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16 giu 2024

La raffinata poíesis della silloge " E siamo bacio entrambi" di Elisabetta Biondi della Sdriscia

 


E siamo bacio entrambi, pubblicata dalla casa editrice romana Pagine nel 2021, è la realizzazione di un ampio e impegnativo corpus poetico della talentuosa Elisabetta Biondi della Sdriscia, suddiviso in ben otto sezioni, di cui ognuna è di per sé un’opera compiuta quale frutto di un lungo e differente percorso creativo-evolutivo.

In primis si evince la maestria raffinata dell’umanista e la predilezione per i testi più significativi della tradizione poetica classica nonché, procedendo a un’attenta analisi testuale, scopriamo di essere in presenza di una vera poíesis. Una vena lirica che trasuda calore e passione, ora tenera e melodica, ora afflitta e nostalgica, ora amara, delusa e pungente, è testimonianza di una ricca, affascinante soggettività, di etica e morale solide, primo fondamentale alimento di un componimento poetico. Le tematiche sono in relazione l’una con l’altra nella profonda interiorità della poetessa, la sua creatività va dai toni della poesia epica-mitologica, ai canti d’amore, dalla lirica di contenuto civile a canti pregni di emozione e religiosità, dalla poesia intimista alla nostalgica-romantica. La Nostra utilizza e affida sottili emozioni al brivido del bacio, simbolo dell’unione e del mutuo accordo e che, fin dall’antichità, ha assunto un significato spirituale. Di fatto, il bacio non è unicamente simbolo d’amore e di passione, è anche accordo dello spirito con lo spirito e tramite la bocca, organo corporeo del bacio, è fonte di respiro. Come è pure con la bocca che si danno i baci d’amore, congiungendo inseparabilmente soffio a soffio. Il simbolo del bacio lascia il segno del suo passaggio soprattutto nella lirica-simbolica “Amore e psiche: E siamo bacio entrambi” in parte, anche titolo della raccolta […] Ho mietuto con te gli ultimi/baci della notte [,] con l’ardore/di chi sa che svaniranno nell’alba. La sua poesia è personificazione benefica e rigenerante di un vissuto particolarmente complicato e toccante, erompe da quella pesante “scorza” di fasi alienanti intensamente sofferte, restituisce un animo temprato   Ci sono istanti in cui la sofferenza/trova in poesia ala di gabbiano/e stilla in poche gocce condensate/l’orrore del dolore d’ore e ore. Il momento performativo sconfigge l’oblio, riscrive il tempo dell’ispirazione, rendendolo infinito e immortale proprio come nel canto di Orfeo, il cui mito di cantore solitario, nei diversi aspetti ma soprattutto sotto quello dell’amante desolato, ha sempre esercitato un grande fascino su artisti e poeti Era il tempo passato [,] /era il futuro [,] /tutti gli istanti/ di un eterno presente…

Le ripercussioni psicologiche di muti tormenti, la sensazione di essere sottoposti a un eccesso di pressione e di aspettativa Il tempo ci ha mutato e separato [,] / il tempo mi ha insegnato a ricordare/senza più pena [:] non sono come tu/speravi [,] non ci sono riuscita o al contrario di essere fortemente trascurati (e non mi hai amata) […] una vita che ha lasciato cicatrici/che tento invano di cancellare, generano fame affettiva che non viene mai saziata. Nell’alternarsi di passato e presente, ogni verso è un frammento di vita che si lega con immediatezza e profondo pathos a quei temi di un’intima e filosofica meditazione, sempre e comunque legata alle sue radici: luoghi, affetti familiari e amicali.  Livorno [,] ombra di gioventù [,] /scrigno prezioso di affetti/ormai lontani [,] questa pioggia/ di stelle in quest’agosto/ti illumina di sogni mai svaniti. Non mancano dediche strettamente personali, come quella per un bimbo “Non nato” Ma sei stato amato/d’amore infinito/nel solo tuo/essere possibilità o liriche dedicate a vittime di incidenti violenti.

Attraverso il verso, la sua intuizione creatrice conferisce vita e verità in rivisitazione moderna, alle passioni contagiose di personaggi mitologici e tragici, coinvolge le capacità del genere umano di interpretare e vivere il mondo; il sentimento amoroso si fa amore cosmico da ricevere e restituire, lontano da qualunque violenza o sopruso. I crimini della storia pesano nell’animo, urlano il ricordo e reclamano compassione e rispetto. La figura di Penelope rappresenta l’immagine più che dell’amore, della fedeltà alla parola data Contando le mie rughe ora saprai/ gli anni trascorsi nell’attesa di te [:] / oh il desiderio insaziato di averti vicino! […] mentre traspare una profonda solidarietà con ogni anima ferita e violata nel canto di Medea, controverso personaggio di donna abbandonata, lacerata dal più potente conflitto delle passioni, nella sua vendetta da mostruosa e violenta diviene figura umana e tenera   Ho gridato sotto i tuoi baci [,] / ho tremato alle tue carezze/ e tu non hai esitato a colpirmi/nuda e vulnerabile […].

Commoventi e struggenti i versi dedicati alla fedele cagnetta Vichy che non c’è più, il dolore per la perdita si tramuta in speranza di un dolce ‘altrove’ anche per lei Io non so se nel cielo tu corra/nei prati e se prato nei cieli vi sia [,] /so che hai corso per anni al mio fianco/rendendo più lieve il fardello.

Nella poetica di Elisabetta Biondi della Sdriscia colpisce soprattutto la brillante abilità nell’amalgamare un lessico amabilmente letterario con un lessico più tecnico, in particolare con riferimento a diversi enjambements contenuti nei testi e alle molte simbologie, che conferiscono funzioni strutturali importanti e rendono la poesia nobile e semplice a un tempo.

I contesti sono espressi con candore e perizia in una forma e uno stile classici; in alcune liriche si percepisce anche vicinanza alla poesia elegiaca, nell’analisi di se stessa e nella descrizione dei suoi sentimenti e sogni. Inoltre e personalmente, ritengo sia presente un tono di fondo che rievoca gli autori tedeschi del Lied, marcato è infatti il lamento struggente poetico-musicale del cantore e della dicotomia tra amore e odio, seduzione e inganno. Elevato è il valore connotativo, rivolto a garantire una maggiore comprensibilità del verso.

E siamo bacio entrambi è sicuramente una silloge di grande eccellenza, per la forza dei testi, per la ricca trama di generi, per la squisita delicatezza nell’affrontare tematiche complesse e soprattutto, per l’attualità di una riproposizione in versi di alcune fonti di letteratura greca, tra gli elementi essenziali di gran parte della nostra cultura occidentale.