22 gen 2015

Una gurui della saggezza dell'amore: Dulcinea Annamaria Pecoraro

La mia recensione alla silloge poetica di Dulcinea Annamaria Pecoraro:

Le rime del cuore
attraverso 
i passi dell'anima







 "Innamorati ed innamorarsi della semplicità:
  pilastro di quotidiana essenza,e della complessità,
  che intinge d'arcobaleni
  le nostre singole personalità"



Le rime del cuore attraverso i passi dell’anima di Dulcinea Annamaria Pecoraro (Lettere Animate – 2012) è una raccolta di poesie che racchiude diversi anni d’ispirazione lirica dell’artista. La silloge, il cui titolo nasce da un’inversione delle due sezioni con l’aggiunta della preposizione “attraverso”, evidenzia una sorta di ponte invisibile, che unisce, definisce e completa due differenti tempi di vissuto della stessa artista. L’anima e il cuore sono i veri protagonisti di ogni verso, sullo sfondo del mare che riluce d’infinito e della spiaggia, immobile e terrena. Lo stesso pseudonimo “Dulcinea”, nome di matrice letteraria, riconducibile al bisogno di amore, sottolinea un percorso evolutivo nella comunicazione poetica e nell’interiorità di anima junghianaArrampicata [,] sfida paure ed ipocrisie”, in un pellegrinaggio duro e faticoso che conduce Annamaria Pecoraro a un approdo di saggezza, ispirato dal sentimento d’amore, personale e universale.
Camminando sulla rotta dei nostri tempi, in cui ogni vissuto complica le nostre scelte, la poetessa cerca stabilità e sicurezza; nella sua poesia accende visioni, sogni e speranze per quei valori che sono l’essenzialità del mondo “Catene[,] bloccano voli[,] /e pianti[,] non lasciano scampo[,] /a fiumi di parole”. La sua anima e il suo cuore si liberano dal senso di vergogna e inadeguatezza, si tolgono la maschera; il livello di paura diminuisce, si trasforma in energia positiva e amore per sé stessa e per gli altri.
Annamaria Pecoraro in questa sua silloge si presenta a noi come una gurui, che si affaccia alla saggezza dell’amore, ne accetta la sua autenticità ed esclusività.
Il linguaggio è sinuoso, aperto, solo a tratti velato da linee di fughe emotive, ogni qualvolta l’anima è costretta ad affrontare “Emozioni rintanate” ove il punto di vista si dilata, sino a includere qualcosa di misterioso, di irriducibile alla misura umana. Un autobiografismo poetico che ci mostra l’invisibile dentro il visibile, coglie l’istantaneità dell’esistere e canta tutto ciò che è incarnato e in movimento. L’amore, la nostra terra, tutto il creato nonché il caos del mondo coinvolgono emozioni che si declinano in luci e ombre, tipiche dell’esistenza. L’anima risolve e purifica ogni sua sfida, con rispetto e venerazione. L’arte poetica si eleva, diviene solarità e spiritualità “Tra strade da percorrere [,] / ascoltando ancora [,] / con energia il cuore correre [,] / con in tasca [,] l’autenticità” e i versi scorrono con ritmo cadenzato, variando d’intensità e di suono, cercando “[…] di imprimere impressioni [,] / su un pezzo di carta”.
Come viaggiatrice umile in un percorso di trasformazione, l’artista opera una scelta di ricerca del sé e dell’essere donna, in una ben avviata evoluzione spirituale che amo interpretare quale metamorfosi del bruco terreno che diviene farfalla.
Elemento dominante dell’intera opera è l’amore basato sul principio universale, inteso come amore-dono o meglio Agàpe, secondo l’interpretazione dell’antica filosofia greca. La poetessa riconosce le debolezze e le fragilità dell’Eros, l’amore-passione, si rivela e ci mostra ogni intimo conflitto per dominare reazioni istintuali e negative, suggerendo a sé stessa e al lettore la preziosità dell’accogliere il dono di un cuore che sappia amare, al di là di ogni altro aspetto umano, materiale, possessivo ed egoistico. Dobbiamo coltivare l’amore, prendercene cura e accettarlo, solo così potremo ottenere una vera pace interiore e nessun datore ne risulterebbe ferito, perché “l’Amore Vero non ha nessun prezzo”.
L’opera poetica, corredata da commenti di artisti vari e foto scattate personalmente dalla poetessa, attrae per la profondità dello sguardo rivolto sia verso gli abissi dell’umano sia verso l’incessante ricerca di una luce di salvezza, di un’autentica sapienza d’amore, che permette alla giovane Dulcinea Annamaria Pecoraro di contraddistinguersi con il suo ruolo di personalità carismatica nella produzione poetica contemporanea, poiché è vero che: “ I Poeti sono Angeli Custodi[,] / che non contano le ore[,] / ma sorridono sempre volendoti bene[,] / accarezzandoti dentro








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