Il
problema di Ivana è il primo romanzo di Ciro Pinto pubblicato nel 2012 con Edizioni Drawup. Un libro d’esordio e un
romanzo d’élite, degno di essere annoverato nell’omonima collana della casa
editrice. Tra le sue pagine, in una trama tutt’altro che banale, palpitano e
vibrano turbamenti, passioni e intimi stati d’animo del protagonista Andrea
Torreggiani. Andrea è un giovane dirigente di un’azienda milanese nonché
scrittore, vive l’inquietudine dettata dalle difficoltà dell’azienda in cui
lavora, costretta a dover rivedere l’assetto per fronteggiare l’attuale crisi
finanziaria. Pressato dalla delicata situazione, egli decide di allontanarsi
per un breve periodo per rifugiarsi a Cetona, un borgo della campagna senese;
al borgo, ospite di un amico tra gente e sapori di un paesaggio tra i più
suggestivi della Toscana, insegue il desiderio e la necessità interiore di terminare
il suo nuovo romanzo e risolvere il problema di Ivana. La fuga dalla metropoli lo
porterà a varie riflessioni, a conoscere e innamorarsi di Laura, dai “capelli nerissimi e occhi viola”. L’incontro magico eppur complicato con Laura
gli permetterà di ripercorrere ogni sua relazione d’amore, passata e recente.
In
quest’opera è possibile ritrovare tutto l’istinto poetico dell’autore. Ciro Pinto trasporta il lettore nella
piacevolissima immersione di una creazione letteraria imprevedibile, dove emotività e suspense richiamano un genere
sia di thriller che di realismo romantico.
L’intreccio
narrativo si svolge con stile accogliente e cortese, a rivelare lo stesso
carattere introspettivo, intuitivo e profondamente passionale dell’autore.
Ciro Pinto
è un narratore onnisciente, utilizza analessi e prolessi con destrezza sapiente
e raffinata. Le numerose sfaccettature dei personaggi e la sua grande abilità di
evocare immagini donano in ogni pagina la gioia di visioni emotive che si
nascondono tra le pieghe dimenticate di un tempo ermetico e dilatato dove tutto è possibile e niente è lasciato al
caso. Il ricorso a queste tecniche stilistiche consente a Pinto di creare
uno stato di ansiosa incertezza o dare al testo maggiore interesse, vivacità,
suscitando la piena partecipazione del lettore. A collaudare l’efficacia di
tali ingredienti narrativi troviamo affascinanti
descrizioni di luoghi e sentimenti come l’amore, descritto e celebrato
dall’autore come emozione senza tempo in storie retrospettive.
Ma
chi è Ivana? Tale personaggio così misterioso e intrigante è la stessa caratterizzazione
di Andrea Torreggiani. Seguendo la mia personale chiave di lettura, ritengo che
Pinto con questa sua opera abbia dato vita a un’autentica sceneggiatura medianica, regalandoci pregevolezza e
valore letterario. La mia interpretazione nasce da un elemento più volte descritto
nel romanzo; infatti, nella mente del protagonista Andrea si ripete l’immagine
di una scena, un evento forse accaduto nel medioevo e in qualche modo legato al
personaggio di Ivana, donna dalla “voce
salda, i modi sicuri come quelli di
un maschio, e lo sguardo diritto e sfrontato”. […] “Ivana dominava la scena con il suo problema”; una vocazione iniziale
che nel tempo della narrazione diventa maestra di una traduzione di pensieri
latenti ed emozioni dello stesso Andrea. La donna è intimamente legata al
protagonista, il quale sembra ritornare in un ambiente conosciuto in
precedenza, in una sorta di atmosfera onirica. Lo scrittore Pinto crea una
trama ad incastri che viene poi raccontata da numerosi e diversi punti di vista
che si fondono con l’interiorità di ogni personaggio. È come se l’autore abbia
optato per una pseudoreincarnazione in
un corpo maschile o femminile; ne sceglie l’ambito e le condizioni che permetteranno ad Andrea Torreggiani di riscattarsi,
perfezionarsi e compiere ciò che spera di realizzare. Alcuni scorci vengono
ripetuti dando un senso di déjà vu al lettore che vivrà questi
momenti però sotto una nuova ottica.
Lo
stesso dicasi del perché di certi avvenimenti accadano, non perché determinati
da una reale coscienza bensì da una concatenazione di eventi il cui filo può
essere individuato grazie a una più estesa e ampia consapevolezza del rapporto
tra lo scrittore Pinto e lo scrittore Andrea, tra ogni personaggio e gli eventi
stessi.
La
scena legata al ricordo di Ivana fa da collettore e specchio di una
molteplicità di codici in transito nella mente e nel cuore di Andrea. È qui che
scatta il genio di Ciro Pinto, capace di intersecare l’ossessione d’amore del
suo personaggio, il quale tende a modificare l’oggetto del suo folle sentimento
nel ricordo soggettivo e l’immagine ormai indelebile nella memoria, con una
forza contraria di direzione opposta, nel tentativo di farsi amare così come è
da qualunque altra donna.
La
storia di Andrea Torreggiani-Ivana e di ogni altro personaggio è infine una
metafora della nostra stessa vita e di ogni nostra inquietudine che Ciro Pinto
ha narrato senza mai perdere di vista il vero messaggio, vivere, reagire,
ricostruirsi e ritrovarsi, soprattutto ritrovare “l’ordine intrinseco delle cose”
anche quando si crede di aver perso tutto. La mente artificiale è l'insieme
delle certezze quali schemi già scontati con cui conviviamo tutta la vita.
Molti eventi possono seguire lo stesso destino dei ricordi di vite precedenti
qualora volessimo dare loro dignità di realtà e di attendibilità nel cercare
conferme negli eventuali “testimoni” degli eventi stessi.
Il
risultato è un romanzo avvincente, stilisticamente elaborato ma scritto con un
linguaggio semplice e scorrevole. I personaggi e i luoghi sono descritti in
maniera ineccepibile, ti sembra quasi di conoscerli e di camminare veramente
per le strade di quel borgo toscano, di sentirne tutti gli odori e rumori. Occorre
resistere, dunque, ai tentativi esterni di influenzare la nostra vita,
ricercando fasi di silenzio, meditazione e coerenza dentro noi stessi. Leggendo
Il
problema di Ivana ho avuto il desiderio che non finisse mai, non è un
romanzo da leggere tutto d’un fiato bensì d’assaporare pagina dopo pagina, eppure
l’ultima pagina è arrivata. Sono certa che tale romanzo di Ciro Pinto possa
entrare nelle liste meritevoli dei libri più venduti.
SUSANNA POLIMANTI
Cupra
Marittima 24.03.2014
Grazie Susanna. Questa recensione, a mio avviso tra le più belle che Ivana abbia mai ricevuto, mi onora per il tuo talento di autrice e il valore dei tuoi giudizi. Grazie!
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