“Se
giudichi le persone, non hai il tempo di amarle”
(Madre Teresa di
Calcutta)
Il
buio La luce L’amore, la seconda pubblicazione di Rosaria Minosa (Albatros 2012) è un romanzo dai toni umili e discreti che profonde
sentimenti autentici. È pervaso da tematiche
intense e drammatiche, socialmente molto sentite quali la malattia tumorale e l’alcolismo.
La
narrazione si apre con l’esperienza di pre-morte della protagonista Patrizia
che, sottoposta a un intervento all’utero, si trova a dover scegliere tra la
visione del tunnel di luce di fronte a lei e il rientro nel suo corpo fisico;
da qui e non solo, nasce il titolo stesso del libro “Non sentiva dolore, quel male che l’aveva soffocata era sparito. Il
tunnel s’illuminava, si allargava sempre più e lei ebbe la sensazione di vedere
LA LUCE […] Andare avanti significava vivere con L’AMORE, L’IMMENSO.”
La
decisione della donna di continuare a vivere e abbandonare quella via di luce e
amore, comporta ogni vissuto successivo, inclusa l’intima sofferenza di vivere
accanto a un marito dedito all’alcol ormai da parecchi anni. Rosaria Minosa ci presenta un viaggio
dentro se stessi, diretto a coloro che sono destinati ad accettare con fatica
ogni genere di depressione, causata dal trauma
psicologico dopo una malattia, così come da tutti quei fattori inconsci determinanti
emarginazione, angoscia e reazione al sociale che, il più delle volte contraddistinguono
ogni alcolista. Patrizia si trova a vivere la stessa malattia tumorale che le
aveva portato via anche sua madre, per ben due volte si sente menomata,
tuttavia riuscirà a uscire da quell’oscuro tunnel e con tanta umiltà e dignità
sarà in grado di recuperare l’amore di Stefano e il suo matrimonio.
Lo stile è privo di ogni
ornamento retorico, ricco di note essenziali ed emotive. Il linguaggio è fluido
e coinvolgente in un alternarsi d’immagini sempre vivide.
Un libro importante e
coraggioso che affronta lo choc per l’elaborazione di una malattia, dei conflitti
interiori, la mancanza di una base d’amore certa tra un uomo e una donna, lo
spettro di
un alcolismo che ruba tutte le caratteristiche di una persona, rendendola restìa
a qualunque dialogo e comprensione. Oltre le tematiche sociali fortemente
attuali, ritengo che l’essenzialità del messaggio sia l’alessitimia, già rilevata nel primo
romanzo di Rosaria Minosa (Il
sorriso rubato). Alla base di
ogni disagio emotivo o psichico c’è sempre e comunque l’incapacità di esprimere le proprie emozioni, rimarcando ogni
problematica derivante dalla sofferenza della non comprensione degli altrui e
propri stati d’animo, l’assenza totale di
confronto relazionale.
La
caratteristica emotiva e la percezione di inadeguatezza vengono raramente
espresse e sono spesso causa di insorgenza di incompatibilità caratteriale e
sentimentale. Questa percezione è motivata dal conflitto tra l’immagine di sé
fortemente idealizzata e l’insoddisfazione per la propria realizzazione
personale.
Il
buio La luce L’amore è un’incessante lezione di umiltà e stimolo all’ascolto
di quanto spesso si tende a nascondere, non solo agli altri ma anche a se
stessi. La storia di Patrizia e di suo marito Stefano diviene un preciso valore
simbolico, delegato alla costruzione dell’autostima,
dell’indispensabile amor proprio. L’autrice Rosaria Minosa, abituata a vivere nella quotidianità situazioni di
disagio familiare e sociale, c’insegna ad ascoltare e ascoltarsi, a mettersi continuamente
in discussione al fine di porre i principi al di sopra della personalità e di
praticare una sincera umiltà.
Se
non provassimo emozioni saremmo tutti separati dalla vita, Rosaria Minosa con il suo libro
insiste su tale tematica e ci esorta a viverle sempre e comunque,
lasciandole fluire per conseguire la crescita
e la guarigione interiore.
Infine,
ogni storia e ogni amore, se debitamente e volutamente sentito e vissuto può
ricondurci a ritrovare la propria dimensione “[…] dopo il BUIO, un po’ di LUCE, che porterà loro L’AMORE.”
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