“La
filosofia del sole” (Edizioni Ensemble srls) è la nuova pubblicazione
di Michela Zanarella, poetessa ormai
veterana del verso poetico che, da sempre, equivale a una sua seconda pelle. Questa
volta, tuttavia, la silloge è un nuovo incedere, ci troviamo di fronte a una
differente Zanarella, un io poetico
che trasmuta in un altro sé.
Il
sole è la sorgente della luce, del calore e della vita. I suoi raggi
raffigurano le influenze celesti o spirituali ricevute dalla terra “Sistemarsi l’anima/con un segno di luce”,
oltre a vivificare, esso rende tutto visibile e accentua l’estensione di un
punto di origine mentre misura lo spazio “oltre
le spalle del tempo”. La luce è conoscenza intuitiva e immediata mentre la
luna è conoscenza di riflesso, razionale e speculativa “silenzio che smuove parole d’amore/come passaggi d’anima/intorno a una
luna irrisolta”. Sole e Luna corrispondono rispettivamente allo spirito, all’anima
e alle loro sedi: il cuore e il cervello. Essi sono l’essenza e la sostanza, la forma e la materia, una sorta di inabitazione che ora è centro
pulsante dell’interiorità della poetessa.
Dalle
liriche si evince una decisa evoluzione verso un andamento costante
dell’esistenza, una visione maggiormente distaccata e serena della realtà che
trova le virtù di sopportare con animo tranquillo ogni avversa fortuna e ogni
emozione, nel totale affidamento ad una luce
che è metafora di illuminazione, di profonda crescita interiore. La
razionalità e la concretezza si affievoliscono e lasciano intravedere altre
luci che il tempo ha velato; si dissipano dubbi e paure, tutto diventa più
comprensibile e pieno ascolto “Se l’amore
è comunione di cielo e terra/e anime giuste/allora è fuori dal sudario della
carne/la genesi azzurra/reminiscenza di chiarore”.
Incisiva
e profonda la certezza di una sopravvivenza dell’anima al corpo e di un riproporsi
dell’amore che si mostra nel punto più
alto “Il sole è l’amore fatto
raggio/che accorcia le distanze/e illumina le cose[.]/Innamorarsi significa/radunare l’alba negli occhi”, nell’incontro
dell’anima con se stessa ove la poesia è vicinanza al principio, a quel profilarsi del tempo che è eterno istante.
Una
poetica ascetica e saggia ove la specificità della parola si pone in relazione
col divino e col sacro, risplende di luce propria seppur ispirata, fluida e
inarrestabile nel suono e nelle immagini. Un nuovo stile che riscopre quel
legame originario e antico della poesia con la musica e risponde a un’esigenza
di verità nonché a un progetto comunicativo. La visione di sé e del mondo si
trasforma in esperienza di credente e in ogni lirica si delinea una presa di
coscienza di quanto poco possa essere l’uomo senza la presenza di Dio, il quale
non nasconde l’essere bensì lo custodisce. “[…]si
farà amore un bambino nella culla dei secoli/e il cielo ci ricorderà che siamo
figli/di un mondo imperfetto/nella vita che inciampa per le strade e ritorna
vento”.
L’intensa
vitalità della produzione poetica della Zanarella
raggiunge qui un livello di forza formativa, si apre all’originalità e si
discosta dal modello stilistico delle precedenti raccolte, generando una
variante nella testura poetica. Sono più che certa, “La filosofia del sole”
susciterà notevole interesse e profonda attenzione da parte della critica.