7 gen 2013

Un nuovo anno

Ed eccoci arrivati al 2013, un nuovo anno, cerchiamo di non perdere la speranza di un futuro migliore soprattutto per la nuova generazione. I giovani sono coloro che dovranno riprendere in mano le sorti della nostra bella nazione che la generazione ormai stantìa sta affossando da tutti i lati. Ma dove sono i nostri giovani e soprattutto quanti di loro sono presenti e "attenti" alle problematiche della società odierna?
La maggior parte è persa tra tatuaggi, rave party, IPhone, Apple e altre stronzate! Ma c'è anche una sana fetta di giovani che rimane nell'ombra, studiosa, assennata, piena di speranza, di buoni propositi e desiderosa di farcela comunque.
Sono i giovani di cui nessuno parla mai in TV, che nessuno vede perché troppo educati e rispettosi, tutti coloro che meritano davvero ma che non accettano compromessi, ricatti, raccomandazioni... I giovani che possono creare il futuro dell'Italia ma che purtroppo, proprio perché onesti, sensibili ed umani, sono scomodi e quindi inadatti alle troppe "poltrone" destinate sempre alle stesse persone, di qualunque colore, che hanno già fatto abbastanza per l'Italia negli ultimi tempi, riducendola ad un paese che si prostra ai piedi di un'Europa di una sola parte.
Che Dio ci aiuti e aiuti l'Italia intera!! Ecco, il desiderio di tutti noi è di vivere e non sopravvivere, di essere libero e non di essere controllato a vista, in una democrazia che non ha nulla di democratico, perché a decidere le sorti degli italiani sono sempre in pochi, gli stessi di sempre, ormai da anni.
Un nuovo anno si affaccia, staremo a vedere cosa succederà, voglio credere che Qualcuno più potente degli stessi potenti possa fare qualcosa di veramente buono per noi tutti e regalare a tutti i nostri giovani un futuro vero ed una vita migliore, degna di essere vissuta.
Buon inizio a tutti voi cari amici del mio blog!


Susanna

15 dic 2012

Un amico che ogni volta mi sorprende con i suoi versi così profondi: Vincenzo Monfregola, un giovane poeta che riesce a guardare oltre il tutto davanti ai nostri occhi. Vincenzo, sei grande!

Susanna





Porto delle scarpe vecchie, sono segnate dal tempo e non nascondono affatto il tempo stesso passato. 
Porto delle scarpe vecchie che raccontano il mio vissuto, emozioni di sorrisi e di lacrime... un vissuto che continuerà ad essere e a portare queste vecchie scarpe. 
Girerò in mondi diversi e cambierò rotte, ci saranno visi nuovi ma nessuno di essi muterà i miei occhi. 
Saranno scarpe vecchie le mie, segnate dal tempo e dal vissuto... ma restano ferme sulla terra e continueranno a credere nella vita e i suoi annessi.

Vincenzo Monfregola

8 dic 2012

Una valigia tutta sbagliata di Matteo Grimaldi

Matteo Grimaldi è un giovane scrittore, nativo della città L'Aquila, dove pochissimi anni fa si è abbattuto un sisma tremendo che ha messo letteralmente in ginocchio questa bella città degli Abruzzi, nonché i suoi abitanti. Abbiamo sentito parlare tanto di loro e della loro fierezza. Ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione del libro di Matteo, organizzata dal gruppo culturale Abruzzo in lettere, domenica 2 dicembre a Giulianova. Ho conosciuto di persona Matteo e sono rimasta affascinata dalla sua luminosa sensibilità. " Bravo Matteo, questa è la tua terza pubblicazione, sono certa che nel prossimo futuro ci regalerai ancora qualcosa di tuo. Complimenti!"  

Susanna




5 dic 2012

Pensiero del giorno

* In ogni genere di amore è necessario il dovuto distacco per non cadere nell'illusione, solo in Dio può esserci illusione senza delusione *
 

3 dic 2012

La colpa di scrivere di Anna Laura Cittadino



PER ACQUISTARE IL LIBRO SCRIVERE A annalauracit@libero.it 

Recensione

Arthur Schopenhauer ha scritto: “Lo stile è la fisionomia dello spirito”.
Il romanzo La colpa di scrivere è un’autentica testimonianza della passione per la scrittura, propria della scrittrice Anna Laura Cittadino. Il suo stile è impeccabile, preciso, senza retorica. Il romanzo ha una notevole capacità di coinvolgimento, esercitando sul lettore un potere quasi ipnotico. La protagonista Nina ci prende per mano e ci guida attraverso il suo difficile cammino, spingendoci ad immergerci nel suo grande amore: un sentimento vero e totalizzante, ma difficile in quanto clandestino.
Un amore inteso come specchio spirituale e come via verso la conoscenza e l’arte della scrittura. Le descrizioni incantano, come dipinti divengono veri e propri personaggi e si fondono con la trama del romanzo. La natura effettiva ed espressiva è lo sfondo tratteggiato sul quale si disegna l’anima della protagonista che diviene in alcuni punti, genuina poesia.
«Lui aveva abitato il mio cuore ed era il luogo più bello che la mia memoria conservasse»… « Ma l’amore non si sceglie , non è un abito con cui vestire il cuore»… In queste frasi ho ritrovato la mano della vera essenza spirituale dell’amore, vissuto e consumato fino in fondo, ma che sottolinea i suoi valori più profondi anche quando il tradimento finale ci palesa il risentimento dell’anima di Nina e di quella sua parte creativa e disincantata sul mondo.
Il romanzo di Anna Laura Cittadino è un valore aggiunto per il nostro patrimonio culturale, un dono per la collettività, un esempio di scrittura sentita, preziosa che avvicina ogni lettore al mondo interiore dei sentimenti, dei desideri e dei sogni.
Con questo romanzo la scrittrice è riuscita a trasmettere con coraggio anche la realtà più nascosta di una società, a mio avviso, di ogni tempo: l’ignoranza, da intendersi anche come superficialità e malignità, oltre dunque il suo significato etimologico di “non conoscenza”.
La storia descritta nel romanzo rappresenta dunque una completezza di sentimenti che appartiene ad ogni individuo e che può essere superata ritrovando in noi la capacità di superare i limiti imposti dal mondo esteriore per raggiungere la vera libertà di espressione spirituale.
Considero questo romanzo come un vero e proprio dono, una trascrizione valida per ogni personale lettura di vita.


Susanna Polimanti