Solo
pochi mesi fa ho partecipato ad un convegno di scrittura e mi sono appassionata nell'ascoltare le parole di un relatore, giornalista e
scrittore, il quale, con dati statistici alla mano, ha illustrato le
percentuali italiane di lettori e scrittori, risultato: esistono più scrittori
che lettori. Scelgo di trattare tale argomento perché scrivo e amo
particolarmente leggere. Fin da bambina, il mio sguardo ha incontrato un’immagine
ricorrente, mio padre seduto alla sua poltrona nel suo studio, intento a leggere,
con un lapis di legno tra le dita per evidenziare una parola, una frase o per annotare
un personale commento a margine della pagina. Non ricordo di averlo mai visto
rientrare a casa senza la sua busta colma di libri appena acquistati, era
capace di leggerne almeno una decina al mese.
Sono
cresciuta così, leggendo. Tra i libri che il mio papà acquistava ce n’erano
sempre due o tre per me, adatti alla mia età, che sceglieva accuratamente e su diversi
argomenti.
Ogni
libro rappresentava un nuovo sogno, nelle sue pagine scoprivo un mondo
infinito, una diversa realtà stimolava ed esaltava la mia fantasia e mi conduceva
lontano, smuovendo emozioni e sentimenti, un prezioso regalo che in me instillava
il desiderio di un’ulteriore conoscenza, ad ogni pagina assaporavo il sapore
della novità.
Ho
iniziato a scrivere, dapprima solo poche parole, le prime che mi venivano in
mente, poi frasi intere, in ultimo sempre più numerose ed una dopo l’altra, le
parole scritte si sono trasformate in quel risultato che la mia mente “assorbente”
ed il mio giovane cuore avevano elaborato.
Scrivere
per me è essenziale, è una caratteristica assolutamente rilevante del mio autentico
“essere” e non riuscirei mai a farne a meno.
Tra
la parola orale e la parola scritta, senza dubbio, preferisco la parola scritta.
Le parole sono un mezzo veloce ed efficace di comunicazione personale, mostrano
sempre una loro forza, tuttavia, anche una loro debolezza nel tempo; le parole
si perdono, non solo negli anni, bensì nello scorrere di pochi minuti, ore.
La parola scritta rimane per l’eternità, senza di essa non avremmo conosciuto
la storia, le religioni, la fisica, la scienza e via dicendo. La lettura è
formazione, crescita, ispirazione, educazione, apertura mentale ed emotiva; la
scrittura è passione, predisposizione naturale, liberazione, apertura interiore e catarsi. Ringrazio mio padre, senza il suo nobile esempio, non avrei mai scoperto quello
che ritengo un tesoro unico: leggere.
Oggi,
rivolgendomi agli altri, dico: in assenza di emozioni non avrei mai iniziato a
scrivere.
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