Una
sedia culla una serenità che spinge per emergere, un fedele amico accanto, una
vita vissuta nel quotidiano e nelle piccole cose, in perfetta comunione con il
Creatore, ed è poesia. Nasce così,
ispirata e spontanea, la silloge Le ali del pensiero di Sandra Carresi (Libreria Editrice Urso- 2013).
I
filosofi greci della scuola naturalista come Diogene, Anassimandro e
Anassimene, identificarono l’anima con l’aria e il respiro, nuclei tematici che
la poetessa sa riconoscere per grandezza e valore, ne assapora gli effetti in
ogni velata sfumatura, abbandona la razionalità e lascia parlare il suo cuore “Respiro forte[,] / è ancora tempo/di essere
felici[.] “ - “C’è un vento/che soffia di notte/e di giorno[,] / sussurra da sempre[,] /certezze del cuore[.] “
Tracciando
un’interpretazione della vocazione poetica di Sandra Carresi mi soffermo a precisare e cogliere i punti cardinali
dei suoi versi, che si risolvono in una vera e propria poetica della liberazione dai vincoli dell’io, con spiccata proiezione
animica verso l’infinito. Natura e animali dai contorni nitidi si stagliano
all’orizzonte come vere e proprie entità; la malattia e la morte emergono con
profondo rispetto. La manifestazione della verità “poietica”, intesa quale
capacità creativa dello spirito, attraverso la contemplazione della natura, nel
silenzio e nelle varie fasi del tempo, crea le condizioni spirituali per
scavare nell’intimo e ritrovare bellezze infinite “Adesso[,] metto l’accento/sulla qualità di questa/avventura[,] che è
per me/un’opera d’arte[:] /la Vita[.] “
In
uno stile leggero, estremamente raffinato e dalla struttura melodica, costituito
da una miscela di immagini, rammenti e segni celesti, il ritmo metrico risulta
il sottofondo invisibile di ogni stato d’animo, in armonica simbiosi con gli
elementi del tempo, frammentati da quei “cattivi pensieri” che turbano e
sconvolgono l’animo della poetessa, quando si ritrova a rivolgere lo sguardo
verso il resto del mondo, auspicando un cambiamento lungo un cammino di nuove
speranze “[…] per la costruzione/ di una dignità migliore[.]”
Sandra Carresi,
con elegante allusione, condanna la presunzione, la disperazione e ogni genere
di violenza, suggerisce al lettore abiti
nuovi per il proprio spirito, lo stimola ad allontanarsi dall’effimero del
“dio quattrino” perché esiste sempre “[…]
un vento/ che porta la quiete[,] / arriva con l’alba [,] / concilia la danza
notturna[,] /aprendo al mattino[,] / soluzioni alle fatiche del giorno[.] “
La scelta del verso avviene
nel lessico della sensibilità disarmante della poetessa,
che nella quotidianità trova la sua dimensione di vita, accanto all’amore familiare,
in compagnia di “presenze antiche” che mai l’abbandonano poiché ancora percepibili.
Pur rimanendo consapevole dei mali del mondo, la poetessa reagisce con
coraggio, si affida alla spoliazione dell’anima dagli orpelli della mente, in
modo d’assaporarne la vera essenza dell’ispirazione.
Nella
poesia dal titolo “Noi due” ritorna
la figura sempre molto costante del suo adorato cane Benny, con lei “Insieme dal primo mattino”; ad esso Sandra
Carresi dedica versi d’immensa umanità, di un amore che è metro della grandezza
della sua stessa anima e della solidarietà verso tutti gli animali, che mai
dovrebbero essere abbandonati, poiché compagni di un vissuto attimo per attimo
con gioia.
I paesaggi sono
liricizzati e la poetessa tende
all’infinito e all’assoluto, per non rimanere schiacciata
dalle limitazioni del mondo reale ma, non si tratta di una fuga bensì di un
completamento di ogni suo stato d’animo.
Le
ali del pensiero è una silloge che va letta senza alcuna
fretta, lasciandoci trasportare e cullare da quel vento di cui ci racconta la
poetessa, vivendo gli stessi colori di luoghi a lei cari, cercandone i profumi,
esprimendo emozioni che ci scuotano da ogni torpore, affidandoci alla sua
stessa sensazione di libertà per provare a volare, spinti da nuovi sogni,
perché… “In fondo[,] / siamo tutti[,] / sotto lo stesso/cielo “.
SUSANNA
POLIMANTI
Cupra
Marittima 23.10.2014
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