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9 set 2015

II Edizione Premio Letterario "Città di Fermo": il bando per partecipare


  1. Il Premio letterario è articolato nelle seguenti sezioni:
Sezione A – Poesia in lingua italiana a tema libero
Sezione B – Poesia in lingua italiana a tema religioso
Sezione C – Poesia in dialetto (con relativa traduzione in italiano)
Sezione D – Racconto in lingua italiana a tema libero
I testi presentati alla data di partecipazione al concorso devono essere INEDITI.
  1. Per le sezioni Poesia (A,B,C) si potrà partecipare inviando un unico testo poetico munito di titolo, che non dovrà superare i 35 versi di lunghezza (senza conteggiare le spaziature tra strofe).
  1. Per la sezione Racconto (D) si potrà partecipare inviando un unico testo narrativo munito di titolo che non dovrà superare le 4 cartelle editoriali (una cartella editoriale corrisponde a 1800 battute spazi inclusi).
  1. Quale tassa di partecipazione è richiesto il pagamento di
– 10 € per partecipare ad un’unica sezione
– 15 € per partecipare a due sezioni
– 20 € per partecipare a tre sezioni
– 25 € per partecipare a tutte le sezioni
Il pagamento dovrà avvenire secondo una delle modalità descritte al punto 6 del presente bando.
  1. Il partecipante dovrà inviare il testo che propone al concorso in 6 copie cartacee, tutte rigorosamente anonime, assieme alla ricevuta del pagamento e la scheda contenente i propri dati personali per via cartacea entro la scadenza del 31 dicembre 2015 all’indirizzo del Presidente di Giuria, indicando quale indirizzo il seguente:

Premio Letterario “Città di Fermo”
c/o Dott. Lorenzo Spurio 
Via Toscana 3
60035 –  Jesi (AN)
  1. Il pagamento potrà avvenire con una delle seguenti modalità:
Postepay – Numero tessera: 4023 6006 6599 3632
Intestata a Nunzia Luciani      –        CF: LCNNNZ54H48G920P
Causale:  II PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI FERMO”
Bonifico bancario – IBAN: IT24X0538769660000000553815
Intestato a Armonica-Mente
Causale: II PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI FERMO”
In via alternativa sarà possibile inviare la quota in contanti ben occultata nel plico assieme agli altri materiali richiesti. Alla ricezione dei materiali verrà inviata una mail di conferma alla mail indicata nella scheda dei dati.
  1. Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, denigratori, pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo.
  1. La Commissione di giuria è composta da esponenti del panorama culturale e letterario regionale e nazionale:
Sez. A: Lorenzo Spurio, Susanna Polimanti, Cinzia Franceschelli, Stefania Pasquali, Michela Zanarella.
Sez. B: Lorenzo Spurio, Susanna Polimanti, Mons. Mario Lusek, Stefania Pasquali, Anna Scarpetta.
Sez. C: Lorenzo Spurio, Susanna Polimanti, Stefania Pasquali, Riccardo Manzini.
Sez. D: Lorenzo Spurio, Susanna Polimanti, Marco Rotunno, Filippo Massacci, Luana Trapè.
Il giudizio della Giuria è definitivo e insindacabile.
  1. I Premi saranno stabiliti come di seguito indicato.
Sezioni A, C, D – 1° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e 150€; 2° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e libri, 3° premio: targa e diploma con motivazione della giuria
Sezione B – 1° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e opera d’arte a motivo religioso; 2° premio: targa, diploma con motivazione della giuria e libri, 3° premio: targa e diploma con motivazione della giuria
La Giuria inoltre procederà ad attribuire Menzioni d’Onore e Segnalazioni a vario titolo quali ulteriori premi, a discrezione del proprio attento giudizio.
  1. I premiati saranno contatti a mezzo mail e telefonico ai riferimenti che gli stessi avranno fornito al momento della partecipazione nella relativa scheda con i dati personali.
  1. La cerimonia di premiazione si terrà a Fermo (in un luogo che verrà indicato con precisione in un secondo momento) in un fine settimana entro Maggio 2016. A tutti i partecipanti verranno fornite con ampio preavviso tutte le indicazioni circa la premiazione.
  1. I vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, il premio (Targa e diploma) potrà essere spedito a casa dietro pagamento delle spese di spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dall’Associazione per future edizioni del Premio.
  1. Tutti i testi dei vincitori, dei selezionati e dei menzionati a vario titolo saranno pubblicati nel volume antologico che sarà dotato di regolare codice ISBN e che sarà presentato nel corso della premiazione.
  1. L’Associazione Armonica-Mente destinerà parte dei proventi derivanti dalle partecipazioni al concorso alla Associazione “Il Ponte Onlus” di Fermo che si occupa di volontariato e nella fattispecie “opera per combattere il disagio sociale e la povertà, cercando di dare una risposta ai bisogni essenziali delle persone e delle famiglie” (come da Statuto).
  1. La partecipazione al concorso implica l’accettazione di tutti gli articoli che compongono il bando.
Nunzia Luciani – Presidente Ass. Armonica-Mente
Susanna Polimanti – Presidente del Premio
Lorenzo Spurio – Presidente di Giuria
                               


Scheda di Partecipazione al Concorso

La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso. Alla scheda va, inoltre, allegata l’attestazione del pagamento della relativa tassa di lettura per posta entro il 31-12-2015.
Nome/Cognome _________________________________________________________________________________
Nato/a ___________________________________________ il ___________________________________________
Residente in via _________________________________________________________________________________
Città__________________________________________ Cap __________________ Prov. _____________________
Tel. _____________________________________________Cell.___________________________________________
E-mail ________________________________________________Sito _____________________________________
Partecipo alla/e sezione/i (indicare vicino il titolo del testo proposto):
□ A –Poesia in italiano a tema libero __________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________
□ B –Poesia in italiano a tema religioso ________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
□ C –Poesia in dialetto _____________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________□ D – Racconto ___________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
Data___________________________________________ Firma ________________________________________
□ Dichiaro che il/i testi che presento è/sono frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo.
□ Acconsento al trattamento dei dati personali qui riportati in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D. Lgs. 196/03) e solo relativamente allo scopo del Concorso in oggetto.
Data__________________________________ Firma _________________________________

19 ago 2015

" Il Marchese... SCOMODO" di Fabiano Del Papa

Da un uomo e un politico dell’800 una preziosa “imbeccata” di alto valore culturale e sociale.






Il Marchese “SCOMODOè l’ultima fatica letteraria dello scrittore e giornalista Fabiano Del Papa (ZEFIRO Edizioni- giugno 2015), una biografia di genere memorialistico e storiografica di tipo moderno che ritrae la figura di un noto personaggio fermano dell’800: il Marchese Giuseppe Ignazio Trevisani.  
Senza alcuna incertezza è il caso di affermare che l’autore sia stato ispirato nello scrivere un’opera utile a chi la intenda, con misterioso entusiasmo interiore e con efficacia espressiva, quale doveroso sentimento di riconoscenza che bene ha meritato chi, per oltre un quarantennio ha utilizzato le sue brillanti quanto complesse qualità, unicamente con benevolenza verso il prossimo. Attraverso la ricostruzione di un contesto storico in cui s’inserisce la vicenda umana di un aristocratico di fervido ingegno “[…] un cuore grande come una casa” e “Dotato di un senso di umanità particolare”, Del Papa accarezza quel sogno di pace e di onestà che si tramuta in toni nostalgici per una suprema potenza morale contrapposta a un sentimento di estraneità e di non appartenenza a quell’immagine disastrata che, al contrario, mostra l’uomo di oggi verso il suo Paese. La vita del marchese Trevisani e il suo intrecciarsi di eventi storici che riguardano non solo una storia privata e della sua città bensì una memoria collettiva, costituiscono per il lettore un indicatore di cammino e di comportamento, un vero e proprio monito, effuso di una particolare attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone ogni contraddizione e mancata genuinità di principi […] “Giuseppe Ignazio voleva un’Italia libera e non calpesta. Ed ebbe la fortuna di vederla così. Se improvvisamente resuscitasse e vedesse com’è ridotta oggi, il nostro marchese, per quanto forte di carattere e virile nel contegno, scoppierebbe a piangere disperato”.
La narrazione veritiera con citazioni di date, luoghi e documenti originali, rende ogni questione affrontata e le posizioni assunte una reale esigenza dell’autore di avvicinarsi alla dimensione intima e privata di un uomo di alto prestigio, eticamente affidabile, che ha lottato per l’unità d’Italia e si è reso portavoce della fascia più debole della società, mettendo a disposizione persino il suo stesso patrimonio durante i suoi mandati di Sindaco della città di Fermo. L’autentica rievocazione delle varie esperienze, tra ideali, correttezza morale e umanità, vengono qui descritte e illustrate con lo stile di chi si affida a un linguaggio concreto, a un lessico colloquiale, molto diretto, quasi confidenziale nei riguardi del lettore e infine di puro affetto ed estremo rispetto per “una figura non comune”. Una biografia di un personalità così controversa e per certi aspetti persino sfuggente, è stata sicuramente un’impresa difficile ma che ha condotto a ottimi risultati di un testo piacevolissimo, appassionato e coinvolgente; una trasposizione narrativa che stilla inevitabilmente ammirazione e approvazione.  È vero che il Marchese Giuseppe Ignazio Trevisani era un fermano ma la testimonianza di un cittadino illustre e soprattutto “Italiano”, che ha saputo vivere con profonda convinzione e rigore personale i valori in cui credeva, non può che suscitare orgoglio e fierezza in chiunque abbia a cuore il destino della propria città, della sua regione e dell’intera nazione.
La sottile e sagace capacità dell’autore nel cogliere l’essenza di vita e gli ideali di patriottismo di un uomo d’altri tempi comporta necessariamente la riflessione su differenze di spirito e volontà verso un bene comune; un puro caso che il protagonista sia stato un uomo di alto rango […] “Poteva capitare con un orologiaio, un medico o un contadino. È capitato con un aristocratico”. Ogni vicenda umana e storica viene evocata e sottolineata a chiare lettere, poiché legata a doppio filo alla stretta attualità, s’identifica con una spontanea reazione viscerale di fronte a una situazione socio-politica non più sostenibile. Nasce spontaneo il desiderio, se mai ne avessimo il potere, di far rinascere un simile temperamento “dall’esistenza mirabile, nobile e avventurosa”. È come se il marchese in persona si aggirasse tra le pagine di questo breve e prezioso testo, quasi a dettare un suo preciso identikit psico-comportamentale e tra le righe, lanciasse il suo sguardo scrutatore e disapprovante verso azioni contrastanti del benessere di un popolo. Sicuramente ai nostri giorni qualunque amministratore della “cosa pubblica” si sentirebbe infastidito dalla presenza di un tale personaggio!
Il messaggio è più che evidente: onestà, correttezza, rispetto, umanità, soprattutto etica e morale fanno di un qualunque uomo, che sia benestante o indigente, un valido esempio da seguire. Persino una personalità dell’800 potrebbe veicolare delle piccole verità, seminare dubbi e smascherare ipocrisie, attaccando pregiudizi e mettendo in discussioni le convinzioni.




SUSANNA POLIMANTI


Cupra Marittima, 19.08.2015

28 apr 2015

Il verbale di giuria del I Premio Letterario "Città di Fermo"







1° Premio Letterario “Città di Fermo”

VERBALE DI GIURIA



Le Commissioni di Giuria del I Premio Letterario “Città di Fermo” così composte:
Poesia: Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti, Lella De Marchi, Renata Morresi e Cinzia Franceschelli
Racconto: Lorenzo Spurio (Presidente), Susanna Polimanti, Luca Rachetta, Marco Rotunno e Fabiano Del Papa
dopo lunga e attenta operazione di lettura e valutazione dei materiali pervenuti, ha stilato il presente verbale contenente la classifica finale del premio e indicazioni importanti circa la serata di premiazione.


SEZIONE A - POESIA

Vincitori assoluti
1° Premio: FILOMENA MARTIRE (Roma) con la poesia “Il mio mare”
2° Premio: ENZO BACCA (Larino – Campobasso) con la poesia “Ti porterò un fiore Ahmed”
3° Premio: ROBERTO BORGHETTI (Ancona) con la poesia “In morte di un padre”

Premi Speciali
Premio del Presidente del Premio: MICHELA ZANARELLA (Roma) con la poesia “Come volano i gabbiani”
Premio del Presidente di Giuria: MARIA CHIARA QUARTU (Garbagnate Milanese – Milano) con la poesia “Lettera dalle stelle”

Menzioni d’Onore
ANTONIO DAMIANO (Latina) con la poesia “Pasubio”
CHIARA CAPPUCCINI (Scandicci – Firenze) con la poesia “Perfezione”
GIORGIA SPURIO (Caselle di Maltignano – Ascoli Piceno) con la poesia “Chi sono”
LORIANA CAPECCHI (Quarrata – Pistoia) con la poesia “La vita, un tracciato d’amore”
MARIA GRAZIA TOMASSINI (Riano – Roma) con la poesia “Oltre l’orlo scucito del tempo”
MAURIZIO BACCONI (Roma) con la poesia “Un porto nella nebbia”
ROSANNA DI IORIO (Cepagatti – Pescara) con la poesia “Ho visto le tue mani farsi voce”
STEFANIA PELLEGRINI (Nus – Aosta) con la poesia “Amàli”
TULLIO MARIANI (S. Giuliano Terme – Pisa) con la poesia “Paco de Lucía”

Segnalazioni
BARTOLOMEO BELLANOVA (Pianoro – Bologna) con la poesia “Le campane di Natale”
GENNARO DE FALCO (Milano) con la poesia “Viale Stelvio 67”
ILARIA FRAVOLINI (Roma) con la poesia “07.30”
LORENZO CARMINE CURTI (Morano Calabro – Cosenza) con la poesia “Un battito di ciglia”
LUCIA BONANNI (S. Piero a Sieve – Firenze) con la poesia “Fado”
OLIVIERO ANGELO FUINA (Oggiono – Lecco) con la poesia “Lui fronda nella brezza d’infinito”
RENATO PIGLIACAMPO (Porto Recanati – Macerata) con la poesia “Messaggio di voce”
SONIA LAMBERTINI (Ferrara) con la poesia “Brindo alla contraddizione”
STEFANO BALDINU (S. Pietro in Casale – Bologna) con la poesia “A due passi da uno specchio”
VINCENZO SCRETI (Sermoneta – Latina) con la poesia “Sant’Anna di Stazzema”

SEZIONE B – RACCONTO

Vincitori assoluti
1° Premio:  ANTONIO GIORDANO (Palermo) con il racconto “Ballarò”
2° Premio:  GLORIA VENTURINI (Lendinara – Rovigo) con il racconto “Come le mele”
3° Premio Ex Aequo: ELISA MARCHINETTI (Noceto – Parma) con il racconto “La parrucca”
3° Premio Ex Aequo: ARMIDO MALVOLTI (Castelnuovo ne' Monti- Reggio Emilia) con il racconto "Gervasio l'idealista" 

Premi Speciali
Premio del Presidente del Premio: GIOVANNINO GIOSUÈ (Avezzano – L’Aquila) con il racconto “Le stelle non si raccontano”
Premio del Presidente di Giuria: DANIELE DONATI (Ascoli Piceno) con il racconto “La maschera di Carminio”

Menzioni d’Onore
ELISABETTA GHISELLI (Sassocorvaro – Pesaro-Urbino) con il racconto “Fave e crisantemi”
MANUELA GIACCHETTA (Ancona) con il racconto “Anna De Caroli in De Caroli”
MARIA TERESA MONTANARO (Canelli – Asti) con il racconto “Frammenti di vita”
PIERANGELO COLOMBO (Casatenovo – Lecco) con il racconto “La sete”
ROSSANA GUERRA (Sant’Ippolito – Pesaro-Urbino) con il racconto “La signora della Posta”

Segnalazioni
ANDREA MAURI (Roma) con il racconto “Viaggio nella notte”
ANTONELLA LANGIU (Sant’Elpidio a Mare – Fermo) con il racconto “L’uomo sulla panchina”
AZZURRA MARCOZZI (Giulianova – Teramo) con il racconto “Zamfira”
DANIELE MASSI (Trecastelli – Ancona) con il racconto “A me gli occhi”
FRANCESCA COSTANTINI (Pesaro) con il racconto “Avanzi di vita”
LAURA COPPA (Arcevia – Ancona) con il racconto “Un pupazzo”
LUISA BOLLERI (Empoli – Firenze) con il racconto “Dal ponte”


Consistenza dei Premi

Come indicato dal bando di partecipazione al concorso i Premi consisteranno in:

Vincitori assoluti
1° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e 150€
2° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e 100€
3° Premio: Targa, diploma con motivazione della Giuria e libri

Premi speciali: Targa e diploma con motivazione della Giuria
Menzioni d’Onore: Coppa e diploma
Segnalazioni: Diploma

Pubblicazione in antologia

Tutti i testi dei Vincitori Assoluti, dei Menzionati e dei Segnalati verranno pubblicati in antologia. Per i vincitori Assoluti il proprio testo sarà corredato dalla motivazione della Giuria del conferimento del Premio.
Tutti gli autori (vincitori assoluti, menzionati e segnalati) sono tenuti ad inviare il loro testo con il quale sono risultati vincitori in formato Word a mezzo mail all’indirizzo premiocittadifermo@gmail.com entro e non oltre il 5 maggio 2015.
I testi inviati in digitale dovranno essere identici a quelli inviati in cartaceo e non dovranno pertanto riportare cambiamenti, correzioni od aggiunte.
Il presente messaggio non verrà reiterato a mezzo mail o telefonico ed è dunque ultimo e perentorio.
L’antologia del concorso sarà disponibile alla vendita il giorno della Premiazione direttamente all’entrata della sala dove si terrà la cerimonia conclusiva del Premio.


Ritiro dei Premi

Come indicato al punto 11 del bando di partecipazione i vincitori sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio. In caso di impossibilità, la targa/coppa e il diploma potranno essere spediti a casa dietro pagamento delle spese di spedizione, mentre i premi in denaro non verranno consegnati e saranno incamerati dagli enti organizzatori per future edizioni del Premio.
Stessa cosa è da intendersi per coloro che hanno ottenuto una Menzione d’Onore, una segnalazione o un Premio Speciale.

La premiazione si terrà domenica 31 maggio 2015 a partire dalle ore 17:30 presso la Sala dei Ritratti del Comune a FERMO nella centrale Piazza del Popolo.
Si richiede la gentilezza di confermare la propria presenza o, diversamente, la propria impossibilità ad intervenire entro il 21 maggio p.v. ossia dieci giorni prima della Premiazione, per permettere una più attenta organizzazione dell’evento e delle eventuali tempistiche.

Per ogni altra richiesta di informazioni inerente alla Premiazione, si rimanda ai contatti mail presenti al termine del verbale.







SUSANNA POLIMANTI                                    LORENZO SPURIO

Presidente del Premio                                       Presidente di Giuria      
                                                                                       



Fermo, lì 27 Aprile 2015










PER INFO



27 ago 2014


Giovedì 28 agosto 2014 alle ore 21.15 presso La Cisterna ArtCafé di Fermo, lo scrittore e critico letterario Lorenzo Spurio presenterà i miei libri e la mia scrittura. L'evento è l'ultimo appuntamento della XXII Edizione della Rassegna Di Villa In Villa, ideata e organizzata dal Presidente dell'Associazione Culturale Armonica-Mente, Nunzia Luciani.
Siete tutti invitati per trascorrere una serata di cultura con intrattenimento musicale.

Susanna Polimanti





8 giu 2013

Penne d'aquila- Recensione dello scrittore Lorenzo Spurio


Un grande gioia ed i miei più sentiti ringraziamenti vanno allo scrittore Lorenzo Spurio per aver recensito il mio romanzo Penne d'Aquila avvalendosi della sua esperienza di critico letterario. Apprezzo moltissimo la sua chiave di lettura al mio romanzo.








Penne d’aquila”, dell’amica Susanna Polimanti, è un romanzo che non lascerà indifferente il lettore. Il perché di questa affermazione il lettore lo sviscererà lentamente, pagina dopo pagina.
Il linguaggio chiaro e pulito, la ricca presenza di citazioni e riferimenti a testi “classici” della letteratura europea e non solo, rendono il percorso del lettore ulteriormente piacevole e motivo di riflessione sui temi che Susanna Polimanti affronta. Dolore, solitudine e senso d’apatia si intervallano a momenti d’evasione, flirt amorosi, serate spensierate con le amiche per poi risprofondare nella sofferenza per la dipartita di un congiunto, la desolazione interiore e lo scoraggiamento per una situazione lavorativa traballante, insicura, e ulteriore motivo di tormento. Ma il romanzo non è un elogio alla sofferenza, né una presa di coscienza sulla miserevolezza e la condizione disagiata dell’uomo nella società contemporanea, piuttosto è la trasposizione su carta di un animo sensibile che ha combattuto battaglie che l’hanno forgiata. Perché il libro è chiaramente una summa organica di motivi e riferimenti biografici della scrittrice (la citta natale dove scorre il fiume Topino, che è chiaramente la città di Foligno, la “cittadina delle Marche piena soltanto di salite e discese” (32) in cui vive che è di certo la città-capoluogo di Fermo, il lavoro di traduttrice-interprete, etc).
Il lettore è affascinato dalle pieghe intimistiche del romanzo ed accompagna mano nella mano la sua eroina, Virginia, ragazza dall’animo inquieto, sofferente, taciturna e minata –lo si dirà nelle primissime pagine del romanzo- da ricadute e svenimenti che, oltre a indebolirla, la conducono a domandarsi di continuo il perché di quegli avvenimenti.
La narrazione prende una virata più colorita quando la narratrice ci parla della sua introduzione al mondo del lavoro con colloqui, licenziamenti, contatti con dirigenti e quant’altro nella sua attività di interprete e traduttrice in imprese del calzaturiero nel Fermano (altro riferimento alla stessa autrice dove appunto vive ed ha lavorato).
“Penne d’aquila” è un romanzo di formazione: seguiamo Virginia dall’adolescenza fino alla maturità e nel trascorso degli anni intuiamo una crescita morale che si esplica nella felice riconciliazione con sé e nella scoperta del bello nel semplice, ma è anche e soprattutto un romanzo d’amore perché la componente formativa, di conoscenza del mondo, tipica del Bildungsroman, non può non passare attraverso la conoscenza, l’attrazione e l’amore verso qualcuno. L’amore è di certo un elemento conoscitivo ed esperenziale di fondamentale importanza nel percorso di crescita e qui, nel romanzo di Susanna, è il tema che aggruma tutta la narrazione, come il finale agrodolce evidenzierà. Ma la crescita non può avvenire neppure senza aver sperimentato realtà spaziali differenti da quella natia ed è per questo che l’esperienza universitaria di Bologna, la singolare vacanza-studio in Germania, le trasferte lavorative a Copenaghen e a Shanghai, oltre a significare momenti di lucido ritrovamento di se stessa, di pacificazione e di osservazione dei suoi problemi da fuori, funzionano come rinvigorimento di quell’essere a tratti depresso a tratti perturbato dai sentimenti contrastanti che l’amore spesso genera. Ma nella vita di Virginia –il cui nome non può che richiamare la grande scrittrice inglese che soffrì di depressione e che introdusse il celebre “flusso di coscienza”-  non mancano forti contraccolpi e momenti bui ad aggravare la pesantezza di un vivere tormentato quali sono la morte del padre, prima, e quella di una grande amica. Momenti difficili che pongono l’autrice ad elucubrazioni ancora più particolareggiate e di difficile risposta che affida soprattutto ad alcune citazioni che la scrittrice ha deciso di mettere all’inizio di ciascun capitolo.
Un romanzo d’indagine nelle pieghe dell’io, alla continua ricerca della ragione del mal di vivere e al contempo di una esasperata volontà di sentirsi amata. A volte –sembra sussurrarci l’autrice all’orecchio- non c’è una spiegazione chiara e definita a ciò che ci accade. Possiamo collegarlo a qualcos’altro o rintracciarne la causa in ciò che più ci fa piacere, ma il più delle volte le cose accadono per caso, per sbaglio, per coincidenze. Ed è proprio per questo che Virginia ed Angelo riusciranno a rincontrarsi dopo trenta anni e a riscoprirsi attratti, coinvolti, uniti in un amore mai del tutto esplicitato, ma che ancora una volta verrà vissuto troppo velocemente.
Nelle ultime pagine leggiamo: “Aveva imparato a sorridere, anche quando le circostanze le avevano impedito di farlo” (172). Il tempo dona esperienze, nuove amicizie, amori, regala viaggi, momenti di condivisione, ma porta con sé anche l’aggravarsi di malattie e ci priva di persone care. Forse, allora, la soluzione di tutto sta nel saper colloquiare con esso, riconciliandosi agli eventi passati senza rancori né recriminazioni, per consentire a quelle ali invisibili che tutti abbiamo, di spiegarsi e di dar vita a un soave volo. E magari di sorvolare sui lidi adriatici delle Marche di cui Susanna ci parla e dei quali io stesso condivido un grande attaccamento.

(scrittore, critico letterario)