L’opera
che la stessa autrice definisce: «È incontro di emozioni nell’infinità senza
tempo…» è la coraggiosa ed espressiva rivelazione di un complicato percorso che
è profonda riflessione sui propri pensieri, emozioni, valori, sogni e diviene
strumento di tumulto e leggerezza insieme “cado in un dormiveglia/che non mi dà
riposo… oppure/mi sveglio viva/con la voglia /di respirare il giorno”.
La
versificazione, mai strutturata bensì volontariamente libera e spontanea, ci mostra l’essenza di una donna in grado
di intercettare la grazia e la delicatezza in ogni immagine poetica, quasi
a spogliare un’esistente bellezza, nascosta e solo camuffata da ogni nostra
inquietudine “viaggio sguardi/di bellezza” - “oggi/cerco rifugio nel sorriso di
mia madre/bella dello sguardo di mio padre/in una cornice di cielo/mi
piacerebbe affondare/nel loro abbraccio”.
Con
le sue foto, abilmente modificate, ritoccate e rielaborate con sovrapposizioni,
giochi chiaroscuro e colori, riflessi ombra-luce e diverse prospettive, la Ulderigi è in grado di influenzare profondamente
la percezione del lettore-spettatore, ne suscita l’entusiasmo e la curiosità.
Gli scatti non riguardano soltanto scenari naturali bensì oggetti solo
apparentemente banali giacché il suo
intento va ben oltre la superficialità, mira infatti a sviscerare qualunque essenza-sostanza,
quale sembianza ispirata al senso della vita, ne percepisce il respiro e ne
coglie ogni impercettibile e immanente energia.
Conoscendo
bene Amneris, anima gentile, sensibile ed elegante, posso senza alcun dubbio affermare
la validità del testo che è emozione pura, da ritenersi un vero “gioiello”
nonché opera squisitamente poetica, alla scoperta di un mondo invisibile ed emozionale,
dentro e fuori di noi, come… “paesaggi di mare che invitano a respirare
richiami di libertà, a perdersi Oltre”.