28 apr 2012

Socrate... il velo dei pensieri.

Un giorno Socrate fu avvicinato da un uomo che gli disse: " Ascolta, ti devo raccontare qualcosa d'importante sul tuo amico".
"Aspetta un po' " lo interruppe il saggio, "hai passato attraverso i tre setacci ciò che mi vuoi raccontare?"
"Quali setacci?"
"Ascoltami bene: il primo setaccio è quello della verità: Sei convinto che tutto quello che mi vuoi dire sia vero?"
"In effetti no: l'ho solo sentito raccontare da altri".
"Ma allora l'hai almeno passato al secondo setaccio, quello della bontà?"
L'uomo arrossì e rispose: " Devo confessarti di no".
" E hai pensato al terzo setaccio? Ti sei chiesto a che serva raccontarmi queste cose sul mio amico? Serve a qualcosa?"
"Bé, veramente no".
"Vedi?" continuò il saggio,  "se ciò che mi vuoi raccontare non è vero, né buono, né utile, allora sarà meglio che tu lo tenga per te".



Vi ho raccontato questo simpatico aneddoto, perché penso che spesso il nostro intelletto è convinto che tutte le informazioni che arrivano dall'esterno mostrino gli esseri umani come sono realmente e ritiene di sapere cosa sia vero oppure no. Io sono certa che, al contrario, si tratta soltanto di una grande illusione.

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