- Un pensiero su Susanna Polimanti
–
fermando così,
le mie sensazioni…
- - Penne d’aquila – Romanzo –
Ho conosciuto una bella persona,
Susanna, da poco tempo devo dire, ma, ricevuto in regalo il suo libro, ricca di
curiosità, ne ho bevuto l’essenza, e, compreso la stima e la simpatia
immediata, condividendo in pieno, il significato del titolo – Penne d’aquila –
- Casa Editrice – KIMERIK -
L’adolescenza è la fase più
importante ed essenziale della nostra vita, l’essenza che ne rimane addosso è
un vestito che, nonostante il trascorrere degli anni e del conseguente
cambiamento fisico, resta piacevole rispolverare e indossare. Tutto questo non
per tornare indietro, ma semplicemente per andare avanti.
- La nostra, Virginia, protagonista del libro, è
certamente donna forte, grintosa, intelligente, tenace, autonoma e… se posso,
fortunata. Nata in un clima serrato
dagli affetti familiari, con fratelli, e amiche vere, la cui perdita può
avvenire solo con la morte, ma nessuna distanza fisica, né tantomeno il tempo,
può scalfire o imbrattare, è patrimonio che si può incontrare dalla nascita,
ma, il saperlo mantenere, arricchire, alimentare attraverso gli anni, è materia
di valori interni, forti, sentiti e consolidati.
-
Ci sono Amori, magari nati sui banchi di scuola,
che ci fanno crescere, ma, non solo. Rimangono in quel pezzetto di cuore che ci
appartiene in solitudine, che ci fa compagnia e che torna sempre a galla al
momento opportuno. A volte, forse con fastidio ci permette di fare paragoni con
altri amori, passioni o distrazioni, ma, poi alla fine, ci fa scoprire il
nostro vero “io”, non regalandoci necessariamente malinconie, ma, accrescendo i
nostri percorsi di vita con un’apertura nuova, forse timidamente ancora
all’ombra della nostra anima.
La ricchezza è mia, in questa
fase di vita, ormai scollinata, a fare incontri con persone speciali capaci di
regalare emozioni, mostrando coraggio e saggezza, illuminando la possibilità di
andare “oltre” ogni possibile sfida.
Firenze, 13 maggio, 2014
Sandra
Carresi