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16 ago 2013

La cucina arancione di Lorenzo Spurio

Con immenso piacere inserisco la mia recensione al nuovo libro di Lorenzo Spurio:  La cucina arancione





La cucina arancione: la novità libraria di Lorenzo Spurio, edito da TraccePerLaMeta Edizioni, è una raccolta di venticinque racconti che reputo in tutta onestà,  altamente creativa e singolare, nonché priva di tratti comuni e contenuti banali. Lorenzo Spurio delinea i protagonisti di ogni suo racconto quali consapevoli di una realtà parallela, costruita con appassionante dialettica in una dimensione paradossale dove ognuno narra la sua storia con struttura  paralogica, un vissuto tra esasperazione del pensiero e delle proprie fobie, tra psiconevrosi, idee deliranti, ossessioni, paranoie ed anancasmi.  La silloge di  Spurio enfatizza contenuti emozionali ed istintivi che si annidano nei rapporti sentimentali, nelle relazioni familiari, sociali  e persino erotiche, risaltandone il senso di profonda inquietudine e tensione che conduce ad una vera e propria distorsione della realtà con atteggiamenti impudenti che passano dalla spensieratezza allo sprezzo, pur tuttavia fortemente agganciati all’attualità di una società “disagiata” dove cercano di sopravvivere  figure dai caratteri emblematici con fantasiose manipolazioni dell’identità.

Lo stile è fluido, linguisticamente perfetto, si attiene ad un’accentuata ricchezza di termini ed il susseguirsi di metafore pittoriche … “ Luisella intanto era estasiata dalla veduta al di là del finestrino, dove si stagliavano nuvole spumose e soffici che invitavano a spaccare il vetro per stendercisi  sopra”, denota un notevole possesso della lingua che, a differenza della maggior parte degli autori contemporanei, segue l’onda del riflusso con restaurazione e ritorno alle vecchie grammatiche normative.  Con la sua narrazione Lorenzo Spurio tiene il lettore incollato allo scorrere delle pagine fino alla fine, creando suspense con sensazioni forti ed estreme, a volte dai tratti grotteschi ed ironici. Ogni racconto è pervaso dalla decisa ed inconfondibile impronta del genio di questo giovane scrittore, dalle spiccate doti inventive, lui stesso il narratore-personaggio che si diverte con il suo stile particolarmente creativo e fantasioso ad interagire tra il suo immaginario e la realtà nascosta ed oscura di ogni individuo. È sempre lui infatti che seleziona dettagli che meritano l’attenzione del lettore nei ritratti e nel seguito di ogni sua storia. Con immagini eccentriche e molto colorite Lorenzo Spurio riesce ad irrompere in quell’involucro invisibile che è la mente, indagando tra le ossessioni del cervello per comprendere caratteri ed azioni di ogni singolo personaggio.  Se è vero che la mente non si avvale sempre e solo di processi logici, occorre infatti studiarne la sua soggettività ed intenzionalità. Certamente, al di là di ogni vissuto presente nei racconti, chiara ed evidente appare l’insoddisfazione di un tempo attuale, dove difficoltà e disagi si mascherano dietro a sentimenti di solitudine, chiusura mentale ed ignoranza.

La cucina arancione , il cui titolo nasce giusto da un racconto alla pagina 113,  ci ricorda  Jorge Luis Borges per i suoi temi sul filo delle realtà parallele del sogno ed il grande Edgar Allan Poe con le sue narrazioni gotiche  impregnate di ossessioni ed incubi personali.  L’equilibrio del paradosso viene trattato e raccontato da Spurio in un sovvertimento di regole, con intensa fantasia ed estrosità.
La cucina arancione è sicuramente un testo da leggere con estrema attenzione, perché sfogliando le sue pagine ci troveremo sempre di fronte l’effetto totale dell’inatteso. All’autore ed amico Lorenzo Spurio porgo i miei più vivi complimenti per questo suo nuovo libro, incitandolo a proseguire il cammino nella sua produzione letteraria mantenendo sempre forte la sua vena artistica così spontanea ed efficace.


Susanna Polimanti