale sono risultati vincitori in formato Word alla mail premiocittadifermo@gmail.com entro e non oltre il 2 maggio 2016.
I testi inviati in digitale dovranno essere identici a quelli inviati in cartaceo e non dovranno pertanto riportare cambiamenti, correzioni od aggiunte. Il presente messaggio non verrà reiterato a mezzo mail o telefonico ed è dunque ultimo e perentorio. L’antologia del concorso sarà disponibile alla vendita il giorno della Premiazione. I proventi verranno donati alla Associazione “Il Ponte Onlus” di Fermo che si occupa di volontariato e nella fattispecie “opera per combattere il disagio sociale e la povertà, cercando di dare una risposta ai bisogni essenziali delle persone e delle famiglie”. RITIRO DEI PREMI Come indicato al punto 12 del bando di partecipazione i vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, la targa/coppa e il diploma potranno essere spediti a casa dietro pagamento delle spese di spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dagli enti organizzatori per future edizioni del Premio. Stessa cosa è da intendersi per coloro che hanno ottenuto una Menzione d’Onore, una segnalazione o un Premio Speciale. La premiazione si terrà domenica 29 maggio 2016 a partire dalle ore 17:30 a FERMO presso l’Auditorium San Martino (Via Giacomo Leopardi 4). È richiesto di confermare la propria presenza entro il 22 maggio p.v., per permettere una più attenta organizzazione dell’evento e delle eventuali tempistiche. Per ogni altra richiesta di informazioni inerente alla Premiazione, si rimanda ai contatti mail presenti al termine del verbale.

NUNZIA LUCIANI – Presidente Ass. Armonica-Mente
SUSANNA POLIMANTI – Presidente del Premio
LORENZO SPURIO – Presidente di Giuria

Fermo, lì 16 Aprile 2016

Info:
premiocittadifermo@gmail.com 
Pagina FB

31 ott 2015

Vi presento la poetessa Therry Ferrari







[…] scostando lievemente/tra intagli di lino/una tendina candida/protesa nell’azzurro/al sole del mattino[.]
(Da “Dietro… e oltre”)

Therry Ferrari e la sua poetica del "Perché"

Definendosi la ex “maestrina dalla penna rossa”, epiteto che richiama alla memoria il personaggio del famoso romanzo Cuore di Edmondo De Amicis, la Nostra ci spalanca un mondo interiore, dove la poesia è pura espressione di una vera e propria missione animica oltre che di un’irresistibile passione. Ogni suo verso si posa e si concretizza sul foglio quale dono di una dimensione intimistica nonché di un temperamento spiccatamente altruista. L’infinito e i sogni cullano la sua scrittura, annullano l’arte “dell’egoismo e dell’inganno”, con l’efficacia benefica dell’io e del presente, che assimila dal passato solo quegli insegnamenti indicativi di un percorso esistenziale e si affaccia al futuro timidamente, umilmente, in punta di piedi, per non creare troppo rumore, quasi a non voler disturbare la contemplazione dell’universo tutto. La poetica di Therry Ferrari è intrisa di una forte spiritualità e religiosità persino laddove è caratterizzata dall’impegno etico e civile, meditando sui mali e gli orrori del passato e le incongruenze di un tempo attuale; un monito a ritrovare la “smarrita storia”, il” Rispetto” e la “Bellezza” di altre epoche. Dietro un’apparente leggibilità icastica, si celano la dimestichezza e una certa sapienza nella versificazione libera, dove affascinano i suoni, avvicinando lo stile all’universo poetico gibraniano. Una poesia semplice, non pretenziosa, palpitante, sottile e leggera di quell’Infinito viaggio “[…] ragione e cuore/ ombra e luce […]” nell’importanza del sentire umano, dell’essere, non quale mero involucro bensì viva interrogazione sull’inquietudine del vivere e del quotidiano; un rivolgere lo sguardo al cuore, ricercandone i “Perché”, per allontanarsi dal potere della mente che, al contrario, sprigiona i veri demoni distruttivi della società; un incrocio tra sogni ed essenzialità, senza lasciare indietro i valori di un’origine che la rendono fiera come donna. Il cuore si fa satinato ma elastico, coniuga versi con accordi floreali, abita i vuoti dell’esistenza e i ricordi mai sopiti con dolce nostalgia: “[…] inattesa nostalgia nel rimembrare” [...] “seguendo ogni giorno/le rotte del cuore”.
La scrupolosa cura e diligenza nel comunicare un mondo che va oltre quanto è visibile con i soli occhi concede alla poetessa di trasportare sentimenti ed emozioni in immagini, come tanti minuscoli fili che ci tengono uniti gli uni agli altri, in primo luogo con quanti conosciamo e ci conoscono, e poi, tramite loro, di passaggio in passaggio, con chi  per noi è lontano, addirittura ignoto, nella rete che tutti ci accoglie, e che si chiama umanità, attraverso il tempo, dal passato a oggi fino al futuro che non conosciamo ancora. Cosa rappresenta in effetti il futuro per lei? La poetessa se lo chiede continuamente e, semplicemente, lo sintetizza nelle “Radici del dopo” e in quel “traverso sopòre […] subdolo e gelido vento di follia […]” È come se il suo armonioso lirismo ci stia suggerendo che il prisma dell’arte poetica sia il coefficiente necessario per un’altra vita, di aspirazioni, di miraggi, di speranze; lascia intravedere una liberazione dalle catene fisiche, una catarsi delle poche labili certezze dell’oggi,  che fuori della poesia sfuggono o almeno potrebbero sfuggire.
Le sue parole sono capaci di metabolizzare le esperienze della vita con grande forza d’animo, illuminate dalla magica luce del suo mondo poetico e nei versi ritroviamo quel senso innocente che riesce ancora a meravigliarsi di fronte agli elementi della natura che ci passano accanto e che troppo spesso rimangono immobili, senza alcuna voce. Quella di Therry Ferrari è una poetica di atmosfere, dove l’essere si fonde con il tutto.
Oggetti quasi banali, sapientemente incastonati in scenografie, stimolano l’istinto nella ricerca della propria profondità, spalancano visioni. Dietro le suggestive similitudini e metafore d’ incantevoli stanze liriche, assistiamo a uno stato contemplativo, a un’esplorazione di se stessi. Il canto di una natura incarnata e in movimento riavvolge la moviola dell’infanzia e allo stesso tempo interroga il mondo di oggi, che necessita di esser preso per mano per riuscire a oltrepassare le barriere temporali dell’esistenza. Il linguaggio è a tratti denso e sinuoso come un racconto e si alza verso un iter poetico che deve condurre alla palingenesi totale e alla liberazione definitiva; la vicenda umana, fatta di conflitti, di incomprensioni, di solitudini, si placa alla vista al di là della porta di casa, della vitalità accesa, vorticosa, giocosa della natura.
Nella poetessa Therry Ferrari convivono tante creature, lei stessa si fa portavoce di tutto ciò che sopravvive libero, selvatico, dignitoso, semplice, nel mondo oppresso e soffocato dallo “spirito” dell’uomo.







24 set 2014

1° Premio di Letteratura "Ponte Vecchio"

Partecipate numerosi!!!!









Premio di Letteratura Ponte Vecchio 

-ideato da Marzia Carocci e Lorenzo Spurio-

Bando di partecipazione

1. L’Associazione Culturale Poetikanten in unione con la rivista di letteratura “Euterpe” e Deliri Progressivi organizza il 1° Concorso Nazionale di Letteratura “Ponte Vecchio”. 

2. Il concorso è articolato in due sezioni a tema libero (poesia e racconto) e una a tema imposto (articolo/saggio):
a) Poesia in lingua italiano o in dialetto (accompagnata da relativo testo tradotto in italiano)
b) Racconto breve in italiano o in dialetto (accompagnato da relativo testo tradotto in italiano)
c) Articolo / Saggio breve in italiano su un autore/opera contemporaneo/a della letteratura italiana o straniera (Si considera contemporaneo in questo senso a partire dai primi del ‘900 ad oggi).

3. I testi presentati al concorso potranno essere inediti o editi, ma non dovranno aver ottenuto un riconoscimento in un precedente concorso letterario.

4. Per la sezione poesia, si potrà partecipare con un massimo di 3 poesie, rigorosamente non superiori ai 30 versi ciascuna. 
Per la sezione narrativa si potrà partecipare con 1 solo racconto che rientri nella lunghezza massima di 4 cartelle (1800 battute spazi inclusi a cartella).
Per la sezione articolo/saggio breve si potrà partecipare con 1 solo testo che rientri nella lunghezza massima di 4 cartelle (1800 battute spazi inclusi a cartella).

5. Quale tassa di partecipazione è richiesto il pagamento di una tassa di 10€. E’ possibile partecipare a più sezioni corrispondendo per ciascuna sezione la relativa quota di partecipazione.

6. Per la corretta partecipazione, è richiesto di inviare entro e non oltre il 30 novembre 2014 solo in forma digitale (in formato Word o Pdf) all’indirizzo internet premiopontevecchio@gmail.com i propri testi corredati della scheda di partecipazione compilata in ogni sua parte e la ricevuta del pagamento effettuato.

7. Il pagamento potrà avvenire con una delle seguenti modalità:
Bollettino postale: CC n° 001014268401 
INTESTAZIONE: Iuri Lombardi - CAUSALE: 1° Premio di Letteratura “Ponte Vecchio” 
Bonifico bancario: IBAN: IT33A076010280000101426840
INTESTAZIONE: Iuri Lombardi – CAUSALE: 1° Premio di Letteratura “Ponte Vecchio” 
La ricevuta del pagamento dovrà essere inviata insieme ai propri testi e al modulo di partecipazione.

8. Non verranno accettate opere che presentino elementi razzisti, denigratori, pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo.

9. La Commissione di giuria è composta da poeti, scrittori, critici ed esponenti del panorama culturale e letterario:
Sez. Poesia: Sandra Carresi, Annamaria Pecoraro, Grazia Finocchiaro, Cristina Biolcati, Michela Zanarella.
Sez. Racconto: Luisa Bolleri, Susanna Polimanti, Iuri Lombardi, Martino Ciano, Giuseppe Bonaccorso.
Sez. Articolo/Saggio: Jacopo Chiostri, Rita Barbieri, Francesco Martillotto, Fabio Fratini.

10. Verranno premiati i primi tre poeti vincitori per ciascuna sezione. Il Premio consisterà in:
Primo premio: targa o coppa, diploma con motivazione della giuria e 100€.
Secondo premio: targa o coppa, diploma con motivazione della giuria e libri.
Terzo premio: targa o coppa, diploma con motivazione della giuria.
La Giuria si riserva di non assegnare i tre premi consecutivi per le sezioni che non avranno avuto una soddisfacente partecipazione quantitativa.
La Giuria inoltre procederà a nominare dei selezionati e dei menzionati speciali per la buona qualità delle loro opere ed ulteriori premi potranno essere attribuiti a discrezione del giudizio della Giuria. 

11. I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, la targa/coppa e il diploma potranno essere spediti a casa dietro pagamento delle spese di spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dagli enti organizzatori per future edizioni del Premio. 

12. Tutti i testi dei vincitori, dei selezionati e dei menzionati a vario titolo saranno pubblicati nel volume antologico che sarà presentato nel corso della premiazione.

13. La cerimonia di premiazione si terrà a Firenze in un fine settimana di Marzo 2015. A tutti i partecipanti verranno fornite con ampio preavviso tutte le indicazioni circa la premiazione.

14. Parte dei proventi derivanti dalla vendita dell’antologia del premio saranno destinati a finanziare la ricerca scientifica e verranno donati alla Fondazione dell’Ospedale Meyer di Firenze. 

15. La partecipazione al concorso implica l’accettazione di tutti gli articoli che compongono il bando. Il partecipante acconsente all’autorizzazione al trattamento dei dati personali; si garantisce che questi saranno utilizzati esclusivamente ai fini del concorso e nell’ambito delle iniziative promosse dalla Associazione Poetikanten per la legge 675 del 31/12/96 e D.L. 196/03

MARZIA CAROCCI LORENZO SPURIO
Presidente del Premio Presidente di Giuria

1° PREMIO DI LETTERATURA “PONTE VECCHIO” 

Scheda di 
Partecipazione 




La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso. Alla scheda va, inoltre, allegata l’attestazione del pagamento della relativa tassa di lettura e il tutto va inviato a premiopontevecchio@gmail.com entro e non oltre il 30-11-2014.


Nome/Cognome ____________________________
Nato/a ________________ il _________________ 

Residente in via_______________Città_________

Cap ___ Provincia __________Stato___________ 

Tel. _______________Cell._________________

E-mail _________Sito internet: _____________

Partecipo alla sezione: 
□ A –Poesia 
□ B – Racconto breve
□ C – Articolo / Saggio breve

con il/i testo/i dal titolo/i_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Firma________________ Data _________________


□ Acconsento al trattamento dei dati personali qui riportati in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D. Lgs. 196/03) e solo relativamente allo scopo del Concorso in oggetto. 

□ Dichiaro che il/i testi che presento è/sono frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo. 


Firma_________________ Data ______________
POST

10 lug 2014

Recensione del libro "Temistocle Calzecchi tra Scienza e Poesia" di Marco Rotunno

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
Ulisse - Canto XXVI dellInferno




Temistocle Calzecchi tra Scienza e Poesia (AndreaLivi Editore) è lultimo saggio tecnico-umanistico dello scrittore Marco Rotunno, ingegnere e uomo di profonda cultura, già ampiamente noto per i suoi tanti lavori letterari che, di pubblicazione in pubblicazione, hanno arricchito il nostro patrimonio linguistico-culturale sia locale che nazionale.
Ciò che innesca linteresse dellautore, al di là di uninnata attitudine alla cultura in generale, è il recente ritrovamento di un documento riguardante una conferenza dal titolo Tra scienza e poesia, svoltasi il 5 aprile 1906 a Milano presso il Pio Istituto pei Figli della Provvidenza e tenuta da Temistocle Calzecchi Onesti, fisico nonché inventore del coesore: un rilevatore di onde elettromagnetiche e tradotto nellinglese coherer da Sir Oliver Joseph Lodge.
A un primo approccio con il testo, ecco venirci incontro un genere di narrativa che al lettore potrebbe risultare rivoluzionaria o addirittura sconcertante; al contrario, lautore ci presenta una sorta di manifesto di notevole spessore culturale, laddove, con impegno e competenza particolari, affronta il tema delle due culture. Quale abitatore/abitante di quegli spazi di passione, studio e ricerca tra la cultura tecnico-scientifica e artistico-letteraria, Marco Rotunno cillustra ciceronicamente leffettivo parallelismo tra le due realtà e delinea con sottile maestria, concetti che riassumono scienza e arte letteraria nella sua forma poetica.

Lesposizione narrativa si apre con un episodio adolescenziale dellautore stesso; si affacciano alla sua memoria momenti di confronto ad evocare dialettiche su temi specifici. Sin dal primo capitolo scopriamo il fascino proprio dello stile narrativo di Rotunno. Egli infatti, si sofferma con descrizione minuziosa sullimmagine e lutilizzo di un utensile conosciuto da tutti, la forchetta: Leleganza della forchetta evocava i concetti universali di forma e funzione, che sono alla base della conoscenza del mondo, della scienza, della manualità e della tecnologia che ne consegue, dunque della qualità della vita.
Dal rapporto costante con loggetto, lautore ne trae il curioso significato della comunicazione di un qualcosa che rinvia a qualcosaltro, tra scienza dello spirito, scienza della natura e origine delloggetto in questione.
In tale descrizione che ritengo illuminante, possiamo già percepire lavvicinamento e quasi il sovrapporsi della scienza con larte poetica. Il genio scopre la verità per intuito, la controlla e lapprofondisce; il poeta la contempla con gli occhi di un fanciullo. Quale esempio migliore per affiancare uninvenzione meccanica al linguaggio figurato, ingrediente fondamentale di ogni genere di arte poetica.

Attraverso la sua scrittura chiara e sobria, estremamente fluida e costellata di riferimenti bibliografici nonché citazioni, soprattutto nella seconda parte del testo, lo scrittore dona all’esposizione fedele di ogni cenno storico vere e proprie norme stilistiche. Marco Rotunno affabula il lettore e percorre le esperienze di eminenti personalità della scienza quali Remigio Del Grosso (astronomo, insegnante e poeta) e l’Abate Don Antonio Stoppani (geologo, paleontologo e patriota italiano). In particolare di quest’ultimo ci permette di apprendere un riferimento storico che non tutti conoscono. L’Abate Stoppani, oltre a essere un noto studioso contribuì, con il suo volto impresso sull’etichetta, a rendere noto in Italia e nel mondo intero il Bel Paese, prodotto caseario dell’industria Galbani nonché tra i primi formaggi d’eccellenza italiana.
Il libro di Rotunno è sicuramente una carrellata sul mondo dellinfinito, ricchissimo di spunti tanto per uno scienziato quanto per un umanista, poiché la vera scienza è una sublime forma darte, dove creazione ed esplorazione delluniverso divengono poesia e diretta espressione dellimmaginazione di ognuno. Poche pagine per unopera ricolma di passione, un excursus di figure della nostra storia che ci avvia anche verso un recupero completo delle memorie scolastiche, affrontato con estrema leggerezza senza alcuna retorica, una traduzione letteraria dinventiva, intuizione e vera arte letteraria.
Temistocle Calzecchi tra Scienza e Poesia è unopera che consente al lettore profano di ottenere in meno parole possibili un discreto numero di conoscenze partendo da zero o quasi. Per chi ha frequentato gli studi classici sarà interessante ricordare come nel mondo antico scienza, filosofia e quindi letteratura, fossero tutt'uno; a tale proposito dovremmo riflettere sulla pregiudizievole discriminazione delle materie scientifiche e leccessiva considerazione delle materie letterarie considerate quale unica cultura possibile.
Troppo spesso la conoscenza delluomo, del suo pensiero, della sua attività spirituale e del suo comportamento si basano su credenze e valori che fanno subire alla nostra intelligenza un indebolimento, consegnandola inerme a ogni genere di inganni e di errori. La cultura tecnico-scientifica da sempre è stata notoriamente ghettizzata e diffusamente ignorata, ecco perché lo scrittore auspica un avvento definitivo di una cultura unica che contempla lintero universo: La realtà è sempre lì, davanti ai nostri occhi, ma non la vediamo, è invisibile, perché siamo stati addestrati a non vederla; siamo assuefatti ad accettare la nostra incapacità di cambiare le cose. Invece è proprio a partire da noi stessi che dobbiamo ripartire per creare un nuovo ordine culturale e sociale. Non più dunque netta separazione tra le due realtà bensì un connubio armonioso dintenti, a beneficio di un più ampio progresso socio-culturale. Manca forse la vera conoscenza, qui risiede il vero cruccio della nostra società, che sia scientifica, tecnica o letteraria. Lo scrittore insiste sulla necessità di un metodo anche didattico che possa attenersi alla logica ma anche alla creatività dellintuizione; la trasmissione per memoria di ciò che siamo prima ancora di quanto facciamo. Scienza e poesia entrambe necessitano di fantasia costruttiva e, come una sorta distinto esistenziale, dovrebbero procedere unite ed entrambe raccolte nellintelligenza e nellanima.
La nostra misura di presenza nel mondo sono bellezza e creatività, caratteristiche che appartengono allessere, pertanto a una stessa inscindibile cultura.
Temistocle Calzecchi concludeva la sua conferenza con queste parole:
Scienza e poesia, queste due creature immortali, sono esse destinate a rimanere sempre disgiunte, gelose, nemiche anche o, comprendendo finalmente essere già maturo il momento della loro unione, persuase quanto questa unione sarebbe bella e feconda, procureranno di conoscersi meglio, apprezzarsi ed associarsi per lavorare insieme ad opere nuove d’una grandezza e di una bellezza incomparabili?”. 
Credo che per Marco Rotunno il testo del documento ritrovato della conferenza di Calzecchi rappresenti solo uno stimolo a continuare il suo cammino d’ingegnere e letterato in un tutt’uno con l’universo, in cui ogni parte riflette la totalità e la bellezza di una cultura unica, senza più alcuna diversità.
L’opera nasce per abbattere il muro del pregiudizio che tuttora divide il mondo scientifico dal mondo letterario poiché, soltanto la comprensione può portare all’essere.


SUSANNA POLIMANTI
Cupra Marittima 10.07.2014



12 lug 2012

Associazione GueCi- Vetrina degli Autori-Soci

Con immenso piacere  ho aderito all'iscrizione presso l'Associazione Culturale GueCi, fondata e condotta dalla scrittrice Anna Laura Cittadino, donna e amica di alto spessore spirituale, emotivo e culturale.


http://www.gueciass.altervista.org/vetrina-autori-soci.htmlSusanna