14 apr 2012

Lettera di Paolo ai Filippesi

Qualche anno fa una mia carissima amica, in occasione del mio compleanno, ha inserito nel suo regalo una pergamena che riporta la lettera di Paolo ai Filippesi 2, 1-30. Non posso trascrivere tutta la lettera ma soltanto la frase più significativa che per me è stato un augurio speciale, poiché in  seguito ho potuto constatarne la piena realizzazione.

" Allora nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano ed invano faticato"

Ora sono io che ve ne faccio dono, perché tutti possiate credere che anche il gesto o la parola più banale racchiudono sempre un significato più grande, se espressi con amore.


Susanna





9 apr 2012


Amici tutti!

Sento vivo il desiderio di ringraziare i tanti visitatori di questo mio blog, dedicato ai libri e ad ogni aspetto della scrittura, è arrivato a contare oltre i 1000 lettori!!!
Vi ringrazio dal profondo del cuore per l'attenzione, per la condivisione; spero davvero che il blog vi piaccia, sono a vostra completa disposizione per ogni chiarimento, sano giudizio o critica costruttiva, per poter migliorare quanto inserisco in questo spazio che ritengo essere non soltanto mio ma di chiunque voglia farne parte.
Colgo questa bella opportunità anche per ringraziare le tante persone che ogni giorno mi scrivono, dopo aver letto e apprezzato i miei libri, li ho scritti e pubblicati con semplicità e spontaneità, con l'umiltà di un'autrice emergente ma con l'assoluta consapevolezza di aver donato messaggi di luce e amore per tutti.
Sono tante le cose che vorrei dedicarvi, ma non sempre la vita di tutti i giorni mi concede tempi e spazi per ciò che più amo da sempre: leggere e scrivere. Vogliate pertanto perdonarmi se non aggiorno spesso il contenuto.
Il sorriso, la stretta di mano e l'abbraccio che mi riservate è il vero, autentico e grande risultato di ciò che rappresenta per me scrivere.
Programmi?? I programmi più belli sono i nostri sogni! 
GR A Z I E!!!!!


Susanna

31 mar 2012

Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore.(J. Conrad)

28 mar 2012

Quando le tue intuizioni, le tue sensazioni istintive, il tuo cuore ti parlano al di là di ogni dubbio, non farti sviare dalle argomentazioni altrui dettate dalle paure. Che siano o meno animati da buone intenzioni, gli altri potrebbero condurti molto lontano dal raggiungimento della gioia.




Molte vite, un solo amore - Brian Weiss

24 mar 2012

Tratto da: NEVE di Maxence Fermine

Oggi ho voluto inserire una pagina del libro Neve di Maxence Fermine che mi è stato consigliato mesi fa. L'ho letto con infinito piacere e vi confesso che mi capita spesso di rileggerlo...


Cap. 29

Neve era diventata funambola per amore dell'equilibrio. Lei, la cui vita si svolgeva come un filo tortuoso, disseminato di viluppi che intrecciavano e scioglievano tra loro sinuosità della sorte e insipidezza dell'esistenza, eccelleva nell'arte sottile e insidiosa del fare evoluzioni su di una fune tesa.
Non si sentiva mai così a suo agio come quando camminava sul filo a mille piedi dal suolo. Dritto davanti a sé. Senza mai deviare d'un solo millimetro dalla rotta.
Era il suo destino
Avanzare passo dopo passo.
Da un capo all'altro della vita.



L'arte di perdere

L'arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall'intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell'ora sprecata.
L'arte di perdere non è difficile da imparare.

Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.

Ho perduto l'orologio di mia madre.
E guarda! L'ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L'arte di perdere non è difficile da imparare.

Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.

Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente,
l'arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo! ) disastro.
- Elizabeth Bishop -