7 set 2015

Verbale di Giuria del IV Premio Nazionale di Poesia "L'arte in versi"




IV Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”
Verbale di Giuria



Il Presidente del Premio e il Presidente di Giuria della IV edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” riunitisi in data 5 Settembre 2015, dopo lunga analisi e discussione sui dati raccolti della Commissione di Giuria inerenti alle 749 poesie in lingua italiana e 90 poesie in dialetto pervenute, stilano il seguente verbale.
La Commissione di Giuria, il cui giudizio è ultimo e definitivo, era composta da Susanna Polimanti (Presidente), Lorenzo Spurio, Elvio Angeletti, Iuri Lombardi, Lella De Marchi, Marzia Carocci, Martino Ciano, Emanuele Marcuccio, Salvuccio Barravecchia, Annamaria Pecoraro, Iuri Lombardi, Valentina Meloni e Giuseppe Guidolin.

SEZIONE A - POESIA IN LINGUA ITALIANA
Vincitori Assoluti

1° Premio – ALDO TEI (Latina) con la poesia “Il grido della libertà”
2° Premio – ROBERTO RAGAZZI (Trecenta – RO) con la poesia “Pensiero della sera”
3° Premio – MAURIZIO BACCONI (Roma) con la poesia “Dentro una raccolta di poesie”
Menzioni d’Onore

CATERINA CARLOTTI (Ragusa) con la poesia “Raccontami una volta ancora”
SERGIO D’ANGELO (Chiaramonte Gulfi – RG) con la poesia “Cemento e carta (Epilessia)”
FRANCA DONÀ (Cigliano – VC) con la poesia “Un’estate da vivere”
ALBA GNAZI (Cerveteri – RM) con la poesia “Fadwa”
CLAUDIA MAGNASCO (Sassari) con la poesia “A conti fatti”
GIOVANNI MARIOTTI (Chiaravalle – AN) con la poesia “La dinamica dell’essere”
STEFANIA PELLEGRINI (Nus – AO) con la poesia “Ditemi!”
MARCO PICCIONI (Cerveteri – RM) con la poesia “Cinqueterre (Memorie di una scogliera)”
MASSIMILIANO PRICOCO (Augusta – SR) con la poesia “Sotto il cielo d’arancio”
FELICE SERINO (Torino) con la poesia “Voli a solcare l'indaco"

Segnalati dalla Giuria

NERINA ARDIZZONI (Renazzo – FE) con la poesia “Canto di una bambina affetta da autismo”
LUCIA BONANNI (S. Piero a Sieve/Scarperia – FI) con la poesia “Fermare il tempo”
PAOLA CARMIGNANI (Altopascio – LU) con la poesia “Lucciole di stelle”
ASSUNTA DE MAGLIE (Cingoli – MC) con la poesia “Sei il mio rifugio”
ANGELA DIPASQUALE (Chiaramonte Gulfi – RG) con la poesia “Imbrunire”
THERRY FERRARI (Castellarano – RE) con la poesia “Filastrocca malatina”
DANIELA FERRARO (Locri – RC) con la poesia “Ferruzzano superiore”
NADIA ENRICA MARIA GHIDETTI (Fabriano – AN) con la poesia “Notte di San Lorenzo”
MARZIA LORETELLI (Monte Porzio Catone – RM) con la poesia “Per un abbraccio”
MANUELA MAGI (Tolentino – MC) con la poesia “Il lento scivolare”
ELISABETTA MATTIOLI (Pianoro – BO) con la poesia “Percepire”
LAURA PUGLIA (Parma) con la poesia “La cariatide”
ANNA SANTARELLI (Rieti) con la poesia “Quei volti di papavero”
ANNA SERIO (Napoli) con la poesia “Pensiero fossile”
COSTANTINO TURCHI (Civitanova Marche – MC) con la poesia “L’edera”
VERUSKA VERTUANI (Aprilia – LT) con la poesia “La casa intorno al vaso”

SEZIONE B - POESIA IN DIALETTO
Vincitori Assoluti

1° Premio Assoluto – GAETANO CATALANI (Ardore – RC) con la poesia “Piccirigliu meu”
2° Premio Assoluto – ANNA MARIA RAGNI (Osimo – AN) con la poesia “L’onda del Conero”
3° Premio Assoluto – MASSIMO VICO (Ancona) con la poesia “Legna da àrde”

Menzioni d’Onore

GRAZIA GODIO (Segrate – MI) con la poesia “Autin”
LENA MALTEMPI (Falconara M.ma – AN) con la poesia “L’sapore de’ contadino”
FIORINA PIERGIGLI (Senigallia – AN) con la poesia “La legge sua”
FRANCO PONSEGGI (Bagnacavallo – RA) con la poesia “U j’è”
ANDREINA SOLARI (Leivi – GE) con la poesia “Una famiggia”

Segnalati dalla Giuria

CESARINA CASTIGNANI PIAZZA (Monte S. Vito – AN) con la poesia “La puesia”
GABRIELE DI GIORGIO (Città S. Angelo – PE) con la poesia “Stùpida lùne!”
DANIELA GREGORINI (Ponte Sasso di Fano – PU) con la poesia “L’odor del mar”
FRANCESCO FERRANTE (Terrasini – PA) con la poesia “Innu”
LEDA MARAZZOTTI MARINI (Ancona) con la poesia “La pupa del birocio”
AMILCARE MIONE (Olgiate Comasco – CO) con la poesia “Guladik”
NATALE PORRITIELLO (Sant’Agata dei Goti – BN) con la poesia “Napule tu si’”
ROBERTO RICCI (Fano – PU) con la poesia “Do vechiarin”
CLAUDIO SPERA (Urbino) con la poesia “Tramonti”
ALESSANDRO ZAPPALÀ (San Gregorio di Catania – CT) con la poesia “L’amuri”

PREMI SPECIALI
Premio Speciale del Presidente di Giuria

FRANCO PATONICO (Senigallia – AN) con la poesia “Quando si è persa l’anima”
Targa Universum Academy Switzerland
ANDREA PERGOLINI (Fossombrone – PU) con la poesia “Ritorneranno a fiorire i tulipani”

Trofeo “Euterpe”

GABRIELE GALDELLI (Castelbellino – AN) con la poesia “Prologo, nonché epilogo”

Premio alla Carriera Poetica
MARISA PROVENZANO (Catanzaro)

Premio alla Memoria
BRUNO EPIFANI (Lecce)

CONSISTENZA DEI PREMI
Come indicato dal bando di partecipazione i premi (di entrambe le sezioni) consisteranno in:
1° Premio Assoluto: Targa, diploma, pubblicazione in antologia con motivazione e 200 €
2° Premio Assoluto: Targa, diploma, pubblicazione in antologia con motivazione e 100 €
3° Premio Assoluto: Targa, diploma, pubblicazione in antologia con motivazione e libri
Menzione d’Onore: Coppa, diploma, pubblicazione in antologia
Segnalati dalla Giuria: Attestato, pubblicazione in antologia
Targa Universum Academy Switzerland: Targa in oro 24k offerta dalla Universum Academy Switzerland, diploma, pubblicazione in antologia con motivazione
Trofeo “Euterpe”: Targa vitrea, diploma, pubblicazione in antologia con motivazione
Premio alla Carriera Poetica: Targa, diploma, pubblicazione in antologia di una scelta di testi con motivazione e 200 €
Premio alla Memoria: Targa, diploma, pubblicazione in antologia di una scelta di testi con motivazione
INFORMAZIONI SULLA PREMIAZIONE
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 14 novembre 2015 a JESI (AN) presso il Palazzo dei Convegni sito in Corso Matteotti 19 (Centro storico della città) a partire dalle ore 17:30.
Tutti i premiati, a vario titolo, sono invitati a presenziare alla premiazione dove daranno lettura alle proprie poesie.
Come da bando di concorso, si ricorda che i premi in denaro verranno consegnati solo in presenza del vincitore. Nel caso gli stessi non vengano ritirati, l’organizzazione si riserverà di adoperare le relative quote non consegnate per future edizioni del premio.
Tutti gli altri premi (con eccezione della Targa Universum Academy Switzerland che va ritirata dal vincitore) nel caso della mancanza del legittimo vincitore potranno essere ritirati da un delegato in possesso di delega scritta alla C.A. del Presidente del Premio e a lui consegnata prima dell’inizio della cerimonia o potranno essere inviati per posta raccomandata a domicilio, previo pagamento delle relative spese di spedizione comunicate a mezzo mail.
ANTOLOGIA DEL PREMIO
Tutti i vincitori sono pregati di inviare la loro nota biografica in Word, corpo 12, massimo 7 righe all’indirizzo arteinversi@gmail.com entro e non oltre il 10 ottobre 2015 che verrà pubblicata nell’antologia del Premio assieme al proprio componimento.
L’opera antologica, pubblicata da PoetiKanten Edizioni e dotata di regolare codice ISBN, sarà disponibile alla vendita il giorno della Premiazione e a partire da quella data in vendita online sulle maggiori vetrine di libri (Ibs, Deastore, Libreria Universitaria,…). Il ricavato della vendita della stessa, detratto il costo di stampa, verrà donato alla Fondazione Salesi Onlus di Ancona (www.fondazioneospedalesalesi.it) che si occupa di problematiche relative al bambino ospedalizzato e verrà data comunicazione del versamento a tutti i partecipanti a mezzo mail.
Si richiede la conferma di presenza alla cerimonia di premiazione o, diversamente, comunicazione dell’impossibilità ad intervenire entro il 5 novembre 2015 da effettuarsi a mezzo mail a arteinversi@gmail.com al Presidente del Premio.


LORENZO SPURIO                                     Susanna Polimanti
Presidente del Premio                                Presidente di Giuria  


Porto San Giorgio (FM), lì 5 Settembre 2015

19 ago 2015

" Il Marchese... SCOMODO" di Fabiano Del Papa

Da un uomo e un politico dell’800 una preziosa “imbeccata” di alto valore culturale e sociale.






Il Marchese “SCOMODOè l’ultima fatica letteraria dello scrittore e giornalista Fabiano Del Papa (ZEFIRO Edizioni- giugno 2015), una biografia di genere memorialistico e storiografica di tipo moderno che ritrae la figura di un noto personaggio fermano dell’800: il Marchese Giuseppe Ignazio Trevisani.  
Senza alcuna incertezza è il caso di affermare che l’autore sia stato ispirato nello scrivere un’opera utile a chi la intenda, con misterioso entusiasmo interiore e con efficacia espressiva, quale doveroso sentimento di riconoscenza che bene ha meritato chi, per oltre un quarantennio ha utilizzato le sue brillanti quanto complesse qualità, unicamente con benevolenza verso il prossimo. Attraverso la ricostruzione di un contesto storico in cui s’inserisce la vicenda umana di un aristocratico di fervido ingegno “[…] un cuore grande come una casa” e “Dotato di un senso di umanità particolare”, Del Papa accarezza quel sogno di pace e di onestà che si tramuta in toni nostalgici per una suprema potenza morale contrapposta a un sentimento di estraneità e di non appartenenza a quell’immagine disastrata che, al contrario, mostra l’uomo di oggi verso il suo Paese. La vita del marchese Trevisani e il suo intrecciarsi di eventi storici che riguardano non solo una storia privata e della sua città bensì una memoria collettiva, costituiscono per il lettore un indicatore di cammino e di comportamento, un vero e proprio monito, effuso di una particolare attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone ogni contraddizione e mancata genuinità di principi […] “Giuseppe Ignazio voleva un’Italia libera e non calpesta. Ed ebbe la fortuna di vederla così. Se improvvisamente resuscitasse e vedesse com’è ridotta oggi, il nostro marchese, per quanto forte di carattere e virile nel contegno, scoppierebbe a piangere disperato”.
La narrazione veritiera con citazioni di date, luoghi e documenti originali, rende ogni questione affrontata e le posizioni assunte una reale esigenza dell’autore di avvicinarsi alla dimensione intima e privata di un uomo di alto prestigio, eticamente affidabile, che ha lottato per l’unità d’Italia e si è reso portavoce della fascia più debole della società, mettendo a disposizione persino il suo stesso patrimonio durante i suoi mandati di Sindaco della città di Fermo. L’autentica rievocazione delle varie esperienze, tra ideali, correttezza morale e umanità, vengono qui descritte e illustrate con lo stile di chi si affida a un linguaggio concreto, a un lessico colloquiale, molto diretto, quasi confidenziale nei riguardi del lettore e infine di puro affetto ed estremo rispetto per “una figura non comune”. Una biografia di un personalità così controversa e per certi aspetti persino sfuggente, è stata sicuramente un’impresa difficile ma che ha condotto a ottimi risultati di un testo piacevolissimo, appassionato e coinvolgente; una trasposizione narrativa che stilla inevitabilmente ammirazione e approvazione.  È vero che il Marchese Giuseppe Ignazio Trevisani era un fermano ma la testimonianza di un cittadino illustre e soprattutto “Italiano”, che ha saputo vivere con profonda convinzione e rigore personale i valori in cui credeva, non può che suscitare orgoglio e fierezza in chiunque abbia a cuore il destino della propria città, della sua regione e dell’intera nazione.
La sottile e sagace capacità dell’autore nel cogliere l’essenza di vita e gli ideali di patriottismo di un uomo d’altri tempi comporta necessariamente la riflessione su differenze di spirito e volontà verso un bene comune; un puro caso che il protagonista sia stato un uomo di alto rango […] “Poteva capitare con un orologiaio, un medico o un contadino. È capitato con un aristocratico”. Ogni vicenda umana e storica viene evocata e sottolineata a chiare lettere, poiché legata a doppio filo alla stretta attualità, s’identifica con una spontanea reazione viscerale di fronte a una situazione socio-politica non più sostenibile. Nasce spontaneo il desiderio, se mai ne avessimo il potere, di far rinascere un simile temperamento “dall’esistenza mirabile, nobile e avventurosa”. È come se il marchese in persona si aggirasse tra le pagine di questo breve e prezioso testo, quasi a dettare un suo preciso identikit psico-comportamentale e tra le righe, lanciasse il suo sguardo scrutatore e disapprovante verso azioni contrastanti del benessere di un popolo. Sicuramente ai nostri giorni qualunque amministratore della “cosa pubblica” si sentirebbe infastidito dalla presenza di un tale personaggio!
Il messaggio è più che evidente: onestà, correttezza, rispetto, umanità, soprattutto etica e morale fanno di un qualunque uomo, che sia benestante o indigente, un valido esempio da seguire. Persino una personalità dell’800 potrebbe veicolare delle piccole verità, seminare dubbi e smascherare ipocrisie, attaccando pregiudizi e mettendo in discussioni le convinzioni.




SUSANNA POLIMANTI


Cupra Marittima, 19.08.2015

14 mag 2015

Premio Internazionale di poesia "Memorial Guerino Cittadino" IV Edizione





Premio Internazionale di Poesia

     “ Memorial  Guerino Cittadino”
IV edizione
(Medaglia del Presidente della Repubblica)

con il patrocinio del Comune di Rende e dell’Universum Academy Switzerland  e con l’adesione del M°  Orafo Michele Lo Bianco

In fase d’Istruttoria la richiesta di Patrocinio del Senato  e Camera dei Deputati.


 


Regolamento:

Art. 1
– Il concorso letterario è aperto a tutti gli autori italiani e stranieri senza limiti di età, e si articola in 3 sezioni;

Sez. APoesia inedita in lingua italiana a tema libero.
Sez. BPoesia inedita in vernacolo a tema libero.
Sez. C –  Poesia inedita a tema:I valori autentici della vita

Art. 2Ogni autore può inviare una  (1) solo poesia inedita e mai premiata ai primi tre posti in altri concorsi  Le poesie saranno preferibilmente non eccedenti 45 versi E’ vietato pubblicare o parlare dell'opera in concorso sui social network (facebook, twitter, ecc) pena l’esclusione.
 Si può partecipare a tutte e tre le sezioni. Le opere dovranno essere battute a macchina o compilate al computer. Le poesie dialettali devono essere accompagnate dalla traduzione italiana, a fronte al testo, nel retro, in calce o con foglio aggiuntivo.

Art. 3 – I testi dovranno essere inviati in numero di 5 copie anonime,  solo su una copia  vanno riportati i dati dell’Autore: nome, cognome, indirizzo, telefono fisso, cellulare, indirizzo e-mail (per chi ne è in possesso)  e  la dichiarazione dell’Autore dove si  attesta che le composizioni sono inedite e di propria creatività.
.

Art.  4 – I partecipanti devono far pervenire le proprie opere, insieme alla copia della ricevuta del versamento effettuato,  tramite posta prioritaria (non si accettano raccomandate) al seguente indirizzo: Associazione Culturale GueCi – c/o Anna Laura Cittadino C/da Macchialonga, 26-87036 Rende (CS). Le opere dovranno anche pervenire tramite e-mail in formato word  all’indirizzo mail memorialgueci@libero.itentro e non oltre il giorno il 04 giugno 2015. La partecipazione inviata solo tramite e-mail non verrà ritenuta valida.

Ogni autore è responsabile dell’originalità delle opere inviate e del loro contenuto.

   Art. 5 – Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono alla GueCi, il diritto di pubblicare le opere nell’antologia del Premio “ Memorial Guerino Cittadino” dove verranno pubblicate solo le poesie vincitrici. Le  poesie inviate non saranno resti-tuite e la partecipazione al concorso implica l’accettazione di tutte le clausole del presente regolamento e la tacita autorizzazione alla divulgazione del proprio nominativo e del premio conseguito su quotidiani, riviste culturali e siti web.

   Art. 6 – La partecipazione al concorso è di euro 10,00  per ogni sezione,  il versamento si potrà  effettuare tramite bollettino postale c.c.p n° 1022290264 o tramite bonifico con codice IBAN  IT12I0760116200001022290264  entrambi intestati a Associazione di Volontariato GueCi –C.da Macchialonga. 26 -87036 Rende CS. Oppure  inseriti direttamente nella busta di adesione al concorso. Per i Soci Ordinari  la partecipazione è gratuita per una sola sezione.

Art. 7La premiazione avverrà  nel mese di ottobre. Luogo e data saranno comunicate tempestivamente a tutti i partecipanti al concorso, che sono fin d’ora, invitati alla cerimonia di premiazione.

Art.8 – La Giuria così composta:

Presidente di Giuria: Mario De Rosa
( Scrittore-Poeta)
Susanna Polimanti  
(Scrittrice- Recensionista)
Giuseppe Salvatore    (Poeta)
Michela Zanarella
(Giornalista- Scrittrice -Poetessa)
il quale giudizio  è insindacabile e inappellabile  esaminerà le opere pervenute al concorso e decreterà i vincitori.



Art. 9 –  I Premi dei 1° classificati saranno realizzati dal M. Orafo Michele Lo Bianco , più attestato personalizzato  con motivazione giuria.
– Ai 2° classificati:  Targa e attestato personalizzato con motivazione giuria
 -
Ai 3° classificati Targa e attestato personalizzato  con motivazione giuria

Ai finalisti, ai menzionati e ai segnalati: diplomi, targhe, medaglie.
Tutti gli autori, come sopra selezionati, verranno avvisati in tempo utile con lettera o per via telefonica.

Art. 10Premio Speciale Presidenza Universum Academy Switzerland , Targa in oro al poeta più meritevole della sezione a tema “ I valori autentici della vita” che verrà naturalmente attribuito dalla Giuria, a suo insindacabile giudizio, indipendentemente dal risultato di merito ottenuto dalla poesia stessa.




Rende, 08.03.2015                                                         Presidente Ass.ne  GueCi
                                                                                                       Anna Laura Cittadino


Per informazioni potete visitare il sito web:
www.gueciass.altervista.org, oppure inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica
associazionegueci@virgilio.it. o  associazionegueci@libero.it

Potete seguire tutti gli aggiornamenti del concorso sulla nostra pagina facebook : https://www.facebook.com/pages/Premio-Internazionale-di-Poesia-Memorial-Guerino-Cittadino/ 







5 mag 2015

La poesia di Rosaria Minosa: l'umiltà, il suo codice d'onore



" Il senso della vita
  è dare importanza alle piccole cose,
  per riuscire a dare un significato
  a quello che ci circonda"




Granelli di tempo di Rosaria Minosa è una raccolta poetica del marzo 2015, edita da Pubblisfera Edizioni e curata dall’Associazione Culturale GueCi di Rende (CS). Una prima raccolta poetica di un’autrice che, dopo vari riconoscimenti in concorsi letterari e due pubblicazioni di narrativa, sta iniziando anche un suo proprio percorso poetico.
Conosco personalmente Rosaria e posso confermare senza dubbio alcuno di trovarci di fronte ad una personalità che ha maturato dalle sue esperienze di vita, un preciso codice d’onore: l’umiltà. La sua vena poetica entra a piedi scalzi nel cuore di tutti per la sua grande semplicità e schiettezza.
Il granello è la migliore metafora del senso della vita e del tempo che lo rappresenta e, ancor più metafora della consapevolezza della propria debolezza e inferiorità; la poesia è il balsamo migliore per annullare ogni povertà simbolica del nostro tempo. Tematiche dai toni forti e invasivi quali la violenza, la morte, il tradimento d’amore, la società con i suoi soprusi e gli abbandoni, si contrappongono all’amore per le cose semplici e naturali; il tutto coniugato sempre con rispetto e ordine. L’accettazione del perdono vince sulla ribellione interiore, la poesia si presta all’esigenza di purezza e nobiltà d’animo, guida benevola per ogni essere umano smarrito verso una più consapevole attenzione della persona, della sua dignità, del suo onore e della sua libertà. Per Rosaria Minosa la poesia è nelle cose stesse, il particolare poetico sorregge e arricchisce di nuovi significati; nel maltempo della vita ogni cosa si colora “La vita è […] /sentire il soffio del vento sul tuo viso[,] /subito dopo il temporale[.]
Lo stile è diretto più che simbolico, un linguaggio modesto, sospirato, quasi sussurrato. Una sorta di realismo emotivo lascia trasparire un travaglio psicologico e umano della poetessa, nel realizzare che gli errori e i dolori subiti, possono rappresentare delle opportunità di crescita e comprensione, lasciando andare il risentimento “per dono” che fa all’altro ma soprattutto a sé stessa.
La figura retorica dominante è l’anafora che lega tra di loro tutti i versi e la ripetizione ne determina quasi un effetto intimo e ossessivo nella costruzione delle strofe, ne risulta un pregio impagabile della semplicità della poetessa, ne accentua la finissima sensibilità.
L’amore è inteso come comunione con gli altri, persino l’abbandono e il distacco dagli affetti più cari (la mamma, gli amici, la sua cagnetta Laila) escono da quella “nuvola” più volte citata nei versi della Minosa, per elevarsi e far scorrere la speranza, la solidarietà attraverso le memorie della sofferenza. La poesia intesa come verità-specchio che permette di mostrare il vero volto in modo che l’anima nella sua nuova percezione possa riorganizzarsi “Chiudo gli occhi/e il mio cuore si riempie d’amore[,] / affinché il giorno dopo io riesco a donarlo[.]”, sciogliere ogni nodo, lasciarsi andare affinché le parole assumano un valore terapeutico.
Altro elemento rilevante in questa silloge è il faro della fede; per l’autrice è fonte di forza e coraggio, luce che orienta il suo cammino nel tempo inesorabile verso “L’ombra” della morte, un velo che si proietta su tutto, indefinito e privo di un contorno preciso. La morte da sempre incute paura ma nel contempo libera l’anima dal fardello del corpo, dissolve il “pensiero” della mente e il “rumore” della sofferenza “Vivi nell’onestà[,] amore e rispetto per gli altri […] la morte porterà via solo il tuo corpo[,] / mentre “il tuo spirito” resterà con noi



SUSANNA POLIMANTI

Cupra Marittima, 4 maggio 2015










28 apr 2015

Il verbale di giuria del I Premio Letterario "Città di Fermo"







1° Premio Letterario “Città di Fermo”

VERBALE DI GIURIA



Le Commissioni di Giuria del I Premio Letterario “Città di Fermo” così composte:
Poesia: Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti, Lella De Marchi, Renata Morresi e Cinzia Franceschelli
Racconto: Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti, Luca Rachetta, Marco Rotunno e Fabiano Del Papa
dopo lunga e attenta operazione di lettura e valutazione dei materiali pervenuti, ha stilato il presente verbale contenente la classifica finale del premio e indicazioni importanti circa la serata di premiazione.


SEZIONE A - POESIA

Vincitori assoluti
1° Premio: FILOMENA MARTIRE (Roma) con la poesia “Il mio mare”
2° Premio: ENZO BACCA (Larino – Campobasso) con la poesia “Ti porterò un fiore Ahmed”
3° Premio: ROBERTO BORGHETTI (Ancona) con la poesia “In morte di un padre”

Premi Speciali
Premio del Presidente del Premio: MICHELA ZANARELLA (Roma) con la poesia “Come volano i gabbiani”
Premio del Presidente di Giuria: MARIA CHIARA QUARTU (Garbagnate Milanese – Milano) con la poesia “Lettera dalle stelle”

Menzioni d’Onore
ANTONIO DAMIANO (Latina) con la poesia “Pasubio”
CHIARA CAPPUCCINI (Scandicci – Firenze) con la poesia “Perfezione”
GIORGIA SPURIO (Caselle di Maltignano – Ascoli Piceno) con la poesia “Chi sono”
LORIANA CAPECCHI (Quarrata – Pistoia) con la poesia “La vita, un tracciato d’amore”
MARIA GRAZIA TOMASSINI (Riano – Roma) con la poesia “Oltre l’orlo scucito del tempo”
MAURIZIO BACCONI (Roma) con la poesia “Un porto nella nebbia”
ROSANNA DI IORIO (Cepagatti – Pescara) con la poesia “Ho visto le tue mani farsi voce”
STEFANIA PELLEGRINI (Nus – Aosta) con la poesia “Amàli”
TULLIO MARIANI (S. Giuliano Terme – Pisa) con la poesia “Paco de Lucía”

Segnalazioni
BARTOLOMEO BELLANOVA (Pianoro – Bologna) con la poesia “Le campane di Natale”
GENNARO DE FALCO (Milano) con la poesia “Viale Stelvio 67”
ILARIA FRAVOLINI (Roma) con la poesia “07.30”
LORENZO CARMINE CURTI (Morano Calabro – Cosenza) con la poesia “Un battito di ciglia”
LUCIA BONANNI (S. Piero a Sieve – Firenze) con la poesia “Fado”
OLIVIERO ANGELO FUINA (Oggiono – Lecco) con la poesia “Lui fronda nella brezza d’infinito”
RENATO PIGLIACAMPO (Porto Recanati – Macerata) con la poesia “Messaggio di voce”
SONIA LAMBERTINI (Ferrara) con la poesia “Brindo alla contraddizione”
STEFANO BALDINU (S. Pietro in Casale – Bologna) con la poesia “A due passi da uno specchio”
VINCENZO SCRETI (Sermoneta – Latina) con la poesia “Sant’Anna di Stazzema”

SEZIONE B – RACCONTO

Vincitori assoluti
1° Premio:  ANTONIO GIORDANO (Palermo) con il racconto “Ballarò”
2° Premio:  GLORIA VENTURINI (Lendinara – Rovigo) con il racconto “Come le mele”
3° Premio Ex Aequo: ELISA MARCHINETTI (Noceto – Parma) con il racconto “La parrucca”
3° Premio Ex Aequo: ARMIDO MALVOLTI (Castelnuovo ne' Monti- Reggio Emilia) con il racconto "Gervasio l'idealista" 

Premi Speciali
Premio del Presidente del Premio: GIOVANNINO GIOSUÈ (Avezzano – L’Aquila) con il racconto “Le stelle non si raccontano”
Premio del Presidente di Giuria: DANIELE DONATI (Ascoli Piceno) con il racconto “La maschera di Carminio”

Menzioni d’Onore
ELISABETTA GHISELLI (Sassocorvaro – Pesaro-Urbino) con il racconto “Fave e crisantemi”
MANUELA GIACCHETTA (Ancona) con il racconto “Anna De Caroli in De Caroli”
MARIA TERESA MONTANARO (Canelli – Asti) con il racconto “Frammenti di vita”
PIERANGELO COLOMBO (Casatenovo – Lecco) con il racconto “La sete”
ROSSANA GUERRA (Sant’Ippolito – Pesaro-Urbino) con il racconto “La signora della Posta”

Segnalazioni
ANDREA MAURI (Roma) con il racconto “Viaggio nella notte”
ANTONELLA LANGIU (Sant’Elpidio a Mare – Fermo) con il racconto “L’uomo sulla panchina”
AZZURRA MARCOZZI (Giulianova – Teramo) con il racconto “Zamfira”
DANIELE MASSI (Trecastelli – Ancona) con il racconto “A me gli occhi”
FRANCESCA COSTANTINI (Pesaro) con il racconto “Avanzi di vita”
LAURA COPPA (Arcevia – Ancona) con il racconto “Un pupazzo”
LUISA BOLLERI (Empoli – Firenze) con il racconto “Dal ponte”


Consistenza dei Premi

Come indicato dal bando di partecipazione al concorso i Premi consisteranno in:

Vincitori assoluti
1° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e 150€
2° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e 100€
3° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e libri

Premi speciali: Targa e diploma con motivazione della Giuria
Menzioni d’Onore: Coppa e diploma
Segnalazioni: Diploma

Pubblicazione in antologia

Tutti i testi dei Vincitori Assoluti, dei Menzionati e dei Segnalati verranno pubblicati in antologia. Per i vincitori Assoluti il proprio testo sarà corredato dalla motivazione della Giuria del conferimento del Premio.
Tutti gli autori (vincitori assoluti, menzionati e segnalati) sono tenuti ad inviare il loro testo con il quale sono risultati vincitori in formato Word a mezzo mail all’indirizzo premiocittadifermo@gmail.com entro e non oltre il 5 maggio 2015.
I testi inviati in digitale dovranno essere identici a quelli inviati in cartaceo e non dovranno pertanto riportare cambiamenti, correzioni od aggiunte.
Il presente messaggio non verrà reiterato a mezzo mail o telefonico ed è dunque ultimo e perentorio.
L’antologia del concorso sarà disponibile alla vendita il giorno della Premiazione direttamente all’entrata della sala dove si terrà la cerimonia conclusiva del Premio.


Ritiro dei Premi

Come indicato al punto 11 del bando di partecipazione i vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, la targa/coppa e il diploma potranno essere spediti a casa dietro pagamento delle spese di spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dagli enti organizzatori per future edizioni del Premio.
Stessa cosa è da intendersi per coloro che hanno ottenuto una Menzione d’Onore, una segnalazione o un Premio Speciale.

La premiazione si terrà domenica 31 maggio 2015 a partire dalle ore 17:30 presso la Sala dei Ritratti del Comune a FERMO nella centrale Piazza del Popolo.
Si richiede la gentilezza di confermare la propria presenza o, diversamente, la propria impossibilità ad intervenire entro il 21 maggio p.v. ossia dieci giorni prima della Premiazione, per permettere una più attenta organizzazione dell’evento e delle eventuali tempistiche.

Per ogni altra richiesta di informazioni inerente alla Premiazione, si rimanda ai contatti mail presenti al termine del verbale.







SUSANNA POLIMANTI                                    LORENZO SPURIO

Presidente del Premio                                       Presidente di Giuria      
                                                                                       



Fermo, lì 27 Aprile 2015










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6 apr 2015

" A denti stretti" : il dialetto non si dissolve nel vento dell'oblio...


“La Poesia è come la musica, deve avere una sua logica, deve essere interpretabile, deve stimolare sensazioni, emozioni, ricordi, attraverso le parole. La Poesia è libera, esprime il nostro pensiero, non ha confini delineabili. La Poesia è nell’aria, la Poesia è dentro di noi, la Poesia è intorno a noi.
(Dalla Postfazione di «A denti stretti» di Stefania Pasquali)


Con le sue parole, Stefania Pasquali ha legittimamente denotato la validità universale della poesia, non poteva usare lingua migliore del vernacolo marchigiano, a definirne appieno concetto ed essenza.
A denti stretti” (2012) è una silloge che si colloca all’interno di una sua vasta produzione poetica e si distingue in un mondo dominato dal potere della tecno-scienza e della finanza, per l’importante finalità di consolidamento di una valorizzazione delle nostre tradizioni, creando un maggiore legame tra gli eventi attuali e un’identità storica. Certamente una poetica dialettale è un augurio che incita e invita alla continuazione di una tradizione linguistica che ha vissuto, peraltro, momenti di vivo splendore in ogni regione italiana.
Ben venga, dunque, quest’opera; ben venga a ridarci la certezza che il nostro dialetto è ancora vivo e palpitante nel cuore e nel pensiero dei marchigiani e che vi rimarrà. Ai nostri giorni son pochi davvero i conservatori del dialetto, si contano sulle dita. Versi vivi e coloriti studiano la vita di una terra, sono respiro prolifico verso la diffusione di quell’espressione dalle connotazioni spiccatamente popolari che s’identificano, in particolare, con l’amore e la passione per la poesia “Nonna e nonnu/ormà più n’ce stà[,] /a scrivo ‘che poesia/ma no’ pe’ lo campà[.]” 
Senza retorico artificio, le poesie qui raccolte riprendono la tematica della rimembranza così cara alla nostra poetessa; motti e modi di dire nostrani rispecchiano ancora una volta disciplina interiore, potenza di sintesi e senso di responsabilità di un’autrice partecipe di ogni sentimento. La silloge A denti stretti è poesia dialogica, non inficiata dalla responsabilità di canoni appartenenti a un vernacolo letterario poco spontaneo e di maniera, è piuttosto specchio genuino del microcosmo interiore, supporta positivamente la coscienza emotiva e aiuta l’eco poetico a esprimersi tramite la naturalezza e la schiettezza di soggetti popolari, liberi ma assolutamente lungimiranti.
Ogni poesia termina con un’immagine e un pensiero-morale; note della poetessa che, pur nascendo da una prospettiva personale, ci mostrano la donna prim’ancora che la profonda dialettologa. Non mancano ironia e spirito giocoso mentre il suo vernacolo dipinge individui dalle più svariate caratteristiche. Stefania Pasquali affida ai suoi personaggi pensieri e comportamenti del passato ma profondamente attuali. Conosciamo il castellano, il maestro, l’avvocato, il parroco, il conte e persino la donna “strolleca”, alla quale le giovani di un tempo si rivolgevano per conoscere il futuro. Caratteri che distinguono individui l’uno dall’altro ma, allo stesso tempo, li accomunano nello svolgimento della vita di paese; si fondono con il loro quotidiano, tra attitudini e stranezze varie e concedono alla poetessa una riflessione e l’opportunità di esprimersi su condizioni sociali e civili di ogni tempo.
Spontaneità e saggezza popolari di terre marchigiane si alternano a momenti di tristezza, gioia, guerra e pace di fasi storiche dell’intera nazione.
Si ritrovano il sapore di cose nuove, l’evanescenza dei sogni, la spensieratezza della gioventù, la serenità di chi non ha grandi aspirazioni, la dolcezza dell’umile gente, l’assennata semplicità del suo parlare. Quella lingua vernacolare che ora ha quasi un suono di leggenda e che riporta alla nostra memoria immagini fresche e scintillanti di tempi remoti, non deve dissolversi nel vento dell’oblio.