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5 mag 2015

La poesia di Rosaria Minosa: l'umiltà, il suo codice d'onore



" Il senso della vita
  è dare importanza alle piccole cose,
  per riuscire a dare un significato
  a quello che ci circonda"




Granelli di tempo di Rosaria Minosa è una raccolta poetica del marzo 2015, edita da Pubblisfera Edizioni e curata dall’Associazione Culturale GueCi di Rende (CS). Una prima raccolta poetica di un’autrice che, dopo vari riconoscimenti in concorsi letterari e due pubblicazioni di narrativa, sta iniziando anche un suo proprio percorso poetico.
Conosco personalmente Rosaria e posso confermare senza dubbio alcuno di trovarci di fronte ad una personalità che ha maturato dalle sue esperienze di vita, un preciso codice d’onore: l’umiltà. La sua vena poetica entra a piedi scalzi nel cuore di tutti per la sua grande semplicità e schiettezza.
Il granello è la migliore metafora del senso della vita e del tempo che lo rappresenta e, ancor più metafora della consapevolezza della propria debolezza e inferiorità; la poesia è il balsamo migliore per annullare ogni povertà simbolica del nostro tempo. Tematiche dai toni forti e invasivi quali la violenza, la morte, il tradimento d’amore, la società con i suoi soprusi e gli abbandoni, si contrappongono all’amore per le cose semplici e naturali; il tutto coniugato sempre con rispetto e ordine. L’accettazione del perdono vince sulla ribellione interiore, la poesia si presta all’esigenza di purezza e nobiltà d’animo, guida benevola per ogni essere umano smarrito verso una più consapevole attenzione della persona, della sua dignità, del suo onore e della sua libertà. Per Rosaria Minosa la poesia è nelle cose stesse, il particolare poetico sorregge e arricchisce di nuovi significati; nel maltempo della vita ogni cosa si colora “La vita è […] /sentire il soffio del vento sul tuo viso[,] /subito dopo il temporale[.]
Lo stile è diretto più che simbolico, un linguaggio modesto, sospirato, quasi sussurrato. Una sorta di realismo emotivo lascia trasparire un travaglio psicologico e umano della poetessa, nel realizzare che gli errori e i dolori subiti, possono rappresentare delle opportunità di crescita e comprensione, lasciando andare il risentimento “per dono” che fa all’altro ma soprattutto a sé stessa.
La figura retorica dominante è l’anafora che lega tra di loro tutti i versi e la ripetizione ne determina quasi un effetto intimo e ossessivo nella costruzione delle strofe, ne risulta un pregio impagabile della semplicità della poetessa, ne accentua la finissima sensibilità.
L’amore è inteso come comunione con gli altri, persino l’abbandono e il distacco dagli affetti più cari (la mamma, gli amici, la sua cagnetta Laila) escono da quella “nuvola” più volte citata nei versi della Minosa, per elevarsi e far scorrere la speranza, la solidarietà attraverso le memorie della sofferenza. La poesia intesa come verità-specchio che permette di mostrare il vero volto in modo che l’anima nella sua nuova percezione possa riorganizzarsi “Chiudo gli occhi/e il mio cuore si riempie d’amore[,] / affinché il giorno dopo io riesco a donarlo[.]”, sciogliere ogni nodo, lasciarsi andare affinché le parole assumano un valore terapeutico.
Altro elemento rilevante in questa silloge è il faro della fede; per l’autrice è fonte di forza e coraggio, luce che orienta il suo cammino nel tempo inesorabile verso “L’ombra” della morte, un velo che si proietta su tutto, indefinito e privo di un contorno preciso. La morte da sempre incute paura ma nel contempo libera l’anima dal fardello del corpo, dissolve il “pensiero” della mente e il “rumore” della sofferenza “Vivi nell’onestà[,] amore e rispetto per gli altri […] la morte porterà via solo il tuo corpo[,] / mentre “il tuo spirito” resterà con noi



SUSANNA POLIMANTI

Cupra Marittima, 4 maggio 2015










15 mag 2014

Ringrazio la poetessa Rosaria Minosa per questo bellissimo commento al mio libro LETTERE MAI LETTE


Ciao Susanna, non sono una recensionista ma ogni volta che leggo un libro che mi comunica emozioni, scrivo sempre il mio pensiero su un quaderno.  In Lettere mai lette come tu stessa scrivi, forse qualcuno si riconoscerà o addirittura penserà di essere il o la protagonista delle tue lettere. In queste lettere ti sei messa completamente a nudo, esprimendo emozioni, paure, angosce ma anche momenti felici di spensieratezza, ricordi legati a persone e cose, ricordi legati al tuo amico cane, ricordi di persone che non sono più presenti nella tua vita. Tutto questo scritto con una vena nostalgica per non aver mai detto quello che si ha realmente nel cuore. È proprio vero, quando le persone ci vengono a mancare oppure per un destino diverso dal nostro le strade si dividono, ci si rende conto della loro importanza, siamo assaliti da sensi di colpa. Queste lettere dovrebbero porre il lettore in uno stato di riflessione, dovrebbero farci comprendere quanto sia importante riuscire a tirare fuori le nostre emozioni e ogni nostro stato d’animo. A volte diventa difficile dire alle persone TI VOGLIO BENE come potrebbe essere facile se a dirlo non sia veramente il nostro cuore ma la voglia di apparire, di piacere agli altri, come scrivi nella lettera FANTASMA DI FUMO E PROFUMO “[…] davo senza riserve e ricevevo in cambio soltanto ciò che faceva comodo ad amici, familiari, amori vari”. In questa lettera si percepisce la tua crescita interiore, dove finalmente la tua razionalità non è più predominante ma si evincono i tuoi sentimenti puri, ora finalmente tu sai cosa vuoi dalla vita, sei pronta ad amare. Un’altra lettera bella e toccante è la lettera scritta a quel piccolo angelo biondo mai nato. In questa lettera esplode tutto l’amore che hai per la vita ma soprattutto esplode la tua fede, il credere in una vita dopo quella terrena “[…] non so perché ti scrivo questa lettera forse perché mi auguro che tutti gli angeli possano leggerla”. Fede che ritroviamo anche nella lettera UN BOXER SPECIALE “[…] ora sei lassù nel sole, nella luna […]” lettera in cui si legge l’amore che avevi per il tuo cane e tutto l’amore incondizionato che lui ti ha dato, ringraziando Dio per quei momenti. E poi ancora un’altra lettera molto significativa LA FERITA SI CHIUDE, qui è presente la consapevolezza di essere donna. Quante di noi, convinte di aver trovato l’amore della nostra vita si sono annullate, umiliate ma poi a un certo punto hanno preso coscienza di se stesse e della  propria persona; ci sentiamo finalmente donne e il mondo ci crolla addosso perché ci rendiamo conto che la persona che abbiamo accanto è un perfettamente estraneo, ci si rende conto che il nostro era un amore malato che ci ha rese schiave, un amore che ci ha annullato e non ci ha permesso di vedere con i nostri occhi ma con gli occhi degli altri. La cosa più strana è che, a distanza di anni ci si chiede - ma ero proprio io quella donna? - 
Ogni lettera scritta ci induce a una attenta riflessione come ancora in PAUSA, dove tu Susanna, ci permetti di comprendere l’importanza di captare “[…] i messaggi e i segnali che il nostro stesso corpo ci manda ogni giorno” e che, purtroppo, noi non ascoltiamo solo perché ci fa comodo. Prima di pensare ai bisogni degli altri, dobbiamo comprendere il nostro essere, solo così riusciremo veramente ad aiutare gli altri.  Susanna, la tua fede e l’amore che hai per la vita sono presenti in ogni tua lettera. Consiglio questo libro a tutte quelle donne che consapevolmente stanno vivendo un amore sbagliato. Donne, agite come ha fatto Susanna, prendete una penna e scrivete tutto quello che avete dentro, scrivete con cuore e razionalità, rileggete poi più volte quanto avete scritto, vi renderete conto che le situazioni che vi portano malessere sono tante, solo così riuscirete a venire fuori da quel tunnel prima che sia troppo tardi. GRAZIE SUSANNA PER IL TUO INSEGNAMENTO DI VITA!


ROSARIA MINOSA

Verona 27 aprile 2014